Atree? l’installazione eco-sostenibile che si pianta
Un’installazione ecosostenibile e vivente è stata presentata al BOARD, il Concorso Europeo di Architettura, Design, Realizzazioni in Eco ed Agro Materiali organizzato in collaborazione tra Francia e Germania. Il nome del progetto è Atree? così chiamato perché costituito da alberi. In realtà però, il punto interrogativo finale vuole farci dubitare del fatto che si tratti semplicemente di alberi. Ma allora cos’è veramente Atree??
E’ un’installazione ecologica ed ecosostenibile perché non realizzata con i tradizionali materiali da costruzione, bensì con degli alberi. In pratica, si può dire che “Atree?” è un’installazione che non si costruisce: si pianta! Il progetto è costituito dall’accostamento e l’intreccio di salici di una specie che ha la capacità di crescere molto rapidamente. Si parla infatti di uno sviluppo in altezza di 2 metri all’anno. I salici sono intrecciati tra loro a creare giochi di forme grazie ad una bioplastica trasparente interamente degradabile costituita da olio di ricino. E’ la “poliammide 11” che, ricavata da sostanze di origine vegetale, ha ottime caratteristiche di resistenza termica e all’usura oltre alla possibilità di essere riciclata per essere impiegata sotto forma di tubi e componenti elettronici vari. Una volta terminata la sua crescita (non si può parlare di costruzione in questo caso), che avviene in circa 2 anni e mezzo (30 mesi), Atree? servirà a migliorare l’aspetto di aree degradate e non, dei centri urbani e a far nascere nei cittadini la consapevolezza dell’importanza del riciclo, del rispetto della natura e delle sue risorse. L’installazione potrà essere personalizzata a seconda della tipologia dei luoghi in cui verrà piantata. Al suo interno si potrà sostare, se gli alberi saranno disposti in circolo; potrà invece accompagnarci nelle nostre passeggiate se gli alberi saranno intrecciati e poi collocati in maniera puntuale lungo un percorso. Aggregate tra loro, le installazioni di Atree, potranno dare l’impressione di stare nel bel mezzo di un boschetto. Un boschetto artificiale, in cui i tronchi degli alberi seguono un andamento stabilito dagli ideatori, a dimostrazione che uomo e natura possono collaborare e coesistere senza entrare necessariamente in conflitto tra loro. L’opera è attualmente esposta al Castello di Chantilly in Francia, dove è cresciuta.
Fonte: ArchitetturaEcoSostenibile