Architettura Ingegneria

EVENTI

13/10/2020 - Soprintendenza di Pisa
Investire nella qualità del territorio
Il rispetto della gente e della natura è balzato di prepotenza al primo posto delle politiche di buon governo del territorio e l'impegno principale delle società più emancipate consiste nel trovare forme adeguate di gestione delle risorse capaci di costruire finalmente nuovi paesaggi di qualità che siano lo specchio delle migliorate condizioni di vita.
La manifestazione "Life2020" indica il modello di vita di qualità a cui aspiriamo ed il nome dell'iniziativa é stato scelto proprio perché 2020 si può leggere in diversi modi:
- "duemilaventi" è l'anno di un futuro a portata di mano che possiamo già cominciare a costruire sin d'ora
- "venti e venti" esprime un bilanciamento tra le cifre che richiama un equilibrio simbolico che vogliamo riferire a quello tra uomo ed ambiente, un equilibrio al quale la nostra società dovrà necessariamente tendere sempre più nei prossimi anni: la formula 20 20 20 indica peraltro le percentuali di riduzione di emissioni nocive e di produzione di energie pulite che si vogliono raggiungere con i prossimi programmi internazionali di politica ambientale giusto nel 2020;
- "venti eventi" rappresenta infine anche la soluzione come lettura di un rebus in quanto richiama la serie di iniziative della manifestazione che vuol diventare una vera e propria festa evento di comunicazione ambientale rivolta ad esperti ed a tutti i cittadini; concertato in occasione della luminara di S.Ranieri, prestigiosa icona della giornata, l'appuntamento ormai ricorrente chiama a raccolta le istituzioni ed il mondo del lavoro per diffondere in tutta Europa l'immagine della città università simbolo di riferimento per la cultura del territorio e per l'aggiornamento scientifico e tecnologico delle migliori politiche dell'ambiente e del paesaggio.

Investire nella qualità del territorio

Ormai non è più tempo di economie che puntano su cemento, infrastrutture e petrolio ma su acqua, energie pulite e terra. Il rispetto della gente e della natura è balzato di prepotenza al primo posto delle politiche di buon governo del territorio e l'impegno principale delle società più emancipate consiste nel trovare forme adeguate di gestione delle risorse capaci di costruire finalmente nuovi paesaggi di qualità che siano lo specchio delle migliorate condizioni di vita. Anche nelle nostre città basta guardarsi attorno per capire che lo squallore delle periferie urbane esprime l'errore gravissimo di uno sradicamento totale tra chi vive sul territorio e chi ha fatto le scelte fondamentali del suo uso e ne ha così prodotto le negative immagini fisiche e sociali. Fenomeni epocali come il mutamento climatico del pianeta e la crisi finanziaria internazionale fanno capire in maniera ancora più evidente che l'intera umanità non può continuare a vivere come ha fatto negli ultimi decenni e le recentissime grandi rivoluzioni politiche e le migrazioni sociali del nord Africa e del Medio Oriente costituiscono il palese primo monito per ricordarci la priorità assoluta di dover procedere, ovunque e innanzi tutto, alla ricostituzione di un legame profondo tra ogni uomo e l'ambiente che lo circonda. Fortunatamente anche da noi, sulla spinta della cultura della sostenibilità e della partecipazione, su questo tema si sta affermando un processo di diffusa responsabilità che parte proprio dalla consapevolezza di una certa possibilità d'azione che parte dalla piccola scala d'intervento. Nello specifico si mira ad una corretta politica paesaggistica che, passando lentamente ma inevitabilmente dalla logica dei vincoli a quella della programmazione, deve consistere davvero non solo nella tutela dei pochi contesti di maggior pregio ma anche nel controllo adeguato delle modificazioni possibili e nella riqualificazione dei contesti degradati o appiattiti. C'è dunque la necessità e l'urgenza di trovare, in modo concreto ed anche in tempi brevi, modelli sociali ed economici plausibili oltre che il coraggio e la fantasia di prevedere progetti e forme decisionali più evolute, formule di finanziamento migliori e forme di gestione appropriate e perseguibili. Consapevoli che le formule urbanistiche e le tecniche tradizionali non bastano più ci si vuol confrontare sul come fare i piani e le scelte future nel modo giusto nel nome di una riqualificazione paesaggistica che rappresenti non certo la percezione formale di ciò che è stato disegnato altrove ma la testimonianza vera del miglioramento delle condizioni di vita. L'obiettivo del convegno di Pisa è pertanto quello di riscoprire la capacità perduta di creare paesaggi piacevoli, dove si vive bene e dove è bello andare. Si cerca così di riconoscere e di riscoprire le risorse culturali e naturali del territorio facendo tesoro dell'innovazione tecnologica dei nostri giorni in modo che le generazioni future possano rivivere quelle regole antiche di equilibrio e di attaccamento, tra uomo e natura, tra vecchio e nuovo, tra singolo e comunità, che hanno costituito e sole continuano a costituire il radicamento della civiltà.


Programma della giornata

Ore 09,00 Registrazione dei partecipanti
Ore 09,15 Saluto delle autorità

Agostino Bureca (Soprintendente BAPPSAE adinterim di Pisa)
Marco Filippeschi (Sindaco di Pisa)
Ore 9,30 Inizio attività Il coordinamento dellagiornata sarà curato da Elisabetta Norci (Presidente f.f. Parco di Migliarino S.Rossore )

I Sessione mattina

Esperienze di pianificazione
Ore 9,40 Luca Montanarella (Centro di ricerca europeo ISPRA)
L'Europa per la politica del suolo nel mondo della globalizzazione

Ore 10 Cristiana Storelli (Rappresentante Svizzera CEP Consiglio d'Europa )
Piano e progetto in applicazione della Convenzione Europea del Paesaggio: parole in gioco ... gioco di parole ... per fare paesaggio

Ore 10,20 Gilberto Quarneti (Scuola d'Arte Muraria Calchera S.Giorgio Trento)
Dal cemento alla pozzolana: ritorno al futuro dell'architettura

Ore 10,40 Enrico Bonari (Scuola Superiore S.Anna)
Pubblico e privato nella pianificazione rurale

Ore 11 Aldo Iacomelli (Università di Pisa)
Eolico, fotovoltaico e biomasse nel Parco Nazionale
del Cilento e Vallo di Diano

A partire dalle ore 11,00 sarà attivato il servizio di coffee station

Ore 11,20 Massimo Montemaggi e/o Giampaolo Vecchieschi (Enel - Enel Green Power)
Le ricerche Enel nelle rinnovabili: minieolico e fotovoltaico di ultimagenerazione"

Ore 11,40 Fabio Fantozzi (Università di Pisa)
L'immagine della città e le nuove direttive energetiche

Ore 12 Paolo Di Nardo (Università di Firenze)
Compatibilità: Architettura / Paesaggio/innovazione/impiantistica

Ore 12,20 Renato Macconi e/o Charles De Benedetti (Energy Glass)
Energia pulita e architettura di qualità

Ore 12,40 Renzo Macelloni (Belvedere spa)
Progettare l'ambiente

Ore 13 Riccardo Lorenzi (Soprintendenza e Università di Pisa)
I nuovi strumenti della Tecnica paesaggistica per la redazione di piani e progetti

Ore 13,20 Dibattito
Ore 13,40 Brunch

Sono stati invitati a partecipare ed a presentare la propria attività di ricerca:
Acque spa, Acque di Uliveto Terme, Canale Navicelli spa, Teseco, System-Fhotonics, Cosvig

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