Articoli relativi a ‘ingegneria’

Proposta di legge 3493: ingegneri e architetti contro l’ampliamento delle competenze dei geometri

Non è ancora iniziato l’iter in Parlamento, ma la proposta di legge 3493 che amplia le competenze dei geometri e dei periti edili, sta già tirandosi addosso critiche di ingegneri e architetti. Il disegno di legge 3493, presentato il 20 maggio scorso dal deputato Daniele Toto, riprende pressoché integralmente il disegno di legge 1865 presentato alla fine del 2009 dalla senatrice Simona Vicari e propone di consentire a geometri, geometri laureati, periti industriali specializzati in edilizia e periti industriali laureati di occuparsi di progettazione architettonica e strutturale, collaudo statico e amministrativo, ristrutturazioni. Contro il ddl Toto si sono già espressi i Consigli Nazionali di architetti e ingegneri che, in una nota congiunta, hanno sottolineato che per esercitare le professioni di architetto e di ingegnere occorre superare percorsi universitari e non può una legge, prevedendo un semplice corso di 120 ore, annullare 5 anni di studio e hanno invitato i geometri e i periti edili a percorrere comunemente la strada della ragionevolezza preannunciando, in caso contrario, la propria ferma opposizione a proposte di legge basate sulle solite, inopportune ed antistoriche regalie all’“italiana”.
Nei giorni successivi si sono mobilitate le associazioni degli Ingegneri e degli architetti liberi professionisti.
Non su uno ma su quattro progetti di legge si concentra la protesta di INARSIND, il Sindacato nazionale ingegneri e architetti liberi professionisti italiani secondo cui dopo la sciagurata riforma dell’Università, varata da Berlinguer, dopo le liberalizzazioni di Bersani, dopo la catastrofe voluta, certamente in buona fede, dalla sinistra […] alcuni onorevoli di destra provano a distruggere in modo assolutamente casuale quello che resta delle libere professioni e più segnatamente delle professioni tecniche svolte dai laureati Architetti ed Ingegneri.
I progetti di legge nel mirino sono il ddl 503 “Disciplina delle libere professioni” presentato da Maria Grazia Siliquini – già contestato dagli ingegneri e dagli ingegneri juniores  – il ddl 1865 Vicari sulle competenze dei geometri e dei periti edili, il successivo ddl 3493 Toto sulla stessa materia e la proposta di legge 3522 “Delega al Governo per l’istituzione dell’Ente nazionale di previdenza e assistenza dei liberi professionisti” presentata il 1° giugno 2010.
Con riferimento al ddl 3493 Toto, secondo INARSIND è incomprensibile che l’Avvocato Toto abbia ripresentato sostanzialmente la stessa proposta della Vicari (con la differenza che la modesta costruzione si è abbassata a 4.500 mc) aggravata dal fatto che, se la legge venisse approvata, queste competenze potrebbero essere svolte anche in “zona a rischio sismico non elevato per edifici con non più di tre piani fuori terra oltre al piano interrato o seminterrato e in  zona a rischio sismico elevato per edifici con  non più di due piani fuori terra, oltre al piano interrato o seminterrato”.
Crediamo – afferma INARSIND – che la buona politica debba impedire queste azioni che non sottostanno ad alcun disegno organico di riforma. Soprattutto in  questo momento in cui il Ministro della Giustizia, On. Angelino Alfano, si è dichiarato intenzionato a condurre in porto  la riforma delle professioni, attesa da oltre 25 anni, entro la fine della legislatura. Gli Architetti e gli Ingegneri Liberi Professionisti Italiani, in veste di garanti della qualità edificatoria sul territorio italiano, avevano già lanciato una petizione online per fermare la proposta di legge 3493 come è stato già fatto per il ddl 1865, chiedendo, inoltre, di avere in futuro l’opportunità, nel comune interesse, di esprimere un parere su disegni di legge di competenza propria della Professione di Architetto e Ingegnere con laurea quinquennale e triennale.

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Bacheca: proposta di tesi magistrale

 

Università di Bologna – Facoltà di Ingegneria

Proposta di Tesi di Laurea Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio

Valutazione ambientale tramite metodologia LCA di un intervento di reinsediamento post-­‐sisma in Abruzzo: l’edificio in balle di paglia dell’Eco‐villaggio di Pescomaggiore.

RELATORE: Prof. Ing. Alessandra Bonoli

CORRELATORI: Ing. Cristian Chiavetta, Ing. Sara Rizzo

DESTINATARI DELLA TESI: Laureandi magistrali in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio.

TIPOLOGIA DI TESI: Tesi sperimentale con utilizzo di software. Sono previsti sopralluoghi in sito (Pescomaggiore -­ L’Aquila) e contatti con le associazioni locali che sviluppano il progetto (sito web: eva.pescomaggiore.org).

DURATA DELLA TESI: 4-­6 mesi.

STRUMENTI: Software specifici per LCA (Life Cycle Assessment).

OBIETTIVI: L’obiettivo della Tesi è la valutazione dell’impatto ambientale di un edificio realizzato con metodologie eco-­‐sostenibili. A valle dell’analisi il laureando potrà proporre strategie che comportino sia un contenimento del danno ambientale che un efficientamento delle prestazioni energetiche. La tesi intende anche valutare le ricadute di carattere sociale ed economico derivanti da un’azione ricostruttiva post-­sisma che faccia ricorso a tecnologie appropriate in ambito edilizio.

CONTATTI:

Sara Rizzo 349 5648721 sara.rizzo2@unibo.it 

Cristian Chiavetta 329 3077350 cristian.chiavetta2@unibo.it  

A Venezia: le Olimpiadi dei ponti e delle infrastrutture

Venezia è stata scelta dall’ International Association for Bridge and Structural Engineering (IABSE) per svolgere in Italia il suo prossimo congresso annuale, considerato il più importante appuntamento mondiale dedicato al mondo dell’architettura e dell’ingegneria strutturale. 
Alle Olimpiadi dei ponti e delle infrastrutture, parteciperanno circa 800 specialisti tra ingegneri strutturali, architetti, designer, appaltatori, ricercatori, developer tra i più noti e stimati di tutto il mondo per discutere lo stato dell’arte dell’industria edile e le sue tecnologie più all’avanguardia, oltre che le loro applicazioni attuali e future. Si svolgeranno al Lido di Venezia dal 22 al 24 Settembre 2010 e avranno per tema: Grandi strutture e infrastrutture per aree urbanizzate nel rispetto dell’ambiente. Appuntamento di grande respiro scientifico e di assoluto livello internazionale che giunge alla sua 34° edizione, organizzato dal Gruppo Nazionale Italiano IABSE, in collaborazione con le Università IUAV di Venezia, Milano e Trento, congiuntamente con Torino, Roma e Napoli e con il supporto del Consorzio Wylford di Milano. Venezia è stata scelta per la sua tradizione pluricentenaria di ingegneria civile e idraulica, nonché per le eccezionali abilità maturate nel preservare lo stato di perfetto funzionamento delle vie d’acqua, dei monumenti e delle strutture di particolare valore tecnico e artistico. L’Università IUAV vanta una scuola di ponti e strutture speciali che ha pochi rivali sulla scena internazionale e anche recentemente ha ospitato congressi di fama internazionale su importanti argomenti riguardanti ingegneria civile e architettura. E con i suoi 450 ponti, la Serenissima è la capitale indiscussa di questo particolare tipo di struttura. Tra i suoi più famosi capolavori: il Ponte di Rialto, il Ponte Accademia, il Ponte Scalzi ed il recente Ponte della Costituzione. 
Essere scelti da IABSE per ospitare il più importante evento mondiale del settore è motivo di orgoglio e soddisfazione. La manifestazione mancava dal nostro paese da trent’anni. Il fatto che torni in Italia in questo momento non è casuale, ma premia l’impegno costante nel processo di modernizzazione delle principali opere ingegneristiche ed architettoniche attuato nel nostro paese, spiega il Prof. Enzo Siviero, Presidente del Comitato Organizzativo IABSE e Ordinario di Ponti allo IUAV – Facoltà di Architettura di Venezia. Negli ultimi anni ad esempio, Venezia ha affrontato la sfida straordinaria di proteggere la città dalle inondazioni, grazie al sistema di paratie mobili chiamato MOSE, in fase di ultimazione. E poi la recente ultimazione del Bypass di Mestre, parte del Corridoio 5 che collegata l’est e l’ovest dell’Europa, estendendosi da Kiev a Lisbona; o la realizzazione dei ponti dell’Alta Velocità…Siamo perciò fiduciosi – conclude Siviero – che il Simposio di Venezia sarà un importante evento che contribuirà a promuovere l’ingegneria scientifica ad altissimi livelli, facendo conoscere ad un pubblico molto qualificato le eccellenze della ricerca tecnologica ed architettonica italiana. 

Fonte: Archiportale

Silvio Van Riel: edifici storici,importanza del recupero

silvio van riel Si è tenuto a Firenze il seminario dedicato agli ‘Historical Building: interventi di restauro sostenibile.’ Un primo approccio del Green Building Council per introdurre la certificazione leed in Italia. Coniugare le attuali esigenze di confort termico-acustico di edifici storico artistici con soluzioni tecnologiche che portino al rispetto degli obiettivi di risparmio energetico e norme di sicurezza, è problematica che solleva tra gli esperti incertezze e dubbi.

Edifici storici in Italia, il prof. Silvio Van Riel sottolinea l’importanza del recupero.

Servizio Vannoni Chiara.