Articoli relativi a ‘GSE’

Storia e mappa del fotovoltaico in Italia

In Italia la pagina dell’incentivazione per il fotovoltaico viene aperta con un Decreto datato 28 luglio 2005. I risultati sono stati immediati: aziende e cittadini privati hanno iniziato a guardare verso questa nuova tecnologia tanto che le domande ricevuto sono state di molto superiori alle aspettative e, soprattutto, alla potenza massima incentivabile. Con un Decreto del 19 febbraio 2007, approvato dalla Conferenza Unifica e siglato dal Ministro dello Sviluppo Economico e dal Ministro dell’Ambiente, sono state introdotte nuove disposizioni, riviste e aggiornate rispetto ai vecchi decreti; si è semplificato il meccanismo dell’incentivazione, sia riducendo gli aspetti di carattere burocratico sia abbattendo il tetto massimo di potenza installabile. Sono state così definite le regole che hanno consentito l’avvio del nuovo “Conto Energia”; anche nel nostro Paese quindi vengono a crearsi condizioni più favorevoli per lo sviluppo del mercato fotovoltaico.

L’ultima puntata della storia del fotovoltaico in Italia è recentissima e porta la data del 24 agosto 2010: il Conto Energia 2011/2013; è stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico che regolerà le tariffe incentivanti da riconoscere alla produzione di energia elettrica ottenuta da impianti fotovoltaici che entreranno in servizio nel triennio 2011-2013. Il Conto Energia 2007/2010 sarà in vigore fino a fine 2010 e – ai sensi della legge 129/2010 recentemente approvata – si applicherà, alle condizioni indicate dalla legge, anche agli impianti realizzati entro la fine dell’anno che entreranno in servizio entro il 30 giugno 2011. Sul sito del Gestore Servizi Energetici (GSE) è possibile scaricare un documento nel quale sono riportate le principali novità.

Ricordiamo che Il Gestore dei Servizi Energetici- GSE S.p.a ha un ruolo centrale nella promozione, nell’incentivazione e nello sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia. Azionista unico del GSE è il Ministero dell’Economia e delle Finanze che esercita i diritti dell’azionista con il Ministero dello Sviluppo Economico. GSE mette anche a disposizione un sistema informativo geografico chiamato Atlasole che informa, in tempo reale, sulla situazione della penisola in merito agli impianti fotovoltaici installati.

Nella fotografia potete vedere la situazione aggiornata al 13 Settembre 2010.

Ad oggi quindi gli oltre 96.000 impianti installati sul territorio permettono di produrre potenza per circa 1550MW. Le regioni nelle quali il fotovoltaico si è più sviluppato sono Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Le uniche regioni al Sud che producono un sufficiente quantitativo di energia sono Sardegna e Puglia. Il quantitativo più basso è invece registrato dalla Valle d’Aosta. Tramite la mappa di Atlasole è possibile anche “cliccare” sulle varie regioni per restringere il campo fino ad individuare le singole province e i singoli comuni.

Autore: Roberto Conti

Roma: architettura verso il solare

Nella cornice del Maxxi a Roma, premiati i tre migliori progetti italiani che hanno inserito il fotovoltaico in complessi edilizi.
Una struttura ricettiva a San Martino di Badia, un’abitazione privata a Pordenone e la Cittadella delle imprese sede della Camera di Commercio di Taranto sono i tre progetti vincitori del premio ‘tecnologie solari e qualita’ del progetto: integrazione del fotovoltaico in architettura’ promosso dal gestore dei Servizi Energetici (Gse) e dalla Direzione Generale per il Paesaggio, Belle Arti e Architettura del Ministero per i beni Culturali (Pabaac). Il premio rientra in un protocollo d’ intesa siglato tra il Gse e Pabaac per promuovere le sinergie tra architettura e le rinnovabili.
Il progetto vincitore riguarda una piccola struttura turistica inserita nel complesso sciistico di Pian de Corones: Abbiamo realizzato una copertura con lastre di vetro temprato e inserito all’interno le celle fotovoltaiche – spiega il progettista Matteo Ruzza – con un’autoproduzione di energia elettrica di 9mila kw all’anno. Per il prossimo anno, Gse, Pabaac e il Maxxi hanno Annunciato un Concorso di idee rivolto all’architettura bio. Bisogna puntare sempre di più sull’architettura sostenibile, dichiara l’architetto Cinzia Abbate, responsabile scientifico del premio Gse e Mininistero Beni culturali che oggi ha ‘incoronato’ i tre progetti italiani legati al fotovoltaico.
Il premio è stato finanziato dal secondo Conto Energia Gse: Un progetto che ha visto 1.467 megawatt di energia prodotti dal fotovoltaico – sottolinea Abbate – e che registra come il 62% di energia fotovoltaica venga proprio dall’architettura sostenibile.
In quest’ottica, si inserisce il Concorso di Idee lanciato da Gse-Beni Culturali-Maxxi, il cui bando uscira’ il prossimo anno e che intende sollecitare l’industria di settore, gli istituti di ricerca e i professionisti a investire nella ricerca progettuale per migliorare l’efficienza energetica. Oltre ai tre premi conferiti , anche 6 menzioni tra le quali figura la nuova Fiera di Roma.

Fonte: Ansa

Gse: 600 adesioni sito-vetrina Made in Italy

Il Gestore del Servizi Energetici, l’ente che si occupa di dare gli incentivi destinati per le fonti rinnovabili e a diffondere un uso ecocompatibile dell’energia, lancia il nuovo portale ‘Corrente’ e confida che il sito possa diventare una ‘vetrina’ per le imprese italiane nel campo delle rinnovabili.
Il Gse ha tra i suoi compiti quello quello di promuovere l’attivita’ nel campo delle rinnovabili. In questa ottica – ha spiegato il presidente del Gse, Emilio Cremona, a margine del convegno Renewable Energy in Italy, organizzato da Gse e da Borsa Spa – abbiamo creato il portale ‘Corrente’ al quale hanno aderito piu’ di 600 imprese che rappresentano circa 80 miliardi di euro di fatturato e oltre 150 mila addetti.
Il portale –
ha aggiunto Cremona – ha lo scopo di mettere in risalto via internet tutte le imprese italiane in modo da poterle proporre in tutte quelle sedi in cui il Gse e’ chiamato ad esporre la posizione italiana, non ultimo in campo internazionale. In particolare, ha ricordato Cremona, siamo stati chiamati dal governo marocchino, tunisimo, dell’Egitto, da quelli dei Balcani a parlare di energia. Essere presenti come Gse e poter dire che in Italia esiste questa grande risorsa che sono le 600 imprese italiane e’ un fattore sicuramente di aiuto a tutto il sistema.

Fonte: Ansa

Fotovoltaico in Italia: una strada ancora in salita

 

 La tecnologia fotovoltaica (FV) permette di trasformare direttamente l’energia solare in elettricità. Questi sistemi di impianti producono elettricità gratuita, hanno una vita media di 20-25 anni e una bassissima necessità di manutenzione (solitamente un controllo annuale).

La legge finanziaria 2008 stabilisce che, a decorrere dal 1 gennaio 2009, deve essere prevista per gli edifici di nuova costruzione l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in modo tale da garantire una produzione energetica non inferiore a 1kW per ogni unità abitativa, compatibilmente con la realizzabilità tecnica dell’intervento.

Grazie agli incentivi statali, l’anno 2010 ha visto un notevole incremento degli impianti installati. Il 2011 si apre con circa 127.000 impianti installati sul territorio nazionale per un totale di 2400 MW. Lombardia e Veneto, seguite di poco da Emilia Romagna e Piemonte, sono le Regioni che la fanno da padrone.

Abbiamo pensato allora di contattare il titolare di uno Studio Tecnico presente sul territorio Lombardo. Al Dott.Arch. Fausto Redondo (www.studioredondo.it) abbiamo posto alcune veloci domande:

Ci può raccontare quale è il suo ruolo attuale e come ha fatto ad avvicinarsi al mondo del fotovoltaico e delle energie alternative in generale?Sono titolare di uno studio tecnico a Ospitaletto, in provincia di Brescia, e da oltre 20 anni mi occupo di bioarchitettura; in quel periodo non c’erano incentivi ed era raro installare impianti FV per l’elevato costo; ricordo che solo alcuni rifugi alpini li installarono

Come valuta la situazione del fotovoltaico in Italia rispetto al resto dell’Europa e del mondo?Molto buona ed ancora in crescita

Quanto può costare mediamente un impianto fotovoltaico per le esigenze di una famiglia di 4 persone? Attualmente da 3200 a 3800 €/Kwp + iva

Come a visto cambiare il mercato del fotovoltaico in questi anni? In assoluta crescita!

Può spiegare brevemente come funzionano gli incentivi nel nostro Paese? Ci vorrebbe molto tempo per raccontare in dettaglio; vi rimando al link del GSE: http://www.gse.it/attivita/ContoEnergiaF/

Quali motivi indicherebbe ad un privato o ad una azienda per convincerli a passare al fotovoltaico? È un investimento a lungo termine: al posto degli investimenti finanziari usuali (fondi, BOT, ecc.,) attualmente e capitalizzato a oggi rende il 6-9 % a seconda dell’impianto

Quali sono i dubbi che la gente normalmente le evidenzia relativamente a questa tipologia di impianto? La gente si preoccupa per il costo elevato e per il lungo tempo di ammortizzamento

Relativamente al rendimento energetico (soprattutto nel periodo invernale e nelle ore notturne), l’Italia può essere considerata una unica zona oppure ci sono delle fasce di territorio dove gli impianti fotovoltaici sono molto più convenienti? Solo per le ore notturne si possono considerare una unica zona

Quale è secondo lei la preparazione tecnica dei venditori e negli installatori nel nostro Paese? Ci si può fidare tranquillamente oppure c’è ancora tanta strada da fare? Si possono trovare venditori ed installatori con vari gradi di preparazione; il mercato selezionerà …

Lei ha esperienze in molti settori; oltre al fotovoltaico, quali pensa siano i settori nei quali bisognerebbe investire maggiormente? Il settore dell’ impiantistica “evoluta” come ad esempio la trigenerazione (la trigenerazione è un particolare campo dei sistemi di cogenerazione che, oltre a produrre energia elettrica, consente di utilizzare l’energia termica recuperata dalla trasformazione anche per produrre energia frigorifera, ovvero acqua refrigerata per il condizionamento o per i processi industriali)

Pensa che dal punto di vista politico ci sia la giusta volontà di “spingere” verso le energie alternative? Non troppo

Che dal punto di vista politico si possa fare ancora molto è il pensiero di moltissime persone. E’ sicuramente vero che il 2010 ha visto un notevole incremento degli impianti installati ma è anche vero che sono aumentati notevolmente i grossi impianti, quelli cioè che richiedono un investimento non indifferente e che quindi vedono impegnati grossi gruppi privati. Bisognerebbe invece favorire maggiormente anche le persone comuni, quelle che vorrebbero fare qualcosa di ecologico senza però investire grosse cifre.

La strada è ancora in salita…e noi continueremo a monitorarla.

Autore: Roberto Conti

Fotovoltaico: Emilia Romagna perde posizioni, Ravenna scalza Rimini nella classifica regionale

Rimini diventa fanalino di coda tra le province dell’Emilia-Romagna per energia fotovoltaica installata. A fine 2010 viene superata anche da Parma, e ormai la capitale del turismo occupa l’ultimo posto in questa classifica di territori virtuosi. Il 2010 riserva un’altra sorpresa per la regione, con il cambio al vertice: Bologna perde la prima posizione che occupava da sempre, scavalcata da Ravenna che conferma il trend positivo del 2009 e chiude il 2010 diventando la provincia leader per fotovoltaico in Emilia-Romagna.
In Italia, l’Emilia-Romagna chiude il 2010 al quarto posto per potenza installata (perde una posizione rispetto al 2009) con 223 megawatt, preceduta da Puglia (468 MW), Lombardia (241 MW) e scavalcata dal Veneto (239 MW). In totale in Italia al 27 dicembre 2010 la potenza da fotovoltaico installata è di 2.314 MW: i 223 megawatt dell’Emilia-Romagna rappresentano il 9,6% del totale nazionale. Per impianti installati, l’Emilia-Romagna conserva il terzo posto del 2009: il totale è di 11.454 impianti, preceduta in Italia solo da Lombardia (18.993 impianti) e Veneto (14.878 impianti). In regione c’è un impianto fotovoltaico ogni 383 abitanti. Nella provincia di Ravenna la maggiore densità: un impianto ogni 256 residenti.
I dati elaborati dalla Ubisol sono quelli ufficiali del Gse, il Gestore dei servizi energetici, l’ente italiano che sovrintende alle installazioni degli impianti fotovoltaici. Il riferimento è al 27 dicembre 2010: tra le province dell’Emilia-Romagna il primo posto viene conquistato da Ravenna con 75.040 chilowatt installati (un aumento di ben 68.290 kWp rispetto al 2009) scalando ben quattro posizioni. Anche per quel che riguarda gli incrementi percentuali di potenza installata nel 2010, leader della classifica regionale è la provincia di Ravenna, che ha fatto un balzo impressionante, arrivando a superare quota mille per cento nei dodici mesi del 2010, arrivando al 1011% per l’esattezza. Il numero di impianti fotovoltaici rapportato agli abitanti sembra evidenziare la linea di demarcazione tra Romagna ed Emilia. Sono infatti le tre province romagnole a primeggiare in questa significativa classifica. C’è sempre Ravenna leader in graduatoria, con un impianto fotovoltaico ogni 256 abitanti, seguita da Forlì-Cesena, Rimini, Modena, Reggio Emilia, Bologna, Ferrara, Piacenza e, in ultimo, Parma.

Fonte: EarthcareMagazine

Fotovoltaico, biomasse, eolico: i preferiti dalle aziende italiane

La maggior parte delle aziende italiane attive nelle energie rinnovabili punta sul fotovoltaico. A confermarlo e’ uno studio realizzato da Agici sugli iscritti al progetto Corrente del Gse, un portale ad adesione volontaria aperto a tutte le imprese italiane operanti nella filiera delle energie rinnovabili.
In tutti i principali paesi del mondo sta nascendo una industria delle rinnovabili: un’industria ancora giovane e con identita’ e missione in divenire. Questo fenomeno sta ovviamente interessando anche l’Italia, dove la consapevolezza di avere un’industria nazionale e’ ancora poco diffusa. Le 128 aziende iscritte a Corrente e prese in esame generano un fatturato di oltre 21 miliardi di euro a fronte di 46mila persone occupate.
La maggior parte delle aziende iscritte si caratterizza per la localizzazione geografica nel Nord Italia e per la piccola dimensione. Sono poche, rispetto al totale degli aderenti, le imprese che superano la soglia dei 50 dipendenti e dei 50 milioni di euro di fatturato. La maggioranza degli iscritti, 87 aziende, ha puntato sul fotovoltaico, tecnologia emergente e con ampi margini di sviluppo. Seguono biomasse (49 aziende) ed eolico (47). Si rivelano invece settori molto consolidati, e quindi con un numero non elevato di player, idroelettrico e soprattutto geotermico. Da registrare, infine, le 24 aziende iscritte attive nel solare termodinamico, segno della presenza di molti attori italiani in tecnologie innovative.
A livello di presenza internazionale, emerge come il 61% degli iscritti sia presente in almeno un altro paese al di fuori dell’Italia, prevalentemente con filiali di tipo commerciale. Le aree piu’ attrattive per gli iscritti sono in paesi dell’Europa Occidentale, dell’Est Europeo e del Nord Africa e Medio Oriente. Guardando infine alle opportunita’ e alle prospettive, lo studio propone quattro direttrici lungo le quali lavorare: crescita dimensionale attraverso M&A o creazione di consorzi; supporto delle autorita’ governative con una politica industriale chiara e di largo respiro; investimenti in innovazione tecnologica; crescita nei Paesi in via di Sviluppo e in particolare nel bacino del Mediterraneo.

Fonte: BioEcoGeo

Torino: la prima sala cinematografica alimentata a energia solare

A Bardonecchia (TO)  la storica sala “Sabrina”  ha puntato sull’energia solare, installando sul tetto del condominio adiacente oltre 100 mq di pannelli solari per produrre energia fotovoltaica. Una scelta che  oltre a rispettare l’ambiente ha sua ragione economia, permettendo di risparmiare in modo sensibile sulla bolletta elettrica.
Il cinema Sabrina è la prima sala cinematografica Piemontese alimentata completamente ad energia solare. La produzione di energia pulita, che varia dai 10 ai 12 Kwh con picchi di 35, evita 8.553 kg di emissioni di anidride carbonica l’anno. Durante il giorno i pannelli solari producono energia pulita che viene accumulata dalla vicina centrale Enel. La sera, quando il cinema ne ha bisogno, la riprende dalla centrale stessa. Tramite il Conto Energia in ogni bolletta si conteggia la quantità di energia trasferita e di quella restituita al cinema. L’investimento, pari a circa 60 mila euro, verrà ammortizzato in 10 anni. Il progetto di conversione a energia fotovoltaica è stato reso possibiel anche possibile grazie ad un contributo Gse (Gestione Servizio Elettrico) per la promozione e sviluppo sostenibile che riconosce, per una durata di 20 anni, € 0,44  per ogni Kwh prodotto.

Fonte: BlogEcologia

Il più grande impianto fotovoltaico europeo a Trino Vercellese

Il fascino del fotovoltaico ha ammaliato anche il piccolo paese piemontese di Trino Vercellese, storicamente conosciuto come simbolo del nucleare italiano. Il progetto prevede un investimento da 250 milioni per la realizzazione di una centrale di dimensioni importanti (70 megawatt) che ambisce a diventare una delle più grandi in Europa: attualmente i maggiori impianti europei si trovano in Spagna, a Olmedilla de Alarcón con una potenza di 60 megawatt e in Germania, lo Strasskirchen Solar Park con 54 megawatt. L’amministratore delegato dell’Agatos Energia, società che si occuperà della realizzazione del progetto,  stima che l’impianto di Trino Vercellese sarà in grado di soddisfare il fabbisogno di energia di una città di circa centomila abitanti. Secondo le previsioni del Gse (Gestore Servizi Energetici) entro la fine del 2010 la capacità fotovoltaica installata in Italia riuscirà a superare i 2.500 megawatt. Per ora la Lombardia, conta oltre 15 mila impianti fotovoltaici, seguita dal Veneto (con 11 mila impianti) e dall’Emilia Romagna (con oltre 9 mila impianti). Per quanto riguarda la potenza installata, è la Puglia in testa con una produzione di 320 megawatt, seguono Lombardia ed Emilia Romagna con, rispettivamente, 185 e 140 megawatt. Il successo del fotovoltaico, bisogna ammetterlo, è dovuto anche all’industria manifatturiera cinese (Suntech Power,  JA Solar,  Yingli Green Energy e Trina Solar coprono il 55% delle celle prodotte su scala mondiale) e alla conseguente riduzione dei prezzi; secondo un recente studio realizzato da A. T. Kearney il costo dei moduli potrebbe scendere dagli 1,5 – 2 dollari a 1 dollaro per watt nel vicino 2015. Insieme al calo dei prezzi, trainante negli ultimi anni è stata anche la crescente efficienza delle celle, mercato in cui prevalgono americani e giapponesi: l’americana SunPower, dallo scorso giugno ha avviato una produzione industriale di celle con un’efficienza del 24,2%; le celle della giapponese Sharp (molto più care delle altre), con un sistema basato su lenti ottiche, hanno raggiunto un’efficienza del 42,1%, che potrebbe arrivare al 45 per cento entro il 2014.

Fonte: FotovoltaicoBlog

Italia: ecco i 20 comuni verdi al 100%

Sono 20 i comuni al 100% rinnovabili in Italia. I due migliori si trovano sull’arco alpino: Morgex, in provincia di Aosta, e Brunico, in provincia di Bolzano. A mettere in fila i comuni ‘verdi’ del nostro Paese ci pensa il rapporto ‘Comuni rinnovabili 2011’ di Legambiente, realizzato con il contributo del Gse (Gestore servizi energetici) e di Sorgenia, presentato a Roma.
A Morgex – si legge nel rapporto relativamente alle motivazioni del premio – c’e un impianto a biomasse con una potenza termica di 9 megawatt (mw), collegato a una rete di teleriscaldamento di 10 chilometri, che serve tutte le utenze domestiche. Per l’elettricita’ il paese si avvale di un importante contributo dell’idroelettrico e di fotovoltaico. A Brunico invece ci si affida a due impianti per il riscaldamento (uno a biomasse e uno a biogas) da 1,5 mw con una rete di 120 km, oltre a solare termico e fotovoltaico, ottenendo un taglio di oltre 50.000 tonnellate di CO2 all’anno. Tra i premiati anche il comune di Peglio (Pu) per la realizzazione di un parco di mini-eolico, e la provincia di Potenza per la ‘miglior buona pratica 2011’ come, per esempio, il progetto di solarizzazione delle scuole. Queste esperienze – sottolinea Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente – dimostrano l’affidabilita’ di queste tecnologie” e la necessita’ di ”sostenere un modello energetico efficiente offrendo certezze a imprese e cittadini.
In Italia ci sono oltre 200.000 impianti per energia rinnovabile sparsi in 7.661 comuni, pari al 94% delle amministrazioni nel cui territorio sono presenti fonti rinnovabili. Di questi, quasi 1.000 (964) riescono a essere autosufficienti per una produzione maggiore di energia elettrica rispetto a quanta ne viene consumata e 27 quelli che superano il proprio fabbisogno termico. E’ questa la mappa delle fonti pulite di energia del nostro Paese disegnata da Legambiente nel rapporto. L’obiettivo di 8.600 megawatt, previsto per il 2020, lo raggiungeremo gia’ quest’anno, o al massimo all’inizio dell’anno prossimo. Ha detto Gerardo Montanino, direttore operativo deol Gs.

Fonte: Ansa

Fotovoltaico: Conto Energia 2011. Previsioni per il mercato con i nuovi incentivi

Anno nuovo, incentivi nuovi per il fotovoltaico. Da Gennaio 2011 sono in vigore, infatti, le nuove tariffe incentivanti previste dal Conto Energia 2011, meno vantaggiose rispetto a quelle del Conto Energia 2010 ma, tuttavia, ancora assai favorevoli. Infatti, dopo un 2010 positivo sul fronte del fotovoltaico, ci si attende un 2011 altrettanto promettente.
Il 2010 si è chiuso con la corsa per terminare gli impianti entro fine anno e presentare al Gse la documentazione necessaria, in modo da potersi assicurare, per i prossimi venti anni, le tariffe più favorevoli (circa il 15-20% rispetto a quelle del 2011) del Conto Energia 2010. Ed in certi settori del mondo produttivo legato al fotovoltaico, in effetti, è ancora viva la delusione per il mancato differimento dei termini (ci si attendeva, con il Decreto Milleproroghe, lo spostamento alla fine di gennaio 2011) almeno per presentere la asseverazione di fine lavori da parte di un tecnico abilitato. Invece la proroga non c’è stata e chi aveva in corso la installazione di un impianto fotovoltaico ha dovuto terminare i lavori entro il 31 dicembre 2010 e, entro la stessa data, presentare anche la documentazione necessaria, a corredo della domanda per avere accesso al Conto Energia, asseverazione compresa.
Complice anche la corsa agli incentivi del 2010, dunque, l’ultimo trimestre dall’anno appena concluso hanno fatto registrare un incremento significativo della potenza installata: 975 MW, circa il doppio rispetto ai 487 MW del trimestre precedente. Le cifre sono contenute nell’ultimo rapporto redatto da iSuppli, che ha raccolto i dati basandosi su interviste fatte agli operatori del settore. Rispetto al 2009, addirittura, si avrebbe una maggiorazione del 239% rispetto ai 288 MW dello stesso periodo. I dati, se confermati, andrebbero oltre le già rosee previsioni fatte dal Gse, con una capacità fotovoltaica installata, nel 2010, pari a 1,9 GW, quando, prima di Natale, il Gse aveva stimato un incremento di oltre il 100% rispetto ai 720 GW installati nel 2009. Ma non è tutto: iSuppli prevede un altro raddoppio del mercato nel 2011, con una nuova capacità installata intorno ai 3,9 GW. Attendiamo un calo all’inizio del primo trimestre del 2011, ma si tratterà solo di poche settimane dopo di che il tasso delle nuove installazioni tornerà a salire – spiega Henning Witch, senior director di iSuppli. La riduzione degli incentivi, dunque, non dovrebbe penalizzare l’indice di ritorno degli investimenti nel fotovoltaico, che in Italia resterà uno dei più elevati al mondo, con installazioni destinate addirittura a crescere, nel 2011, di un GW a trimestre. Anche i dati rilevati dal GSE registrano una crescita di rilievo, sia pure minori rispetto a quelle evidenziate da iSuppli. Tra primo e secondo Conto Energia, al GSE sono pervenute domande di ammissione agli incentivi per oltre 120.000 impianti in esercizio, per una potenza complessiva di circa 2.100 MW ha spiegato il gestore a fine dicembre: considerando le comunicazioni trasmesse dagli operatori e relative agli impianti entrati in esercizio tra novembre e dicembre, la potenza fotovoltaica cumulativa in esercizio in Italia a fine anno potrebbe sfiorare i 3 GW, con una nuova potenza nel solo anno 2010 superiore a 1.500 MW. Una crescita che, tornando alle considerazioni di iSuppli, potrebbe paradossalmente indurre il Governo a rivedere le stesse regole sugli incentivi del fotovoltaico o, ad esempio, indurre le regioni a limitare ulteriormente le zone destinate ad ospitare grandi impianti fotovoltaici a terra, per la felicità di alcune associazioni di imprenditori agricoli che, non da adesso, gridano al pericolo di speculazioni e si oppongono ai grandi impianti a terra che sarebbero colpevoli di sottrarre spazio alla agricoltura, specie quella di qualità. Rimane ancora da chiarire, poi, la situazione riguardo al recepimento delle Linee Guida per la installazione di impianti destinati a produrre energia elettrica facendo ricorso alle fonti rinnovabili. Ad oggi, infatti, sono poche le Regioni italiane che hanno legiferato in materia, quando il recepimento delle Linee Guida sarebbe dovuto avvenire entro il 1° Gennaio 2011. Ma, fino ad ora, sono solo sette le Regioni “virtuose”: Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Molise, Puglia e Basilicata e, peraltro, non tutte hanno concluso definitivamente l’iter legislativo di approvazione. Se, dunque, le nuove regole dovrebbero snellire il percorso per la realizzazione di nuovi impianti, è probabile che siano definiti anche nuovi vincoli per la salvaguardia del paesaggio e per il rispetto delle zone agricole. In alcune Regioni del sud Italia, poi, c’ è il concreto timore che ci possano essere dei problemi nell’allaccio alla rete elettrica. Speriamo, dunque, che nel corso del 2011 l’ Italia, grazie anche ad una maggiore chiarezza normativa, possa raggiungere gli obiettivi fissati in sede europea, nonostante da uno studio pubblicato dall’ EWEA (European Wind Energy Association) emerga che il nostro Paese nel 2020 produrrà solo il 16,1% dei consumi da fonti rinnovabili, e non sarà nelle condizioni di raggiungere la quota del 17% definita dall’Unione Europea. Ci sarà da rimboccarsi le maniche.

Fonte: GreenMe

Gse: dal 1° dicembre più semplice chiedere incentivi per il fotovoltaico

Richiedere al Gestore dei Servizi Energetici gli incentivi per il fotovoltaico sarà più semplice, rapido ed economico. Per semplificare l’accesso al Conto energia fotovoltaico infatti dal 1 dicembre prossimo il Gse avvia la nuova procedura telematica che permette a tutti i titolari di impianti fotovoltaici di ottenere gli incentivi con un semplice click.
Non sarà quindi più necessario inviare tramite posta o corriere le domande per richiedere gli incentivi: l’accesso alle tariffe avverrà infatti esclusivamente attraverso il portale web www.gse.it e tutti i documenti necessari saranno inviati al GSE esclusivamente mediante formato elettronico. Il solo utilizzo di procedure informatiche consentirà di ridurre sensibilmente il tempo necessario per l’ammissione al Conto Energia e aumenterà l’efficienza del servizio. La crescita esponenziale, in Italia, di impianti fotovoltaici e di soggetti pubblici e privati che richiedono i relativi incentivi al GSE – a oggi risultano in esercizio in Italia circa 115mila impianti per oltre 1.700 MW di potenza installata – ha suggerito l’adozione di un sistema gestionale che consenta di offrire un servizio ancora più efficiente ed economicamente vantaggioso sia per gli utenti che per le Pubbliche Amministrazioni. Per meglio utilizzare la procedura, infine, il GSE ha reso disponibile agli utenti una guida online.

Fonte: LaStampa