Archivio della categoria ‘Ambiente’

Auto a idrogeno, al via a Bolzano il noleggio delle Hyundai fuel cell

Hyundai-ix35-idrogeno-rifornimento-BolzanoAffittare un’auto ad idrogeno: a Bolzano si può. Dalla fine di agosto, l’Istituto per Innovazioni Tecnologiche di Bolzano, insieme alle Autostrade del Brennero, mettono a disposizione dieci Hyundai ix35 Fuel Cell, che potranno essere affittate anche dai privati a un canone mensile di 870 euro. Per i privati sono disponibili solo due vetture, noleggiabili per un periodo massimo di tre mesi, mentre il resto della flotta è destinata a ditte a aziende, che spendendo da 1.100 a 1.800 euro al mese per sponsorizzare l’iniziativa e personalizzare le vetture con i loro loghi.
Un piccolo esperimento, per ora, ma che dimostra che muoversi in auto senza inquinare è possibile. E questa volta sono “emissioni zero” per davvero: al distributore di Bolzano si può comprare soltanto quello che l’istituto IIT definisce “idrogeno verde”, cioè proveniente da fonti rinnovabili. “Produciamo idrogeno esclusivamente da elettricità con certificato verde”, ha detto a Ilfattoquotidiano.it il direttore Thomas Klauser. Il gas viene prodotto anche per stoccare energia che altrimenti andrebbe persa, come quella prodotta di notte da centrali non dotate di bacino o la sovrapproduzione del fotovoltaico: tramite l’elettrolisi, l’energia in eccesso viene trasformata in idrogeno che le celle a combustibile (fuel cell) a bordo delle vetture trasformano nuovamente in corrente elettrica per alimentare il motore.
Quello di Bolzano, in realtà, non è il primo tentativo di noleggiare auto a idrogeno: già nel 2006-2007 Mazda e BMW ci avevano provato, ma il punto debole dei progetti precedenti era la mancanza di distributori di idrogeno. Questa volta, invece, il distributore c’è: si trova all’uscita di Bolzano Sud dell’A22 e può rifornire 15-20 autobus (a Bolzano ne circolano già cinque grazie al progetto europeo Chic) oppure centinaia di automobili al giorno. Per fare rifornimento, gli utenti sono dotati di una tessera che permette loro di accedere al distributore 24 ore su 24 e di ricevere a fine mese la fattura per il pagamento del carburante. Il costo di gestione di una ix35 Fuel Cell, dice l’IIT, è simile a quello di un’analoga auto a gasolio: cioè, si deduce, di circa 10 euro di carburante ogni 100 km. Il serbatoio della vettura contiene circa 5,5 kg di idrogeno stoccato ad altissima pressione (700 bar, contro i 200 del metano) che garantiscono un’autonomia di circa 600 km.Per il momento, l’idrogeno è ancora una tecnologia nuova e costosa. Per questo, il progetto pilota dell’IIT di Bolzano è stato finanziato al 95% dal fondo europeo per lo Sviluppo Regionale (11 milioni di euro); l’Autostrada del Brennero ha messo a disposizione il terreno e gli edifici per costruire il distributore di idrogeno. Il punto di rifornimento di Bolzano fa parte di un progetto di ricerca più ampio, che si chiama HyFive (Hydrogne for innovative vehicles) e che coinvolge anche le città di Londra, Monaco, Stoccarda, Innsbruck e Copenaghen: lo scopo è quello di preparare, nei prossimi tre anni, il lancio sul mercato delle vetture a idrogeno. Non a caso, oltre alla Hyundai, partecipano al progetto anche BMW, Daimler, Honda e Toyota, tutte impegnate sul fronte delle nuove tecnologie. La Toyota, in particolare, ha già annunciato che l’anno prossimo inizierà a commercializzare la berlina FCV di cui Ilfattoquotidiano.it aveva guidato uno dei primi prototipi.
Per preparare infrastrutture e cittadini al lancio di massa dei veicoli a idrogeno, previsto non prima del 2030, il programma HyFive metterà a disposizione di privati e aziende 110 automobili in Europa e costruirà altre sei stazioni di rifornimento di idrogeno. Per quanto riguarda l’Italia, per ora il progetto riguarda soltanto l’A22 del Brennero. “Potremmo realizzare altri distributori in cui l’idrogeno non viene prodotto, ma stoccato in serbatoi per la distribuzione”, ha detto il direttore dell’Iit Klauser al Ilfattoquotidiano.it. In realtà, esiste un progetto per realizzare una sorta di “corridoio verde” da Bolzano a Modena, che, grazie ai distributori di Trento, Verona e Carpi, permetta di viaggiare dalla Germania all’Emilia su un’auto a fuel cell. “Non è ancora chiaro chi avrà l’onere di costruire le nuove stazione”, dice Klauser. “Noi renderemo disponibile il know how e coinvolgeremo la politica”.

Fonte: IlFattoQuotidiano

Overshoot Day 2014: il nostro debito con la Terra

focusSempre in anticipo. Sempre prima. Anche quest’anno è arrivata una data di cui non dobbiamo proprio andare fieri: il 19 agosto 2014 è l’Overshoot Day, il giorno nel quale sono terminate ufficialmente le risorse rinnovabili che la Terra è in grado di rigenerare nell’arco di 365 giorni.
In meno di otto mesi (7 mesi e 19 giorni per la precisione) abbiamo fatto fuori la scorta di dodici e per il resto dell’anno dovremo vivere a sbafo. Consumando beni naturali che il nostro pianeta non è in grado di rigenerare, tagliando foreste che servono a riossigenare l’aria che respiriamo, pescando pesci che nei nostri mari già scarseggiano, prelevando acqua da fonti che non si ricaricano.
Ogni anno la natura ci mette a disposizione un “budget” ricco – ma non illimitato – di risorse naturali cui attingere: riserve ittiche, acqua, foreste, terre da coltivare. Fino a qualche decennio fa (in particolare fino al 1961) bastava per tutti, ma poi la crescita demografica e lo sviluppo economico hanno moltiplicato la domanda di cibo e altre riserve al nostro Pianeta. A calcolare questo spiacevole anniversario è il Global Footprint Network, un’organizzazione internazionale no-profit con base in Stati Uniti, Belgio e Svizzera impegnata nella promozione di stili di vita sostenibili, tramite strumenti come il calcolatore dell’impronta ecologica di ogni nazione e, appunto, l’Earth Overshoot Day. Questa ricorrenza è stata ideata in collaborazione con la New Economic Foundation, un’organizzazione britannica indipendente impegnata nella diffusione di un’economia più equa e attenta all’ambiente.
Il primo Overshoot Day (to overshoot significa “andare oltre, passare il limite”) è stato il 19 dicembre 1987; nel 1990 si era spostato al 7 dicembre, nel 2008 al 23 settembre. Come si nota, la data di esaurimento scorte si sposta sempre più indietro e se all’inizio si collocava verso fine anno, negli ultimi tempi pende pericolosamente verso l’estate.Secondo le stime dell’organizzazione, per vivere con le risorse che attualmente utilizziamo avremmo bisogno di 1 pianeta e mezzo. Continuando di questo passo, le Terre necessarie a garantirci un rifornimento costante di risorse diventerebbero 2 entro il 2050.
L’Earth Overshoot Day viene calcolato confrontando le risorse biologiche terrestri con il consumo che ne facciamo, in base a questa semplice equazione: (capacità biologica mondiale / consumo ecologico mondiale ) x 365 = Earth Overshoot Day. L’86% dei paesi del mondo vive consumando più risorse di quanto gli ecosistemi entro i confini della propria nazione non possano rinnovare (nel 2012 era l’80%). I giapponesi, per esempio, stanno sfruttando le materie prime di 7 “Giapponi”, gli italiani di 4,4 “Italie”. Mentre i tesoretti dei pochi paesi “creditori” dal punto di vista ecologico, come Brasile, Australia, Indonesia e Svezia, vanno assottigliandosi. Ogni anno l’Overshoot Day si presenta con qualche giorno in anticipo rispetto all’anno precedente. Ma il vero problema è già solo il fatto che si presenta, e che ogni anno lo stiamo ad aspettare.
La ricorrenza di questa data simbolica dovrebbe bastare a farci riflettere sul nostro uso dissennato delle risorse ambientali.

Fonte: Focus.it

Federlegno e Anci firmano un’intesa per l’edilizia in legno

Federlegno_NL1413_420x270Federlegno Arredo metterà a disposizione le competenze del proprio ufficio tecnico, organizzando specifici percorsi formativi destinati ai tecnici delle pubbliche amministrazioni e ai professionisti del settore per diffondere competenze e approfondire temi dedicati all’ingegneria e tecnologia delle metodologie costruttive in legno.
Anci (l’Associazione dei comuni italiani) ha infatti ravvisato la necessità di un approfondimento rivolto alla progettazione e direzione lavori di soluzioni costruttive a basso impatto ambientale, energeticamente efficienti e sicure da un punto di vista di resistenza al sisma e al fuoco. Tale intesa quindi si inserisce all’interno di una politica nazionale che tende a rinnovare e migliorare il parco edile rivolto all’edilizia scolastica e non solo.
«In seguito a un accordo stipulato col Comune di Milano lo scorso 27 febbraio, che vedrà i primi risultati entro la primavera del 2016, con la demolizione di quattro istituti a fine vita e la loro ricostruzione in legno, abbiamo ricevuto telefonate da sindaci di tutta Italia» spiega il presidente di Assolegno, Emanuele Orsini. «Il piano di edilizia scolastica, fortemente voluto dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, fin dal suo discorso di fiducia alle Camere del 24 febbraio 2014, ha preso il via. Con la presidenza dell’Anci abbiamo voluto sostenere tutte le amministrazioni pubbliche interessate a realizzare edifici a struttura di legno». «La casa non è soltanto il luogo in cui abitiamo, ma il luogo della nostra identità, e il modo in cui viene costruita svolge in questo senso un ruolo fondamentale» commenta Piero Fassino. «L’accordo fra Anci e FederlegnoArredo va in questa direzione: contribuire, sulla base di una cooperazione, a politiche abitative che siano ecologicamente sostenibili, a costi accessibili. È un’occasione di innovazione».

Fonte: archinfo.it

La green economy puo’ generare 20 milioni di posti di lavoro

23926_imagecovercreditgettyimagescrop_ingegneri_LL’Unione europea ha delineato un piano per massimizzare le opportunità di lavoro nei settori legati alla tutela dell’ambiente e dare sostegno ai lavoratori nella transizione verso un’economia “verde”.
Dal riciclaggio alla biodiversità, dall’isolamento per accrescere l’efficienza energetica al miglioramento della qualità dell’aria fino alle energie rinnovabili: nonostante la recessione, il numero di posti di lavoro in questi settori è cresciuto del 20% e si prevede che possano generare 20 milioni di nuovi posti di lavoro da qui al 2020.
Il passaggio a un’economia verde comporterà la creazione di nuovi profili professionali e la trasformazione di quelli esistenti. A questo proposito, il piano dell’Ue comprende le seguenti azioni: prevedere le competenze e conoscenze che saranno necessarie in questi settori e aiutare i lavoratori ad acquisirle; spostare il carico fiscale dal lavoro all’inquinamento; incoraggiare un dibattito tra datori di lavoro e sindacati per garantire che i lavoratori ricevano un sostegno adeguato; migliorare, a livello internazionale, la condivisione delle conoscenze riguardo alla crescita dei settori verdi; fornire orientamenti alle piccole imprese per aiutarle a gestire la transizione, conformarsi alle normative ambientali e anticipare il fabbisogno di competenze.
Il piano, presentato dalla Commissione europea, passerà ora al vaglio del Consiglio dei ministri dell’Ue e del Parlamento europeo ai fini dell’approvazione.

Fonte: Ingegneri.info

Solarexpo, via da domani alla 15esima edizione

okApproccio multi tecnologico per la mostra convegno in programma a Fiera Milano fino al 9 maggio

Inizia domani la quindicesima edizione di Solarexpo – The Innovation Cloud, la piattaforma espositiva internazionale dedicata a tutte le tecnologie energetiche innovative che sarà presente a Fiera Milano fino a venerdì 9 maggio.
L’esposizione sarà dedicata a tutte le tecnologie energetiche low carbon e alla loro ‘ibridazione’: dalle rinnovabili elettriche alle tecnologie per lo storage e le smart grid, dalla mobilità elettrica alle smart city, dalle rinnovabili termiche all’efficienza energetica in edilizia.

Secondo Luca Zingale, direttore scientifico di Solarexpo – The Innovation Cloud, anche quest’anno i fattori chiave del successo dell’evento saranno la specializzazione, l’approccio trasversale a tutte le tecnologie energetiche innovative e la loro integrazione, l’internazionalizzazione e i contatti di qualità.

La manifestazione, ha aggiunto Zingale durante la presentazione dell’evento, punta a sostenere le imprese anche nella loro proiezione internazionale, ma è anche la sede ideale per comprendere le tendenze in atto, condividere e rielaborare nuovi modelli di business e fare networking.

The Innovation Cloud, ha concluso Zingale, corrisponde appieno all’esigenza delle imprese del fotovoltaico di guardare con decisione all’integrazione fra tecnologie innovative, ma anche di incoraggiarle nella difficile fase di transizione dopo la fine della stagione degli incentivi.

Fonte: EdilPortale

Shopping village a basso impatto ambientale: dai pannelli solari al riutilizzo acqua piovana

fotoNasce all’insegna della sostenibilità ambientale Shoppinn, il nuovo shopping village tra le Cinque Terre e la Versilia, che apre i battenti sabato prossimo, 12 aprile. Utilizzo di energia da fonti rinnovabili, pannelli solari, riutilizzo delle acque piovane, raccolta differenziata, mobilità sostenibile, materiali riciclati, forestazione a compensare le emissioni di CO2 e una grande attenzione per tutto ciò che può essere fatto a km zero. C’e’ poi il Progetto Coccinelle: per garantire la conservazione dell’ambiente, il bosco di Brugnato sarà ripopolato con le coccinelle, vere e proprie pioniere della lotta biologica ai parassiti che infestano le piante. La presenza delle coccinelle infatti ha l’obiettivo di garantire un efficace monitoraggio ambientale e di mantenere l’equilibrio dell’ecosistema locale. Lo studio di architettura che ha progettato Shopinn ha studiato soluzioni per realizzare un complesso commerciale sostenibile: sono stati previsti interventi per il recupero delle acque piovane sui tetti, da riutilizzare nelle irrigazioni delle aree verdi e nel drenaggio del sottosuolo. Saranno installati pannelli fotovoltaici in grado di coprire il 50% del fabbisogno energetico annuo, utilizzate pareti opache per minimizzare le dispersioni termiche e bilanciare l’apporto di calore estivo, reso possibile anche da un orientamento est-ovest dell’intero complesso: questa posizione garantisce la presenza di ombra nelle aree di passeggio. L’illuminazione delle aree esterne (ad alta efficienza energetica) e dei parcheggi sarà dotata di sistemi inverter per regolare il flusso luminoso in funzione delle necessità; l’orto del giardino sarà coltivato con i rifiuti compostabili derivanti dalle attività di bar e ristoranti presenti nel mall. La sostenibilità del progetto è garantita dall’impiego di materiale privo di emissioni inquinanti in aria, terreno, acqua, con certificazioni di provenienza da fonti rinnovabili e da processi di riciclaggio e di uso di elementi tecnici o da demolizioni selettive e a filiera corta per diminuire l’impatto inquinante legato ai trasporti.

Fonte: ANSA

Approvato il documento per l’aumento degli ecobonus su bioedilizia

 

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Il documento di Serena Pellegrino (Sel) raccoglie l’unanimità.

ROMA, 1 APR – “Oggi è più concreta la possibilità che i benefici fiscali collegati alla ristrutturazione degli immobili e al miglioramento delle prestazioni energetiche si avvantaggino di un ulteriore e significativo incremento applicando i criteri della bioedilizia e utilizzando materiali biocompatibili certificati”. Lo dichiara la parlamentare friulana Serena Pellegrino (SEL), presentatrice di una risoluzione, sottoscritta dalla maggior parte dei gruppi parlamentari, diretta ad aumentare la detraibilità fiscale alle ristrutturazioni effettuate con materiali e tecniche biocompatibili: il documento, oggi, è stato approvato all’unanimità in Commissione ambiente della Camera.

“Un plauso al Governo che ha dato il suo parere positivo. Abbiamo fatto un enorme passo avanti. – commenta Pellegrino – Il comparto edile nazionale si potrà qualificare non più come il principale nemico dell’ambiente del nostro Paese, in termini di cementificazione, speculazione e salute dei cittadini. Potrà invece diventare strumento per preservare la bellezza degli insediamenti civili, con l’obiettivo di diminuire i consumi energetici e equilibrare l’impatto ambientale attraverso una filiera a ciclo chiuso.” Prosegue la Pellegrino: “Sono particolarmente soddisfatta perché questo tipo di incentivazione produce effetti che vanno ben oltre il valore intrinseco di questa tipologia costruttiva, valore di per sé rilevantissimo in termini di favorevole bilancio energetico, consumo di materie prime e di salubrità abitativa”. E precisa: “Infatti , attraverso gli specifici benefici fiscali verrà positivamente coinvolta l’intera filiera verde della bioedilizia con la conseguente riduzione dell’impatto ambientale e importanti esternalità:maggiore utilizzo di risorse rinnovabili, ridotti consumi energetici e idrici, tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, maggiore sostenibilità delle problematiche relative allo smaltimento dei rifiuti”.

Fonte: ANSA

Riqualificare gli edifici per una ripresa economica del Paese

 

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Architetti e sindacati edili firmano protocollo

Riaprire i cantieri della riqualificazione del patrimonio edilizio e delle città è la strada prioritaria per tornare a creare lavoro, agganciare la ripresa e dare risposta ai problemi delle famiglie, sfruttando le opportunità dalle risorse previste dalla programmazione europea 2014-2020 proprio per l’efficienza energetica e le aree urbane. La pensano così gli architetti italiani – con l’Ordine di Roma e il Consiglio Nazionale – e le organizzazioni sindacali Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil che hanno firmato oggi a Roma il Protocollo d’Intesa sulla promozione della cultura del progetto sostenibile e dell’efficienza energetica, per la valorizzazione delle professioni e dei lavori green.

Il Protocollo prevede, inoltre, la realizzazione di progetti di formazione e di divulgazione dei criteri di efficienza e contenimento energetico per il patrimonio edilizio pubblico e privato e per la riqualificazione, la rigenerazione, la valorizzazione e l’ efficientamento energetico delle trasformazioni urbane e la riqualificazione statica e strutturale del patrimonio edilizio esistente. Investire nella rigenerazione urbana sostenibile e nelle città – che da oltre venti anni sono state private di interventi di valorizzazione rappresenta per Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil “una opportunità di promozione e di rinnovamento delle modalità di produzione, di crescita di lavoro qualificato ed innovativo anche per contribuire al riposizionamento dei professionisti, dei lavoratori e delle imprese italiane nello scenario economico nazionale, europeo ed internazionale”.

Per gli architetti italiani “le politiche di rigenerazione urbana sostenibile sono un’irripetibile ed improrogabile occasione per stimolare concretamente la riqualificazione architettonica, ambientale, energetica e sociale delle città italiane che può essere realizzata attraverso la trasformazione delle città ed il risparmio energetico”. Tra le finalità del Protocollo anche quelle di predisporre percorsi formativi e di alta specializzazione per i professionisti e i lavoratori del settore e di riconversione professionale e di promuovere presso le Amministrazioni comunali l’adozione di regolamenti edilizi sostenibili, nonché presso gli enti territoriali l’adozione di strumenti di programmazione territoriale e finanziaria e di pianificazione sostenibile.

Nel Protocollo viene anche indicato l’obiettivo di promuovere la diffusione e l’utilizzo di materiali ecocompatibili coniugati all’innovazione tecnologica nella progettazione ed esecuzione degli edifici il tutto per migliorare la qualità ambientale dei contesti territoriali e urbani oltre che l’impiego efficace ed efficiente delle risorse e delle conoscenze per la promozione, la diffusione della cultura del progetto sostenibile. Viene anche richiamato l’impegno – nell’ambito dei rispettivi obiettivi istituzionali – verso il recupero, la riqualificazione statica e strutturale del patrimonio edilizio pubblico e privato esistente, la valorizzazione immobiliare attraverso il risparmio e l’efficienza energetica, massimizzando gli effetti positivi sull’ambiente.

Fonte: ANSA

Nuove barriere fonoassorbenti su autostrade A1 e A14: il design del silenzio

laermschutzwall_autobahn_rimini_firenze__f755ccbd6aLe autostrade italiane stanno conoscendo un periodo di grande potenziamento e, nel quadro di restyling globale dell’infrastruttura, il viaggiatore rimane piacevolmente colpito dalle recenti sistemazioni sull’Autostrada Adriatica, nel tratto Rimini Nord – Porto S.Elpidio e sull’Autostrada del Sole tra Firenze e Siena.

Progetto: Archea Associati (autostrada A1), CIR Ambiente (autostrada A14)

Località: A1 Impruneta – Firenze, A14 Rimini Nord – Porto S. Elpidio, Italia

Chi di recente si trova a percorrere spesso l’A14 nel tratto che lambisce la Riviera Romagnola meridionale e le Marche rimane ogni volta colpito dalla cura con cui i ponti, le pile dei viadotti, le gallerie e le barriere fonoassorbenti si armonizzino con spettacolare coerenza l’un con l’altro e con il meraviglioso paesaggio circostante. La scelta di pochi materiali, che apparentemente non hanno alcunché di artificiale e sintetico, e il design semplice e lineare degli elementi fanno di questa infrastruttura un modello di integrazione paesaggistica e architettonica, unico in Europa.

Sulla direttrice parallela, nei pressi delle colline del Chianti, si ripete lo stesso scenario. In questo caso, coerentemente con il mutare delle tradizioni edilizie e delle matericità storiche della zona, all’acciaio Corten che domina il tratto adriatico si alterna la pregiata terracotta di Impruneta. Anche in questo caso il disegno è lineare e purista: non distrae il guidatore ma lo accompagna soavemente comunicandogli un cambio di paesaggio. La scelta dell’acciaio Corten ha permesso la produzione di barriere altamente resistenti agli agenti atmosferici poiché il materiale elabora spontaneamente una patina protettiva superficiale non appena è a contatto con gli agenti atmosferici.

Le parti trasparenti sono state realizzate con vetrazioni stratificate temperate senza l’utilizzo di alcun telaio perimetrale. Le “finestre” sul paesaggio, attentamente posizionate in un gioco di ripetizione lineare dell’andamento collinoso, si rivelano quasi invisibili.Il sistema di barriere sviluppate per l’Autostrada A14 sono state scelte a modello per lo sviluppo del progetto europeo QUIESST che pone come obbiettivo la messa a punto di un metodo per la valutazione della sostenibilità dei sistemi di barriera. Sia le barriere installate sull’A14, sia quelle dell’A1, offrono valori di assorbimento di Classe A4 e di isolamento di Classe B3 valutati secondo la normativa europea UNI EN 1793. Le barriere di entrambi i versanti sono state prodotte da CIR Ambiente spa nel rispetto delle più restrittive normative in materia ambientale e di Life Cysle Assessment.

Il verde dei campi, le nuance del Corten, la luminosità della terracotta riescono infine a trasformare un banale passaggio autostradale in un manufatto architettonico che connota il paesaggio e fa riflettere sulle infinite possibilità che in Italia abbiamo di dedicarci al tema del “bello”.

Dati di progetto

Barriere fonoassorbenti sul tratto autostradale A1 attorno a Firenze
Committente: Autostrade per l’Italia s.p.a.
Progetto: Archea Associati, Laura Andreini, Marco Casamonti, Silvia Fabi, Giovanni Polazzi
Engineering: SPEA, CIR Ambiente
Realizzazione: CIR Ambiente,
Inizio lavori: 2005
Fine lavori: in corso

Barriere fonoassorbenti sul tratto autostradale A14 adriatico
Committente: Autostrade per l’Italia s.p.a.
Progetto, Engineering: SPEA
Realizzazione: CIR Ambiente
Inizio lavori: 2010
Fine lavori: in corso

Approfondimenti:
www.archea.it
www.cir-ambiente.it

Fonte: Detail Das Architekturportal

A Napoli torna Energymed, tre giorni su energia e riciclo

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Sodano, guardiamo a opportunità per ‘smart cities’.

Efficienza energetica, mobilità sostenibile, riciclo, nuove tecnologie. Questi i temi portanti della settima edizione di Energymed, la mostra-convegno organizzata dall’Anea (Agenzia Napoletana Energia e Ambiente) e che si svolgerà alla Mostra d’Oltremare di Napoli dal 27 al 29 marzo. Il 27 marzo è stato invitato anche il ministro dell’ambiente Gianluca Galletti. La manifestazione, che rappresenta il principale appuntamento del settore dell’energia pulita del Mezzogiorno e dell’intera area del Mediterraneo, ospiterà quest’anno anche il settore della Cogeneration (tecnologia che prevede la combustione del biogas per la produzione combinata di energia elettrica e termica) e si svolge nella cornice del Salone della Responsabilità Sociale Condivisa.

Tra le principali novità di questa edizione l’evento Smart City MED, nato dall’accordo tra Comune di Napoli, Forum PA e ANEA, che contribuisce alla costruzione di un futuro smart delle città realizzando un’area dedicata alla presentazione di esperienze territoriali d’avanguardia sul tema delle Smart City, per rendere più vivibili le città con l’ausilio delle tecnologie innovative delle telecomunicazioni: “Sarà – ha spiegato il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano – un padiglione che guarda alle opportunità che le città intelligenti potranno offrire alla nostra città ed all’intero bacino del Mediterraneo”. Sono circa 200 gli espositori attesi alla Mostra d’Oltremare che, spiega il presidente della Mostra Andrea Rea “sposa il tema dell’energia sostenibile che si coniuga perfettamente con la nostra idea di un’isola green all’interno della città”.

Fonte: ANSA

Con gli “alberi” solari, rinnovabili più vicine al cittadino

'Alberi Solari' di Strawberry Energy

Dalla Serbia,stazioni pubbliche “verdi” per ricaricare cellulare.

Per educare le persone sui benefici dell’energia rinnovabile, dalla Serbia arrivano gli “alberi” che ricaricano i dispositivi mobili dei cittadini con la forza del Sole. L’innovativo progetto di Strawberry Energy è volto a rendere le fonti “pulite” più accessibili nella quotidianità.

Le particolari stazioni solari, sviluppate per il momento in cinque differenti modelli, sono state progettate per essere installate in modo permanente negli affollati luoghi pubblici.

Ognuno dei 12 “alberi di ricarica” attualmente installati in Europa (10 dei quali in Serbia e due in Bosnia-Erzegovina) è dotato di 16 cavi usufruibili per ricaricare con la potenza del Sole ogni tipo di dispositivo mobile, dal cellulare al lettore musicale, passando per l’ebook o il tablet. Le stazioni inoltre in alcuni casi possono servire come hotspot per la connessione Wifi.

“Il modo migliore per aumentare la consapevolezza sui temi delle energie pulite è quello di presentare i loro benefici attraverso l’esempio pratico”, scrive la società di Belgrado.

Obiettivo è “dimostrare che tali tecnologie ‘verdi’ non sono più un concetto astratto”.

Come riporta Tree Huggher, la Strawberry Energy ha recentemente siglato un accordo di distribuzione negli Stati Uniti con una società californiana che potrebbe ora aprire la porta per una più ampia distribuzione degli alberi a ricarica solare.
Fonte: ANSA

Wwf premia Danimarca, impegno per 100% rinnovabili al 2050

c85170f8455c1c9d2fbd32c985df02dcROMA – L’impegno a raggiungere il 100% di energia rinnovabile al 2050 e la palma di “leader mondiale per le politiche per il clima”. Con queste motivazioni il Wwf international ha consegnato oggi nel mani del primo ministro della Danimarca, Helle Thorning-Schmidt il premio ‘Gift to the Earth’.

Il premio – consegnato durante il Forum global green growth a Copenaghen – è il riconoscimento più prestigioso dato dal Wwf a governi, imprese e altre organizzazioni che dimostrano di contribuire in modo significativo alla conservazione dell’ambiente.

“La Danimarca – dice Jim Leape, direttore generale del Wwf international – è la dimostrazione che è possibile sviluppare una società sostenibile e al tempo stesso garantire la crescita economica e il benessere. Speriamo che altri paesi raccolgano la sfida urgente di proteggere il clima della Terra”. Nonostante “l’inequivocabile evidenza scientifica – spiega l’associazione – il mondo non reagisce abbastanza velocemente. Il panel scientifico delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico (Ipcc) ha appena riconfermato che la Terra si sta riscaldando a un ritmo allarmante. I grandi investitori, tra cui i governi, devono spostare la loro attenzione per consentire lo sviluppo dell’energia rinnovabile e la graduale eliminazione degli investimenti nei combustibili fossili, in particolare nel carbone”.

“Sappiamo che il modello di crescita economica attuale, a livello mondiale, non è più sostenibile – osserva Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed energia del Wwf Italia – La Danimarca sta dimostrando una forte leadership e qual è il potenziale di crescita sostenibile a lungo termine delle energie rinnovabili efficienti. L’Europa deve prendere esempio e avere più coraggio”.

 

FONTE: ANSA

Smart Energy Expo, riflettori sulla white-green economy

energy-saving-imageAppuntamento a Verona per i protagonisti dell’efficienza energetica. Dal 9 all’11 ottobre 2013 si apre nello spazio espositivo della città veneta “Smart Energy Expo” la prima fiera internazionale sull’efficienza energetica e sulla white-green economy.

L’evento, organizzato da Veronafiere con  la partnership tecnica di EfficiencyKNow, chiama all’appello tutti i protagonisti della filiera dedicata all’uso intelligente dell’energia:  sistemi di monitoraggio e gestione intelligente di elettricità, calore e acqua, isolamento degli edifici, cogenerazione ad alto rendimento, biomasse e auto elettriche.

Soluzioni che all’interno dei padiglioni della fiera, con un particolare layout, saranno raggruppate in 6 macrocategorie merceologiche: generazione di energia, efficienza per l’edilizia, efficienza per gli impianti, servizi, energy&home ICT (Information & Communication Technology), smart cities and communities. Queste sezioni si incroceranno con i diversi settori d’intervento – agricoltura, edilizia, industria, terziario, pubblica amministrazione e residenziale – con il preciso obiettivo di diventare il punto di riferimento nazionale ed europeo per ogni tecnologia, soluzione e prodotto improntati ad una moderna politica energetica razionale, dalla produzione alla distribuzione, fino all’utilizzo intelligente dell’energia.

Smart Energy Expo punta alla creazione di una rete che metta a sistema tutti i soggetti coinvolti dalle nuove politiche del Governo in materia di efficienza energetica, con un focus specifico sul tema dei finanziamenti, attraverso il coinvolgimento degli attori interessati.

Con il Verona Efficiency Summit, forum internazionale che apre il Salone nella giornata inaugurale del 9 ottobre, uno spazio importante sarà dedicato all’approfondimento tecnico-normativo del settore e al ruolo dell’efficienza energetica nell’ambito dello sviluppo dei sistemi socio-economici. Parte fondante del Summit sarà l’analisi delle roadmap europee e nazionali da parte di policy maker di assoluto livello per autorevolezza e competenza, nonché una tavola rotonda tra i principali big player italiani ed esteri dell’industria dell’energia e dell’efficienza energetica.

 

FONTE: www.rinnovabili.it

L’India inaugura l’Istituto Nazionale dell’Energia Solare

KAncora una volta è il sole al centro degli obiettivi energetici dell’India. Dopo i nuovi obiettivi della Solar Mission, il ministro delle energie nuove e rinnovabili, Farooq Abdullah, ha infatti annunciato la creazione di un nuovo ente di ricerca dedicato esclusivamente alla tecnologia fotovoltaica. Il Gabinetto Indiano ha approvato ieri in via ufficiale i piani per trasformare l’attuale Centro di Energia Solare di Haryana – istituito nel 1982 per lo sviluppo, la sperimentazione e la valutazione delle tecnologie solari – nel nuovo “National Institute of Solar Energy” (NISE), il cui compito sarà di affiancare il Ministero nel compito di far progredire la capacità fotovoltaica a livello nazionale.

L’operazione di “ristrutturazione” dell’ente si concentrerà sull’efficienza dei costi di celle e moduli e sulla fase di commercializzazione al fine di motivare i progettisti ad utilizzare in maniera preferenziale apparecchiature “Made in India” e tenere così il passo con i concorrenti internazionali. Una mossa con cui il Governo di Nuova Delhi spera anche di poter anche allentare le tensioni nate in seguito alle accuse dei produttori fotovoltaici nazionali di pratiche di dumping sull’import solare. Secondo quanto rivelato dal Ministero, il centro sarà finanziato attraverso partnership pubblico-private. “Le tecnologie energetiche solari – ha spiegato un funzionario governativo – sono in costante evoluzione e la proposta di istituire l’Istituto nazionale dell’energia solare è un’idea innovativa che accelererà il processo a sostegno della sperimentazione delle più recenti tecnologie”.

 

FONTE: www.rinnovabili.it

In Gran Bretagna progetto sperimentale per energia da onde

MACCHINA MARINA ENEL GREEN POWERROMA – Sarà sviluppato da Fortum, DCNS e AW-Energy, con il sostegno della Bretagna, un progetto per ricavare energia dalla potenza del moto ondoso. Il progetto si chiama WaveRoller e produrrà 1,5 MW di potenza utilizzando un convertitore di energia appoggiato sul fondo del mare che si attiva con il movimento delle onde (fenomeno Surge) ed è collegato alla rete elettrica a terra.

A finanziare lo sviluppo del WaveRoller, brevettato dall’azienda finlandese AW-Energy, è stata la Fortum, responsabile del progetto, che sarà gestito dalla società DCNS, specializzata nella difesa navale. Fortum e la svedese Seabased AB stanno attualmente costruendo un altro parco da 10 megawatt con le stesse caratteristiche a Sotenaes, sulla costa occidentale della Svezia.

“Questo progetto dimostrativo – spiega in una nota Matti Ruotsala, vice presidente della Fortum – combina il meglio della competenza finlandese e francese nelle energie rinnovabili, offre enormi prospettive su scala internazionale e grandi possibilità per l’economia e lo sviluppo industriale locale”.

Il fenomeno viene ritenuto particolarmente interessante tanto che l’Unione Europea ha di recente concluso uno studio che identifica circa 100 siti suscettibili di essere utilizzati per la produzione di energia elettrica dalle correnti marine. In Italia è lo stretto di Messina a essere stato identificato tra i siti più promettenti. Nel frattempo altri progetti si stanno sviluppando in altre parti d’Europa. È di pochi giorni fa, infatti, la notizia che arriva direttamente dal Ministero dell’Energia della Scozia di un impianto capace di trasformare la forza imponente delle maree della zona in energia elettrica, situato a Pentland, tra le isole Orcadi e la Scozia continentale, che, entro il 2020, svilupperà una potenza di 9 MW.

 

FONTE: ANSA

Campioni della Terra, l’Onu premia i pionieri ambientali

DIRT_photo_select_03C’è anche un italiano tra i vincitori del premio Campioni della Terra 2013, il massimo riconoscimento ambientale conferito annualmente dalle Nazioni Unite. Il premio che sarà assegnato oggi a New York, individua di anno in anno quei leader di governo, della società civile e del settore privato, le cui azioni hanno avuto un impatto significativo e positivo sull’ambiente. E in questo 2013 Carlo Petrini, il fondatore del movimento Slow Food, sarà tra coloro che ritireranno il riconoscimento grazie al “lavoro pionieristico svolto nel corso degli ultimi tre decenni, per migliorare l’efficienza e la sostenibilità del settore agricolo a livello mondiale e l’approvvigionamento alimentare ‘un boccone alla volta’”.

Il Premio è stato assegnato per la categoria “Creatività e Intraprendenza”, capacità che il movimento incarna in pieno. Nato 27 anni fa con l’obiettivo di salvaguardare la biodiversità e tutelare o riportare in auge micro-tradizioni artigianali a rischio di estinzione, Slow Food ha dato vita nel tempo a progetti importanti come l’Arca del Gusto, un catalogo che descrive circa 1220 prodotti a rischio di estinzione in oltre 75 Paesi, e i Presìdi Slow Food, oggi oltre 400. “Sono commosso e onorato per il premio che mi è stato conferito” ha commentato Carlo Petrini. “Questo riconoscimento dimostra che il cammino ideale percorso da Slow Food nel corso della sua storia più che ventennale ha cambiato profondamente il concetto di gastronomia, consolidandone il significato di scienza direttamente connessa alla conoscenza e alla protezione dell’ambiente. Oggi l’organizzazione di Slow Food è impegnata quotidianamente nel mondo per diffondere i valori di un’alimentazione buona, pulita e giusta. A tutti costoro io dedico questo prestigioso premio, e li ringrazio”.

A ritirare il riconoscimento saranno anche altre grandi personalità, “leader – come ha spiegato il sottosegretario generale delle Nazioni Unite e direttore esecutivo dell’UNEP Achim Steiner – capaci di stimolare il cambiamento e guardare lontano”. Veerabhadran Ramanathan, docente presso la Scripps Institution of Oceanography, UCSD; Google Earth; Jack Dangermond, fondatore dell’Environmental Systems Research Institute (ESRI); Martha Isabel Ruiz Corzo della Sierra Gorda Biosphere Reserve, Messico, Janez Potočnik, commissario europeo per l’ambiente, Izabella Teixeira, ministro brasiliano delle politiche ambientali: a tutti loro andrà il Campioni della terra 2013 per “aver dimostrato e continuare a dimostrare che la determinazione politica, le idee innovative e le soluzioni creative sono essenziali per elaborare e tradurre in pratica politiche e iniziative ambientali efficaci in tutto il mondo”.

 

FONTE: www.rinnovabili.it

Energia: a Milano una rete elettrica sostenibile ed efficiente

lineaelettrodotto-8681-250-200-90-cAnche la trasmissione dell’elettricità può essere più sostenibile: in provincia di Milano, a Lacchiarella è stato inaugurato il primo cavo per reti elettriche ecosostenibile, ad elevate prestazioni e prodotto con materie prime riciclabili, che consente di ridurre l’impatto ambientale delle reti e di elevarne l’efficienza e la capacità di trasporto di energia.

Il cavo della rete elettrica sostenibile si chiama P-Laser ed è stato collaudato qualche giorno fa da Prysmian Group in località Lacchiarella, in provincia di Milano, con un collegamento a 150kV lungo circa 5 km. Agli estremi del collegamento è stato installato PryCam, lo strumento che consente monitoraggio e misurazioni degli eventuali impulsi generati dalle scariche parziali, permettendo di prevenire possibili guasti senza dover interrompere il servizio di rete.

 

Il cavo ecosostenibile ed efficiente rappresenta una piccola e grande rivoluzione nel mondo dell’energia. ‘Nei prossimi anni assisteremo ad un cambiamento radicale del funzionamento del sistema elettrico mondiale che offrirà numerosi vantaggi a tutti gli utenti in termini di efficienza, qualità e sicurezza della fornitura. I cavi a più elevate prestazioni e gli strumenti di monitoraggio intelligente rappresentano una parte fondamentale in questo processo di modernizzazione, per garantire una migliore prevenzione dei rischi, l’ottimizzazione dei carichi e un basso impatto ambientale’, spiega Fabio Romeo, executive vice presidente Energy Business di Prysmian Group.

 

FONTE: www.ecoseven.net

Entro il 2014 energia prodotta dalle alghe nel Ferrarese

ALLARME USA,SPECIE INVASIVE 'VIAGGIANO' CON DETRITI TSUNAMIFORLI’, 29 LUG – Produrre energia dalle alghe. E’ quanto sarà presto possibile, grazie al progetto e alle tecnologie di una società forlivese che realizzerà, entro la fine del 2014, un impianto di produzione di biogas, nella sacca di Goro, nel ferrarese, vocata alla coltivazione di molluschi, ma che deve fare i conti con l’eccessiva proliferazione delle alghe.

L’impianto, che applicherà su scala industriale quanto già sperimentato con successo nei laboratori, prevede, dopo la raccolta e lo stoccaggio delle alghe, una prima fase di desabbiatura e desalatura, e successivamente l’integrazione con altri scarti organici (per abbassare il livello di zolfo presente nelle alghe). La sostanza organica così ottenuta verrà immessa in ”digestori anaerobici” dove avverrà l’idrolisi e la digestione, utilizzando la tecnologia della degradazione microbiologica. La materia così ottenuto verrà infine immessa in una centrale di cogenerazione per ottenere biogas e da esso energia elettrica e calore.

Inoltre il materiale di risulta della digestione, il ”digestato”, potrà essere utilizzato in un impianto di compostaggio per produrre fertilizzanti. Si tratterà di un progetto che, oltre a risolvere la questione invasione alghe, con notevoli benefici per l’attività di coltivazione dei molluschi e della pesca, sarà a costo zero per il territorio ferrarese, dato che gli investimenti necessari per l’impianto saranno a totale carico dell’azienda forlivese che lo realizzerà.

 

FONTE: ANSA