Articoli relativi a ‘Solar Impulse’

Solar Impulse: l’aereo solare

L’idea di un aereo solare nasce nel 2003 in Svizzera, presso l’École polytechnique fédérale de Lausanne, con la collaborazione ed il patrocinio dell’Agenzia Spaziale Europea, Dessault, Solvay, Omega SA, Deutsche Bank, Bayern Material Science, Altran Technologies e Swisscom.
Fu Bertrand Piccard, già protagonista di imprese da record come il giro del mondo non-stop su un pallone aerostatico, a dare il via al progetto con André Borschberg, Luigino Torrigiani e Brian Jones; l’obiettivo era ed è quello di ripetere la circumnavigazione del globo, ma questa volta su un velivolo completamente alimentato dalla luce solare. Così il progetto crebbe, finché il team non divenne un grande gruppo di lavoro multi-disciplinare di una cinquantina di specialisti provenienti da sei Nazioni, assistiti da circa 100 consulenti esterni. Dopo anni di studio e di sviluppo, nel 2009 nasce il primo prototipo del Solar Impulse. L’aereo, chiamato HB-SIA, non è un vero e proprio velivolo, ma solo un progetto dimostrativo, dotato di una cabina di pilotaggio non pressurizzata e con una limitata quota di tangenza; è ultra-leggero poiché la sua struttura a nido d’ape è progettata in fibre di carbonio ed è un monoposto con un’apertura alare pari a quella di un Airbus 340. Le celle fotovoltaiche sono poste sopra l’ala e sulla coda per alimentare l’aereo durante i voli diurni, mentre parte dell’energia accumulata viene immagazzinata in delle batterie, così da permettere anche il volo in notturna. Il 7 luglio 2010, coi suoi quattro motori, il primo Solar Impule è finalmente decollato alle 6:51 a.m. da un campo di aviazione di Payerne, in Svizzera. Ha fatto ritorno per l’atterraggio il mattino seguente alle ore 9:00 a.m., ora locale. Più di 24h di volo. Si è dunque pronti alla costruzione di un secondo e più evoluto velivolo, che prenderà il nome di HB-SIB e che dovrebbe vedere la luce (in ogni senso) proprio nel 2011, per esser pronto a circumnavigare il globo nel 2012. Se l’obiettivo del suo ideatore è soprattutto quello di compiere un nuovo record, ciò che a noi interessa è la reale speranza di avere un mezzo di trasporto come l’aeroplano in una versione tutta sostenibile, che dia la possibilità di muoversi senza inquinare il pianeta. Certamente bisognerà aspettare qualche anno, forse qualche decennio, ma i limiti non sembrano affatto invalicabili e si può sperare di salire un giorno, poi non così lontano, su un Solar Impulse passeggeri, alla portata di tutti.

Fonte: ArchitetturaEcoSostenibile

Solar Impulse e il primo volo nei cieli europei

Solar Impulse, l’aereo che nel 2010 ha vinto la scommessa di volare di notte grazie alla sola energia del sole, nel 2011 partira’ alla sfida dei cieli europei. Ma il velivolo voluto dallo svizzero Bertrand Piccard non mira a trasportare passeggeri, bensi’ un messaggio: abbiamo dimostrato che con la tecnologia pulita si possono vincere sfide che si credevano impossibili e che questo e’ possibile gia’ adesso, esultano Piccard e Andre’ Borschberg, l’ingegnere svizzero che ha pilotato l’aereo Solar Impulse. L’anno prossimo prevediamo di viaggiare piu’ spesso e piu’ lontano nei cieli europei, in diverse capitali a bordo dell’attuale prototipo mentre parallelamente – ha spiegato Borschberg – proseguira’ la costruzione del prossimo aereo, il velivolo dell’ultima sfida del progetto Solar Impulse: realizzare il giro del mondo in cinque tappe, nel 2013. Per i promotori di Solar Impulse, il 2010 e’ stata l’ora di verita’. Per quasi otto anni avevamo girato il mondo per promuovere il progetto, ma non avevamo nulla di concreto da proporre, se non un discorso. Dopo il primo volo, tutto e’ cambiato. Avevamo dimostrato la fattibilita’ del nostro progetto, ha spiegato Piccard in un recente incontro con la stampa internazionale all’aerodromo di Payerne (Svizzera). E’ qui che la mattina dell’8 luglio 2010, Solar Impulse e’ atterrato dopo aver volato per la prima volta giorno e notte per piu’ di 26 ore a 8mila metri di altitudine grazie alla sola energia del sole. Il volo piu’ lungo e alto della storia dell’aviazione solare.
La notizia e le immagini hanno fatto il giro del mondo e 22 milioni di visitatori si sono collegati al sito web per seguire l’avventura. Ai comandi, Andre’ Borschberg. E’ stata un’avventura incredibile. L’aereo faceva il ”pieno” mentre volavo, ha raccontato. Era il secondo grande successo di Solar Impulse, dopo il primo volo di un paio d’ore in aprile, sempre con il prototipo HB-SIA, frutto di una collaborazione che coinvolge un’ottantina di partner, tra cui numerose aziende private, che hanno preso parte ai lavori di concezione, costruzione, sperimentazione e volo. L’aereo, custodito in un apposito hangar, e’ impressionante nelle sue dimensioni: ha l’apertura alare di un Airbus A340 (63,4 m) ed il peso di un’automobile (1.600 kg): la struttura e’ in fibre di carbonio e la superficie delle ali e’ coperta da celle solari sottilissime. Circa 12.000 cellule fotovoltaiche in grado di alimentare quattro motori elettrici. Sembra un’enorme libellula ed e’ un concentrato di ingegno.
Sembra fragilissimo, ma puo’ raggiungere una velocita’ media di 70 km orari. Il nuovo velivolo, quello per il giro del mondo, integrera’ tecnologie che si sono nel frattempo rese disponibili ed offrira’ maggiore spazio al pilota. Piccard e Borschberg si alterneranno. La nuova sfida deve ancora essere vinta ma i due ideatori di Solar Impulse non sembrano avere dubbi. Il volo e’ una avventura recente nella storia umana, ma improvvisamente proprio la storia ha cominciato a correre e la stessa definizione della parola impossibile’ e’ cambiata, secondo Bertrand Piccard, caduto nel pentolone dell’avventura da piccolo, con il nonno Auguste Piccard che su una mongolfiera nel 1932 stabili’ il record del mondo ed il padre Jacques che nel 1960 s’immerse invece nel punto piu’ basso del mondo. Lo stesso Bertrand Piccard e’ gia’ entrato nei libri dei record. Nel 1999 ha effettuato il primo giro della Terra senza scali con un pallone aerostatico. Ed e’ proprio da questa avventura che e’ nata l’ambizione di Solar Impulse.
Ho toccato con mano la nostra dipendenza dal carburante. Giorno dopo giorno, le scorte di propano liquido si esaurivano ed abbiamo rischiato di fallire. Da qui e’ nata l’idea di fare nuovamente il giro del mondo, ma senza carburante, grazie all’aereo solare. L’obiettivo non sara’ di stabilire un nuovo record, ma di fornire una dimostrazione delle possibilita’ offerte dalle energie rinnovabili, di promuovere lo spirito pionieristico. I cambiamenti climatici sono spesso presentanti come un problema e associati a costi, ma nessuno si mobilita’ se si parla solo di problemi e di costi. Noi preferiamo parlare delle soluzioni per ridurre i consumi e la nostra dipendenza dalle energie fossili e notevoli risparmi sono gia’ possibili, spiegano Piccard e Borschberg. In un Paese europeo ricorrendo alle nuove tecniche e alle nuove energie nel settore delle abitazioni e dei trasporti privati si puo’ gia’ risparmiare la meta’ dell’energia. Per l’altra meta’, i risparmi sono piu’ difficili, ma questo non deve essere un freno. Il messaggio di Solar Impuse e’ semplice: se un aereo puo’ volare di giorno e di notte senza carburante, allora nessuno potra’ dire che queste tecnologie non possono funzionare per auto, computer, il riscaldamento o l’illuminazione, conclude Piccard.

Fonte: Ansa