Articoli relativi a ‘Venezia’

Veneto Green City: la città diffusa tra Padova e Venezia

Il duo composto da Mario Cucinella Architects e Studio Land ha presentato ufficialmente qualche giorno fa il masterplan per Veneto Green City, una città diffusa situata a metà strada tra Padova e Venezia, destinata ad occupare un’area di circa 750.000 metri quadri.
Sviluppato su commissione della società Veneto city spa (dal 2001 promotrice dell’iniziativa), l’intervento riguarda un’area che affianca l’A4, collegata anche alle linee ferroviarie locali e nazionali. La società immobiliare ha già sottoposto il piano operativo ai Comuni di Dolo e Pianiga e agli uffici della Regione Veneto, con cui è attualmente impegnata nell’individuazione di una strategia condivisa per giungere a un accordo di programma.
In questa zona strategica per le infrastrutture il progetto parte dal concept di paesaggio come matrice. Le funzioni comprenderanno, fra l’altro, una grande parte di terziario, dedicato principalmente business to business, per riunire le produttori locali, ci saranno strutture alberghiere, un polo culturale con auditorium e museo. Si prevede egualmente un edificio universitario e l’insediamento di strutture sanitarie specializzate. Il progetto prevede, 30 % di edificabilità in meno rispetto ad un progetto tipo. La costruzione non prevede landmark, inizierà con la semplice attrezzatura di un parco, e si svilupperà si rinforzerà via via nel tempo, seguendo sempre la morfologia territoriale. Gli edifici a torre verranno collocati in prossimità della stazione ferroviaria, spiegano i progettisti.
Stando a quanto previsto dal team, la realizzazione dell’intervento si svilupperà in circa dieci anni, basandosi su tre step successivi: la definizione di un paesaggio naturale da irrobustire gradualmente, la costruzione di una stazione ferroviaria della linea regionale (Sfmr) e di alcuni edifici ad essa adiacenti e, infine, l’edificazione dei singoli lotti, caratterizzati dalla presenza di molteplici funzioni.

Fonte: Archiportale

Biennale, al Caffè Florian party vip per la mostra ‘Temporanea’

Fervono i preparativi a Venezia per uno degli eventi più attesi dell’intensa ‘settimana dell’arte’ che la città lagunare vivrà a partire dal 30 maggio. In concomitanza con l’apertura della Biennale infatti, il Caffè Florian di Piazza San Marco, il caffè più antico d’Italia e luogo dove nel 1893 ‘nacque’ idealmente proprio quella che venne inizialmente chiamata ‘Esposizione Internazionale d’Arte Contemporanea’, darà vita ad una serata all’insegna della cultura e della mondanità, con un grande ricevimento ospitato proprio nel ‘salotto del mondo’.

L’evento, programmato il 3 giugno dalle ore 19, viene organizzato per inaugurare l’undicesima edizione di ‘Temporanea – Le Realtà possibili del Caffè Florian’, mostra organizzata in collaborazione con UBS, e dedicata quest’anno ad un giovane ma affermato artista romano, Pietro Ruffo, e alla sua opera ‘Negative Liberty’ che trasformerà la celebre Sala Cinese in un bosco di grafite animato da centinaia di libellule tridimensionali.

Il ricevimento, blindatissimo e solo su invito, vedrà la partecipazione di diversi personaggi del mondo dell’arte, della cultura e dell’imprenditoria. Primo fra tutti, a fare gli onori di casa, Andrea Fendi, presidente della compagine societaria proprietaria del Caffè Florian. La serata sarà accompagnata da un menu preparato ad hoc dallo chef, e da un cocktail a tema, come da tradizione del Caffè veneziano.

Dopo l’indimenticato evento per i 290 anni del Caffè dunque, Piazza S. Marco torna ancora una volta agli antichi splendori grazie all’iniziativa di un locale che rappresenta fin dalla sua nascita la storia e l’anima di Venezia. Per l’occasione, Poste Italiane ha creato un annullo filatelico ad hoc che verrà presentato nel corso della serata.

 

Fonte: Adnkronos

 

Venice CityVision: architecture competition 2011

City Vision ha annunciato il concorso d’idee sulla città di Venezia “Venice City Vision Competition”. Venice City Vision Competition è la seconda edizione della serie di concorsi internazionali promossi da City Vision Mag. L’obiettivo di Venice City Vision Competition, oltre a voler valorizzare il tessuto storico della città, vede nell’identità acquatica della laguna uno starting point fondamentale per creare nuove visioni di un possibile sviluppo di questa componente.
Architetti, designer e studenti sono chiamati a spingere la propria creatività per stimolare il potenziale contemporaneo della città oltre a voler valorizzare il tessuto storico della stessa. L’immaginazione dei partecipanti, l’utilizzo di software parametrici ed eco tecnologie saranno il motore principale delle visioni per Venezia e le proposte mostreranno come sia possibile creare nuovi paesaggi digitali, per una città così legata al classicismo e alla tradizione. Le visioni veneziane saranno giudicate da una giuria internazionale che avrà come presidente Bjarke Ingels, il fondatore dello studio danese BIG ed ancora Neri Oxman, Elena Manferdini, Maria Ludovica Tramontin e Bostjan Vuga tutte figure che si distinguono per la forte componente di sperimentazione nel loro lavoro. La partecipazione al concorso è aperta agli architetti, ingegneri, designers, studenti e creativi di tutto il mondo.
Il termine di scadenza per la registrazione è stato fissato per il prossimo 27 Maggio 2011 mentre per gli elaborati ci sarà tempo fino al prossimo 6 giugno. Sono previsti dei premi in denaro per i primi due classificati che riceveranno rispettivamente 2mila euro e mille euro.

Fonte: ArchiPortale

Venezia: in mostra il meglio di dieci anni di graphic design giapponese

Penso che nessun Paese, nessuna cultura, possa vantare nell’arte del manifesto altrettanta antichità di tradizione, diversità creativa e ricchezza produttiva del Giappone. Si tratta di un genere che, oltre a fornire una prospettiva unica sulle più recenti creazioni della grafica e della comunicazione, offre uno spaccato della società spesso illuminante sul suo divenire in quanto espressione di coloro che costantemente ne captano, trasmettono e infine orientano il gusto attraverso immagini di qualità estetica e formativa.
A scriverlo è Gian Carlo Calza, docente di Storia dell’arte dell’Asia Orientale all’ Università Ca’ Foscari di Venezia, direttore dell’ International Hokusai Research Centre e curatore nel 1979 per il Museum für Gestaltung di Zurigo di una mostra dedicata alla grafica del Sol Levante. E lo fa in un testo scritto in occasione della mostra Graphic deisgn dal Giappone. 100 poster 2001-2010, a cura di Rossella Menegazzo, ospitata dalla Fondazione Bevilacqua La Masa nella sua Galleria in Piazza San Marco a Venezia (fino al 17 ottobre).
Basta farsi un giro per Tokyo e le parole di Calza trovano subito un’immediata corrispondenza. Vi capiterà, giusto per fare un esempio, di imbattervi in manifesti che ritraggono figure curiose, di color rosa e simili a robot, che pubblicizzano la PASMO, una delle carte per i mezzi di trasporto cittadini. I cento manifesti in mostra sono il frutto di una selezione tra migliaia di poster presentati ogni anno per l’assegnazione di premi prestigiosi. Nel comitato di selezione figurano due maestri della grafica giapponese: Kazumasa Nagai e Shin Matsunaga.
A colpire di questi manifesti è la ricchezza cromatica e dei segni, dove si unisce la calligrafia giapponese con quella occidentale, ma soprattutto la commistione di tradizione antica e futuro. Un’arte sì popolare, realizzata quasi sempre su commissione, soprattutto nell’ambito pubblicitario, ma che ha visto nella storia prove di eccellenza. Nella mostra, che si inaugura in concomitanza con la Mostra Internazionale di Architettura (il caso vuole che sia diretta quest’anno dall’architetto giapponese Kazuyo Sejima), convivono opere di maestri riconosciuti a livello internazionale, come lo stesso Kazumasa Nagai, con quelle di giovani come Chie Morimoto. Inoltre ogni metà agosto si commemora l’anniversario della tragedia di Hiroshima (e di Nagasaki il 9 agosto), un evento che viene ricordato ogni anno dai più importanti graphic designer giapponesi con la produzione di una serie di manifesti dal titolo Hiroshima Appeals. Si tratta di una campagna di sensibilizzazione per la pace, espressa attraverso la grafica. Manifesti per non dimenticare, alcuni dei quali, quelli più rappresentativi, sono in mostra.
Fondazione Bevilacqua La Masa, Galleria di Piazza San Marco, 71/c, Venezia
Da mercoledì a domenica 10.30 – 17.30, lunedì e martedì chiuso. Catalogo Electa.
Fino al 17 ottobre 2010.

Fonte: Luxury24

A Venezia: le Olimpiadi dei ponti e delle infrastrutture

Venezia è stata scelta dall’ International Association for Bridge and Structural Engineering (IABSE) per svolgere in Italia il suo prossimo congresso annuale, considerato il più importante appuntamento mondiale dedicato al mondo dell’architettura e dell’ingegneria strutturale. 
Alle Olimpiadi dei ponti e delle infrastrutture, parteciperanno circa 800 specialisti tra ingegneri strutturali, architetti, designer, appaltatori, ricercatori, developer tra i più noti e stimati di tutto il mondo per discutere lo stato dell’arte dell’industria edile e le sue tecnologie più all’avanguardia, oltre che le loro applicazioni attuali e future. Si svolgeranno al Lido di Venezia dal 22 al 24 Settembre 2010 e avranno per tema: Grandi strutture e infrastrutture per aree urbanizzate nel rispetto dell’ambiente. Appuntamento di grande respiro scientifico e di assoluto livello internazionale che giunge alla sua 34° edizione, organizzato dal Gruppo Nazionale Italiano IABSE, in collaborazione con le Università IUAV di Venezia, Milano e Trento, congiuntamente con Torino, Roma e Napoli e con il supporto del Consorzio Wylford di Milano. Venezia è stata scelta per la sua tradizione pluricentenaria di ingegneria civile e idraulica, nonché per le eccezionali abilità maturate nel preservare lo stato di perfetto funzionamento delle vie d’acqua, dei monumenti e delle strutture di particolare valore tecnico e artistico. L’Università IUAV vanta una scuola di ponti e strutture speciali che ha pochi rivali sulla scena internazionale e anche recentemente ha ospitato congressi di fama internazionale su importanti argomenti riguardanti ingegneria civile e architettura. E con i suoi 450 ponti, la Serenissima è la capitale indiscussa di questo particolare tipo di struttura. Tra i suoi più famosi capolavori: il Ponte di Rialto, il Ponte Accademia, il Ponte Scalzi ed il recente Ponte della Costituzione. 
Essere scelti da IABSE per ospitare il più importante evento mondiale del settore è motivo di orgoglio e soddisfazione. La manifestazione mancava dal nostro paese da trent’anni. Il fatto che torni in Italia in questo momento non è casuale, ma premia l’impegno costante nel processo di modernizzazione delle principali opere ingegneristiche ed architettoniche attuato nel nostro paese, spiega il Prof. Enzo Siviero, Presidente del Comitato Organizzativo IABSE e Ordinario di Ponti allo IUAV – Facoltà di Architettura di Venezia. Negli ultimi anni ad esempio, Venezia ha affrontato la sfida straordinaria di proteggere la città dalle inondazioni, grazie al sistema di paratie mobili chiamato MOSE, in fase di ultimazione. E poi la recente ultimazione del Bypass di Mestre, parte del Corridoio 5 che collegata l’est e l’ovest dell’Europa, estendendosi da Kiev a Lisbona; o la realizzazione dei ponti dell’Alta Velocità…Siamo perciò fiduciosi – conclude Siviero – che il Simposio di Venezia sarà un importante evento che contribuirà a promuovere l’ingegneria scientifica ad altissimi livelli, facendo conoscere ad un pubblico molto qualificato le eccellenze della ricerca tecnologica ed architettonica italiana. 

Fonte: Archiportale