Architettura Ingegneria

EVENTI

22/06/2007 - Dida Dipartimento di Architettura - Santa Verdiana
Fire Safety Engineering. Seminario Gratuito
L'approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio.
Passaggio dalle prescrizioni di tipo deterministico sancite dal D.P.R. 577/82 al principio della valutazione del rischio per l'individuazione delle misure di sicurezza equivalenti.
Firenze 22 giugno 2007 - ore 09.00
Facoltà di Architettura - Aula 19 Plesso didattico di Santa Vediana, Piazza Lorenzo Ghiberti 27/r

ore 09.00 - Registrazione partecipanti
ore 09.30 - Inizio lavori

Moderatore: Alessandro Cocchi

Inquadramento generale del DL in via di emanazione
Giorgio Chimenti - Direttore Regionale VVF. Toscana
Antincendio e rischi di incidente rilevante
Gigliola Spadoni - Università di Bologna
Normativa, terminologia, applicazione delle norme antincendio
Luca Nassi - Comando Provinciale VV.F. di Siena
La sicurezza antincendio DL 09.03.07
Egidio Marchione - Vicedirigente VV.F. Forlì
Modelli fisico matematici dell'analisi quantitativa del rischio di incendio
Marco Stanghellini - ARSON Fire & Safety Investigations S.r.l.
Le criticità anticendio negli edifici tutelati
Giovanni Mosca - Soprintendenza MIBAC di Pisa
L'approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio
Gabriele Raffellini - Università di Firenze
Le criticità del sistema antincendio
Franca Biagini - Asso Ingegneri Architetti
Le nuove responsabilità in materia di progettazione antincendio
Alberto Cocchi - Università di Bologna


L’approccio di tipo prestazionale alla progettazione antincendio trova finalmente una definizione metodologica espressa nel nostro Ordinamento. Il D.M. 9 maggio 2007, di imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, consente infatti di effettuare l'analisi del rischio incendio e di valutare l'adeguatezza delle misure di sicurezza sulla base di procedimenti di derivazione ingegneristica, di indole analoga all'analisi di rischio prevista sinora per le sole attività a rischio di incidente rilevante. Si tratta dell’approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio. Un’analisi che si articolerà su due distinte fasi: la prima volta ad identificare gli obiettivi di sicurezza da perseguire, a definire gli scenari di incendio possibili ed a individuare i livelli di prestazione necessari; la seconda, di tipo quantitativo, volta a dimostrare la correttezza delle scelte progettuali operate attraverso modelli di calcolo che consentono di verificare lo sviluppo dell’incendio e le sue possibili conseguenze. La prevenzione incendi è quindi ad una svolta. La strada intrapresa, che rappresenta una vera e propria "rivoluzione copernicana", si pone nella prospettiva del progressivo superamento delle misure di carattere prescrittivo, a favore di un approccio attento alle prestazioni di sicurezza da raggiungere nello specifico contesto ambientale ed antropico dell'attività in esame. Destinatari privilegiati della norma sono, in prima battuta, insediamenti di tipo complesso o a tecnologia avanzata e di attività ubicate in edifici pregevoli per arte o storia o in ambiti urbanistici di particolare specificità. Il ricorso ai metodi dell'ingegneria della sicurezza, pur non essendo escluso negli ordinari procedimenti di prevenzione incendi relativi ad attività non disciplinate da specifica regola tecnica di prevenzione incendi, risulterà preferenziale, e in molte circostanze imprescindibile, nei procedimenti di approvazione in deroga, per i quali è necessario valutare il rischio aggiuntivo derivante dalla mancata applicazione di misure di sicurezza previste da specifiche regole tecniche e di individuare le misure in grado di assicurare un livello di sicurezza equivalente. L’ambito di applicazione del nuovo provvedimento può apparire a prima vista limitato; tuttavia in un paese come l’Italia non sono poche le attività ubicate all’interno di edifici storici o, comunque, dei centri storici. Inoltre, anche in ambito produttivo, esistono molteplici insediamenti industriali che, pur non rientrando nell’ambito di applicazione della disciplina relativa alle attività a rischio di incidente rilevante, possono comunque presentare criticità che devono essere specificamente valutate già in fase progettuale. D’altra parte, la necessità che il progettista effettui una valutazione del rischio di incendio dell’opera non è una novità assoluta dal punto di vista sostanziale. Infatti, in generale, già il DPR 21 aprile 1993, n. 246, emanato in attuazione della Direttiva 89/106/CEE ed oggi integrato dal D.M. 16 febbraio 2007, individuava un primo nucleo di requisiti essenziali di natura prestazionale che devono essere garantiti ai fini antincendio anche per mezzo di una adeguata progettazione dell’opera. Ancora più espliciti e dettagliati nella definizione degli obiettivi di sicurezza antincendi e delle relative responsabilità del progettista sono oggi, in via generale, il D.M. 14 settembre 2005 e, per le attività soggette a certificazione di prevenzione incendi, il recente D.M. 9 marzo 2007. Ecco pertanto che il nuovo provvedimento si inserisce in un contesto nel quale l’approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio pare ormai imprescindibile e sollecita sempre più nel progettista una competenza specifica e qualificata che non può essere limitata alla mera applicazione delle regole tecniche di prevenzione incendi.


Comitato Promotore:
Facoltà di Ingegneria di Bologna - Associazione Ingegneri Architetti di Bologna - Associazione Assform

Comitato Scientifico:
Franca Biagini - Giorgio Chimenti - Alberto Cocchi - Alessandro Cocchi - Gabriele Golinelli - Luca Nassi - Antonio La Malfa - Egidio Marchione - Paola Mazzitelli - Giovanni Mosca - Mario Prince - Gabriele Raffellini - Nicola Rivizzigno - Gigliola Spadoni - Marco Stanghellini

Enti patrocinatori:
Università di Firenze - Dipartimento di Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici Firenze - Ordine degli ingegneri di Firenze - Ordine degli Architetti P.P.C. di Firenze - Collegio dei Geometri di Firenze
La partecipazione al seminario è gratutia ed aperta a tutti, previa iscrizione dal sito www.assform.it sezione corsi. L'attestato di partecipazione, da scaricarsi in seguito dal sito www.assform.it sezione utenti, verrà rilasciato esclusivamente a coloro che avranno effettuato l'iscrizione via web.

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