Articoli relativi a ‘riuso’

Le borse ecosostenibili di David Shock Design

Come trasformare recinti in plastica, destinati ai lavori in corso, in particolari borse? Lo ha fatto David Shock con la sua passione per il riutilizzo di oggetti effimeri per arredo urbano. Le creazioni del designer statunitense nascono dai tipici film bucherellati per lavori in corso, quelli dal classico colore arancio e texture forata, utilizzati in tutto il mondo per delineare le aree dei lavori. Le proposte del designer partono da questo prodotto di scarto, reinterpretato e riutilizzato nel campo del fashion design. Sul sito Etsy è possibile acquistare questa borsa (costa circa 30€) o ammirare gli altri originali prodotti disponibili.

Fonte: Architettura&Design

Savno: l’ecoedificio costruito con i rifiuti

A Conegliano Veneto, il nuovo edificio della Savno, azienda pubblica addetta ai Servizi Ambientali del Veneto Nord Orientale è costruito, ad eccezione delle strutture portanti in cemento armato, interamente con materiali riciclati e riciclabili. L’intento è quello di diffondere presso la collettività la cultura del recupero e del riuso, e di illustrare concretamente i risultati che si possono ottenere attraverso il reimpiego delle risorse nei processi produttivi che danno nuova vita ai materiali. Al fine di ridurre i consumi energetici, l’edificio è stato progettato in modo da risultare un involucro semplice e compatto per ridurre ogni dispersione di calore. Un impianto geotermico, le cui sonde scendono per circa 150 metri sotto il suolo, garantisce il riscaldamento e il raffrescamento dell’edificio ad emissioni zero attraverso l’energia fornita dall’accumulo della massa terrestre con un notevole risparmio rispetto ai sistemi tradizionali. Oltre a ciò, per ridurre l’impatto termico ed ambientale, sul tetto dell’edificio è stato realizzato un giardino pensile utilizzando anche il compost proveniente dalla raccolta differenziata che, oltre a concorrere al raggiungimento di elevati standard per quanto attiene ad esempio l’isolamento termico, la climatizzazione e la regimentazione delle acque piovane, consente di creare un tassello della rete di connessione ecologica necessaria per ricucire il sistema delle aree verdi urbane che si fa sempre più frammentato.
L’acqua piovana raccolta sul tetto, una volta filtrata e depurata, è utilizzata al 70% per gli scarichi w.c., mentre il rimanente 30% viene utilizzato per bagnare il giardino pensile, mantenendo così costanti le caratteristiche di isolamento termoacustico dello stesso. Particolare cura è stata riposta anche nella progettazione degli interni che, in linea con i criteri di costruzione dell’intero edificio, sono stati pensati con caratteristiche e materiali ecologici e “poveri” nel senso di un uso ordinario ma che valorizza le specificità degli stessi. La scelta dei materiali, dei decori e dell’arredamento segue infatti scrupolosi “criteri ambientali” ed ha la funzione di trasmettere un preciso messaggio di ecosostenibilità. Un esempio eccezionale di come si può vivere secondo natura. Approfondisci qui.

Carpisa e la “Green Revolution”

Dal 6 al 27 marzo Carpisa lancia la sua Green Revolution, iniziativa per il recupero e il riciclo di materiali utili delle borse vecchie. Basta consegnare borse vecchie e malandate nel negozio Carpisa più vicino per contribuire a un corretto smaltimento e per ricevere in cambio una eco-shopper. Green Revolution è anche una campagna e un catalogo: Carpisa ha realizzato con materiali riciclati e riciclabili alcune linee di borse e accessori della prossima collezione primavera/estate. I costumi, realizzati dalla designer Silvia Aymonin, sono stati realizzati utilizzando il tyvek, materiale traspirante, completamente riciclabile e privo di sostanze tossiche. I dettagli sono stati impreziositi da materiali di riciclo – bottiglie, latte, giornali – disegnato dall’artista Roxy in the box . Per informazioni, visita il sito di Carpisa

Fonte: MarieClaire