Articoli relativi a ‘linee guida’

Rinnovabili: le linee guida diventano legge (o quasi)

Dopo quasi sette anni di attesa, e una marea di polemiche, le linee guida nazionali sulle energie rinnovabili sono state pubblicate nella Gazzetta ufficiale n.219 del 18-9-2010.
Per l’esattezza le linee guida erano previste dal famoso D.Lgs 387/03, la madre di tutte le leggi sulle rinnovabili in Italia. Una legge, la 387, che avrebbe dovuto mettere il nostro paese al passo con gli altri compagni e concorrenti europei. Ma non è stato così proprio perchè le linee guida, previste dalla 387 del 2003 insieme a quelle regionali (i cosiddetti Per, piani energetici regionali) si sono fatti attendere troppo mentre i piani regionali man mano venivano approvati. Si sono creati, così, centinaia di conflitti tra stato e regioni: il primo affermava la piena competenza in fatto di energia, le seconde rispondevano che una legge regionale che c’è vale sempre di più di una nazionale che non c’è ancora. Cioè le famose linee guida. Che oggi sono legge (o quasi, mancano pochi giorni per l’entrata in vigore), modificano leggermente il decreto stesso che le prevedeva e sono un grosso compromesso dovuto al fatto che, in questi sette anni, sono stati compiuti molti errori anche nel settore dell’energia rinnovabile. Punto e a capo, speriamo che si possa iniziare un cammino nuovo.

Fonte: EcoBlog

Rinnovabili: linee guida per gli impianti lucani

Consentire di accedere alla libera attività di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in condizioni di uguaglianza e senza discriminazioni nelle modalità, condizioni e termini per il suo esercizio. È questo, spiega l’assessore alle Attività Produttive Erminio Restaino, l’obiettivo del disciplinare per l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, approvato oggi dalla Giunta regionale della Basilicata insieme alle linee guida tecniche per la progettazione degli impianti.
La nuova disciplina assoggetta ad autorizzazione unica regionale le seguenti tipologie: impianti per la produzione di energia elettrica da fonte eolica con potenza superiore a 1000 kW; impianti solari termodinamici; impianti fotovoltaici con potenza superiore a 1000 kW; impianti per la produzione di energia elettrica da biomasse con potenza elettrica superiore a 999 kWe; impianti idroelettrici con potenza elettrica superiore a 250 kW. Sono invece soggetti alla disciplina della Denuncia di Inizio Attività: impianti per la produzione di energia elettrica da fonte eolica con potenza non superiore a 1000 kW; impianti fotovoltaici non integrati con potenza non superiore a 1000 kW; impianti fotovoltaici per autoconsumo; impianti per la produzione di energia elettrica da biomasse con potenza non superiore a 999 kW; impianti idroelettrici con potenza non superiore a 250 kW; rifacimento di impianti fotovoltaici ed eolici esistenti che non comportino variazioni della potenza; varianti non sostanziali ai progetti approvati. È richiesta invece una semplice comunicazione per gli interventi di incremento dell’efficienza energetica che prevedano l’installazione di singoli generatori eolici e l’installazione di impianti solari termici o fotovoltaici nei tetti. L’assessore Restaino ricorda che in seno alla Conferenza dei servizi potranno essere prescritti interventi di miglioramento ambientale finalizzati alla mitigazione degli impatti riconducibili alla realizzazione del progetto.
Inoltre, nel caso di costruzione di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili di potenza superiore a quella prevista nell’appendice A al Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale, sarà valutato un progetto di sviluppo locale. Tale previsione – spiega l’assessore – si rende necessaria per favorire positive ricadute sullo sviluppo regionale e locale, sul miglioramento della coesione sociale e sull’incremento della competitività territoriale. La Regione Basilicata – conclude Restaino – renderà pubbliche, anche tramite il proprio sito web, tutte le informazioni sulle autorizzazioni suddivise per tipologia, potenza dell’impianto e localizzazione.

Fonte: Casa&Clima