Articoli relativi a ‘fotovoltaico’

Con i nuovi materiali nati in Italia la casa diventa un grande pannello solare

The International Photovoltaic Power Generation Expo in JapanNon più solo i tetti, ma tutte le parti di un edificio possono diventare pannelli solari, incluse finestre e facciate, grazie a lastre di plexiglass ‘drogate’ con speciali nanoparticelle fluorescenti che catturano e concentrano la luce del sole trasformando ogni elemento architettonico in un generatore di energia pulita. Questa tecnologia, descritta su Nature Photonics, è stata messa a punto dall’Università Milano-Bicocca in collaborazione con il Laboratorio nazionale di Los Alamos negli Usa. Per catturare la luce solare senza dispersione, i ricercatori hanno sviluppato dei concentratori solari luminescenti, ovvero dei dispositivi costituiti da una lastra plastica o vetrosa nella quale sono incorporate specie otticamente attive che assorbono parte della luce solare e la ri-emettono all’interno della lastra. La luce viene quindi convogliata verso i bordi sfruttando il fenomeno della riflessione totale interna e lì viene trasformata in energia elettrica da piccole celle solari poste lungo gli spigoli.

Scegliendo in modo opportuno il grado di trasparenza ed il colore del dispositivo, è possibile trasformare delle normali finestre in elementi fotovoltaici a tutti gli effetti senza sensibili aumenti di costo.

“Questa tecnologia, di cui noi abbiamo fornito la prova di principio – spiega Sergio Brovelli, del dipartimento di scienza dei materiali dell’università Bicocca – è immediatamente scalabile per l’industria e può essere utilizzata nella green architecture e nella building sustainability. Inoltre, la possibilità di realizzare dispositivi di qualsiasi forma e colore offre nuove eccitanti opportunità nel design di elementi architettonici intelligenti”.

Fonte: ANSA

Energia: il 20% dell’energia fotovoltaica nazionale è pugliese

Con oltre 310 megaWatt proviene dalla Puglia più del 20% dell’energia fotovoltaica nazionale. E la nostra regione conferma il proprio primato assoluto nella produzione di energia solare  ecco le parole  di Loredana Capone, la  Vice Presidente dell Giunta pugliese e Assessore allo Sviluppo economico.
La dichiarazione è avvenuta a margine della Fiera del Levante, nel corso della 4° giornata dell’energia pulita dal titolo Sviluppo del mercato delle energie rinnovabili e nuovo conto energia. La Puglia – ha continuato la Vice Presidente – secondo la rilevazione del GSE, il Gestore dei Servizi Energetici, il 14 settembre ha raggiunto il 310,256 megaWatt di potenza elettrica installata, staccando la Lombardia (seconda dopo la Puglia) di 136,337 Mw. Un risultato importante per il raggiungimento degli obiettivi del Pear (il Piano energetico ambientale regionale) che tuttavia deve farci riflettere per gli effetti sull’ambiente. La Puglia è la prima Regione in Italia per eolico e fotovoltaico, ma è anche tra le Regioni che spicca nelle presenze turistiche per l’innegabile bellezza dei suoi paesaggi, che abbiamo il dovere di salvaguardare. Per questo – ha concluso la vice Vendola – gli assessorati regionali stanno lavorando alacremente per redigere le linee guida, in materia di energia, importanti per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e allo stesso tempo per la tutela del territorio.

Fonte: FotovoltaicoBlog

Bari: riqualifica edifici ERP con impianti fotovoltaici

L’ Istituto Autonomo per le Case Popolari della Provincia di Bari, ha lanciato un concorso di idee per la riqualificazione energetica di edifici residenziali al quartiere Japigia. Obiettivo è quello di promuovere l’uso razionale dell’energia dando l’opportunità a giovani architetti e ingegneri di individuare progettualità innovative nella realizzazione di impianti fotovoltaici integrati.
Il concorso, ispirato ai principi della sostenibilità ambientale è finalizzato alla riqualificazione energetica di edifici residenziali di proprietà dell’ente banditore situati nel territorio comunale di Bari al quartiere Japigia. Tale riqualificazione sarà ottenuta tramite la realizzazione di impianti fotovoltaici integrati a servizio di tutte le parti ad uso condominiale degli edifici. Il concorso prevede inoltre la riqualificazione delle aree di pertinenza dei medesimi con la previsione di impianti di illuminazione con tecnologia a LED.
Sono ammessi a pertecipare al concorso architetti e ingegneri iscritti al massimo da 5 anni ai rispettivi ordini professionali. Tutta la documentazione dovrà pervenire entro il prossimo 1 dicembre 2010. Al progetto vincitore sarà corrisposto un premio di 5mila euro. Ai progetti secondo e terzo classificati sarà riconosciuto a titolo di rimborso spese un premio di mille euro.

Fonte: Edilportale

L’ Epia crea l’Osservatorio europeo del settore

L’ Associazione europea dell’industria fotovoltaica  (Epia) ha dato vita al primo Osservatorio europeo fotovoltaico al fine di monitorare le dinamiche di mercato e studiare le condizioni più vantaggiose per la crescita del settore fotovoltaico. Lanciato in occasione del 25 ° European Photovoltaic Solar Energy Conference and Exhibition l’osservatorio, si legge in una nota pubblicata sul sito dell’Epia,  avrà come oggetto di analisi i meccanismi di incentivazione tariffaria in modo da permettere uno sviluppo competitivo del mercato e  servirà anche a facilitare lo snellimento delle procedure burocratiche previste con la creazione di uno sportello unico . Si tratta di “uno strumento essenziale per aiutare le istituzioni nazionali ed europei a mettere in atto adeguate politiche di sostegno al settore del fotovoltaico”. Per maggiori informazioni consultare il sito.

Fonte: FotovoltaicoBlog

Fotovoltaico: Lombardia prima in Italia

La Lombardia è la regione italiana con il maggior numero di impianti fotovoltaici, oltre 11.000 a fine 2009, con un incremento del 118% rispetto al 2008. Lo ha ricordato l’assessore lombardo all’Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi, durante un dibattito alla quinta Conferenza Mondiale sull’energia fotovoltaica, in corso a Valencia, in Spagna. La potenza totale installata in Lombardia è cresciuta in un anno di oltre il 150%. Tutto questo è avvenuto in un periodo che a livello internazionale ha visto, anche a causa della crisi finanziaria, una riduzione del mercato del fotovoltaico. Alla conferenza mondiale sono rappresentate oltre 100 nazioni, 900 imprese e organizzazioni del settore con 4.500 delegati e oltre 40.000 i visitatori previsti.

Fonte: LaStampa

 

Fotovoltaico: la strada che produce energia

I pannelli fotovoltaici potrebbero presto trovare nuovi spazi alternativi ai consueti tetti. Sono infatti allo studio, ormai da tempo, nuove interessanti ipotesi molto ambiziose e stimolanti, tra queste una delle più promettenti ci pare il cosiddetto asfalto fotovoltaico che permetterebbe a km di strade di produrre energia pulita.
L’idea è venuta alla società americana Solar roadways, ed è stata rilanciata da una intervista dell’autorevole rivista New scientist. Si tratterebbe di usare dei particolari pannelli solari per pavimentare le strade al posto di impiegare il comune asfalto. Si calcola che solo negli Stati Uniti la superficie totale di strade, autostrade e parcheggi sia superiore ai 100.000 chilometri quadrati, pari a quasi un terzo del nostro Paese. Solar roadways, supportata da un finanziamento dell’ente autostradale americano, sta quindi progettando a questo scopo dei pannelli fotovoltaici quadrati di 3,7 metri di lato, pari alla larghezza standard delle corsie stradali negli Stati Uniti. Calcolando un’esposizione al sole per una media di appena 4 ore quotidiane, ogni pannello, potrebbe comunque produrre 7,6 kwh al giorno. Questa energia potrebbe poi essere immessa nella rete oppure immagazzinata, sempre lungo le strade, magari per ricaricare le auto elettriche, risolvendo così un’altra annosa questione. Le potenzialità quindi sono immense, ma non mancano anche le difficoltà, la prima e forse più evidente è la necessità di realizzare pannelli che riescano a sopportare il passaggio degli automezzi. Altra questione è rendere la superficie dei pannelli adatta alla guida, infatti non possono essere troppo lisci per evitare pericoli per le vetture. La Solar roadways sta già studiando delle soluzioni e sarebbe ad un buon punto, il percorso non è facile, ma le potenzialità giustificano impegno ed investimenti ingenti.

Fonte: FotovoltaicoBlog

Storia e mappa del fotovoltaico in Italia

In Italia la pagina dell’incentivazione per il fotovoltaico viene aperta con un Decreto datato 28 luglio 2005. I risultati sono stati immediati: aziende e cittadini privati hanno iniziato a guardare verso questa nuova tecnologia tanto che le domande ricevuto sono state di molto superiori alle aspettative e, soprattutto, alla potenza massima incentivabile. Con un Decreto del 19 febbraio 2007, approvato dalla Conferenza Unifica e siglato dal Ministro dello Sviluppo Economico e dal Ministro dell’Ambiente, sono state introdotte nuove disposizioni, riviste e aggiornate rispetto ai vecchi decreti; si è semplificato il meccanismo dell’incentivazione, sia riducendo gli aspetti di carattere burocratico sia abbattendo il tetto massimo di potenza installabile. Sono state così definite le regole che hanno consentito l’avvio del nuovo “Conto Energia”; anche nel nostro Paese quindi vengono a crearsi condizioni più favorevoli per lo sviluppo del mercato fotovoltaico.

L’ultima puntata della storia del fotovoltaico in Italia è recentissima e porta la data del 24 agosto 2010: il Conto Energia 2011/2013; è stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico che regolerà le tariffe incentivanti da riconoscere alla produzione di energia elettrica ottenuta da impianti fotovoltaici che entreranno in servizio nel triennio 2011-2013. Il Conto Energia 2007/2010 sarà in vigore fino a fine 2010 e – ai sensi della legge 129/2010 recentemente approvata – si applicherà, alle condizioni indicate dalla legge, anche agli impianti realizzati entro la fine dell’anno che entreranno in servizio entro il 30 giugno 2011. Sul sito del Gestore Servizi Energetici (GSE) è possibile scaricare un documento nel quale sono riportate le principali novità.

Ricordiamo che Il Gestore dei Servizi Energetici- GSE S.p.a ha un ruolo centrale nella promozione, nell’incentivazione e nello sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia. Azionista unico del GSE è il Ministero dell’Economia e delle Finanze che esercita i diritti dell’azionista con il Ministero dello Sviluppo Economico. GSE mette anche a disposizione un sistema informativo geografico chiamato Atlasole che informa, in tempo reale, sulla situazione della penisola in merito agli impianti fotovoltaici installati.

Nella fotografia potete vedere la situazione aggiornata al 13 Settembre 2010.

Ad oggi quindi gli oltre 96.000 impianti installati sul territorio permettono di produrre potenza per circa 1550MW. Le regioni nelle quali il fotovoltaico si è più sviluppato sono Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Le uniche regioni al Sud che producono un sufficiente quantitativo di energia sono Sardegna e Puglia. Il quantitativo più basso è invece registrato dalla Valle d’Aosta. Tramite la mappa di Atlasole è possibile anche “cliccare” sulle varie regioni per restringere il campo fino ad individuare le singole province e i singoli comuni.

Autore: Roberto Conti

Addio amianto. Arrivano gli incentivi per il fotovoltaico

In Italia l’amianto è bandito dal 1992, con la legge 257 ne fu vietata l’estrazione, l’importazione e qualsiasi utilizzo di questa sostanza cancerogena. Nonostante ciò non è raro vedere ancora i tetti di molti capannoni industriali, magazzini e aziende rurali ancora ricoperti da lamiere in eternit di cui in molte Regioni manca una mappa di tali edifici, nonostante siano passati ormai 18 anni dal termine prefissato dalla stessa legge per completare la mappatura.
Il motivo principale del ritardo italiano nella bonifica dell’amianto è costituito dagli alti costi delle operazioni di smantellamento e smaltimento dei materiali; ostacolo che ora potrà essere superato più facilmente con gli incentivi per il fotovoltaico, grazie ai quali sarà possibile coprire parzialmente le spese di bonifica: sostituendo l’eternit con moduli fotovoltaici sarà possibile produrre e vendere energia elettrica pulita beneficiando delle tariffe incentivanti previste dal Conto energia. Il Conto energia riconosce un incremento del 5% della tariffa (10% dal prossimo anno) per gli impianti fotovoltaici realizzati in sostituzione di coperture in eternit, o comunque contenenti amianto. I risultati di tali politiche incentivanti in Italia sono già positivi: secondo i dati del Gse (Gestore dei servizi energetici) riferiti all’inizio di settembre, il fotovoltaico sostitutivo dell’eternit sfiora ormai i 100Mw di potenza installata. La Lombardia è la regione che ha saputo usufruire maggiormente di tali incentivi. Al secondo posto c’è l’Emilia Romagna (quasi 147mila mq) davanti al Piemonte (quasi 115mila mq).

Fonte: BlogEcologia

Obama e la centrale solare da 1.000 megawatt e 7.600 posti di lavoro

L’amministrazione Obama sta per annunciare l’approvazione della costruzione della più grande centrale di energia solare al mondo. Come riporta il Wall Street Journal, il dipartimento del Territorio ha dato il via libera ad un progetto di una centrale solare da 1.000 megawatt su un territorio controllato dal governo vicino a Blythe, in California. Il progetto costerà 6 miliardi di dollari ed è affidato a Solar Trust America, una joint venture tra le società tedesche Solar Millenium e Ferrostaal. La costruzione dovrebbe cominciare già quest’anno. Secondo le stime il progetto dovrebbe creare circa 7.600 posti di lavoro.

Fonte: LaStampa

Roma: architettura verso il solare

Nella cornice del Maxxi a Roma, premiati i tre migliori progetti italiani che hanno inserito il fotovoltaico in complessi edilizi.
Una struttura ricettiva a San Martino di Badia, un’abitazione privata a Pordenone e la Cittadella delle imprese sede della Camera di Commercio di Taranto sono i tre progetti vincitori del premio ‘tecnologie solari e qualita’ del progetto: integrazione del fotovoltaico in architettura’ promosso dal gestore dei Servizi Energetici (Gse) e dalla Direzione Generale per il Paesaggio, Belle Arti e Architettura del Ministero per i beni Culturali (Pabaac). Il premio rientra in un protocollo d’ intesa siglato tra il Gse e Pabaac per promuovere le sinergie tra architettura e le rinnovabili.
Il progetto vincitore riguarda una piccola struttura turistica inserita nel complesso sciistico di Pian de Corones: Abbiamo realizzato una copertura con lastre di vetro temprato e inserito all’interno le celle fotovoltaiche – spiega il progettista Matteo Ruzza – con un’autoproduzione di energia elettrica di 9mila kw all’anno. Per il prossimo anno, Gse, Pabaac e il Maxxi hanno Annunciato un Concorso di idee rivolto all’architettura bio. Bisogna puntare sempre di più sull’architettura sostenibile, dichiara l’architetto Cinzia Abbate, responsabile scientifico del premio Gse e Mininistero Beni culturali che oggi ha ‘incoronato’ i tre progetti italiani legati al fotovoltaico.
Il premio è stato finanziato dal secondo Conto Energia Gse: Un progetto che ha visto 1.467 megawatt di energia prodotti dal fotovoltaico – sottolinea Abbate – e che registra come il 62% di energia fotovoltaica venga proprio dall’architettura sostenibile.
In quest’ottica, si inserisce il Concorso di Idee lanciato da Gse-Beni Culturali-Maxxi, il cui bando uscira’ il prossimo anno e che intende sollecitare l’industria di settore, gli istituti di ricerca e i professionisti a investire nella ricerca progettuale per migliorare l’efficienza energetica. Oltre ai tre premi conferiti , anche 6 menzioni tra le quali figura la nuova Fiera di Roma.

Fonte: Ansa

Reggio Emilia e le scuole fotovoltaiche

In tempi in cui la scuola italiana viene tirata in ballo solo per parlare di tagli al bilancio, c’è chi ha deciso di puntare sul fotovoltaico per far quadrare i conti, o per lo meno per risparmiare qualcosa sulla bolletta dell’energia elettrica.
Accade nella provincia di Reggio Emilia, nell’ambito di un più vasto progetto di riqualificazione energetica che, tra le altre cose, doterà dodici scuole di altrettanti impianti fotovoltaici, per una superficie complessiva di 9.600 metri quadrati.
Ad annunciarlo sono stati l’assessore provinciale alla Qualità dell’aria Alfredo Gennari e quello all’Istruzione Ilenia Malavasi, dopo che il bando pubblico per l’assegnazione dei lavori si era già concluso (a vincerlo, la ditta emiliana Gesta, nata dallo scorporo delle attività Gestione Servizi e Impianti di Orion S.C.).
A fronte di un investimento complessivo di 4.750.000 euro, gli impianti avranno una potenza di 1,2 MW e produrranno circa 1.320.000 KW/anno. Grazie agli incentivi del “Conto Energia 2011” – secondo gli assessori e il presidente di Gesta – il conseguente ritorno economico di una simile produzione basterà a ripagare fino all’ultimo centesimo i costi previsti, senza gravare quindi sul bilancio della provincia. Inoltre, la spesa per la bolletta elettrica delle scuole (100.000 euro l’anno circa) dovrebbe in questo modo azzerarsi.
Che i conti siano stati fatti attentamente o no, sta di fatto che gli impianti, se saranno davvero realizzati, oltre al valore economico e a quello ambientale (700 tonnellate di CO2 in meno ogni anno) ne avranno anche uno sociale e di educazione ambientale. Verrà infatti installato anche un pannello in cui sarà possibile visualizzare in ogni momento l’energia prodotta e l’anidride carbonica risparmiata. Ad oggi i lavori di installazione dei pannelli fotovoltaici sono già iniziati nell’istituto Cattaneo di Castelnovo Monti e nel Nobili di Reggio Emilia, dove termineranno entro il prossimo mese di dicembre. E chissà che Babbo Natale, invece dei doni, porti un po’ di sole.

Fonte: Greenme

Enel Green Power realizza impianto fotovoltaico a Cancun

In occasione della conferenza delle parti (COP16) della ‘Framework Convention on Climate Change’ dell’Onu, che si terra’ a Cancun a fine novembre, Enel Green Power ha realizzato un impianto fotovoltaico progettato per soddisfare con energia da fonte rinnovabile il fabbisogno energetico della sede dell’evento.
Il progetto – precisa una nota – realizzato con il supporto del Ministero dell’Ambiente italiano e del Ministero dell’Ambiente messicano, rappresenta un importante esempio di cooperazione pubblico-privata per la protezione ambientale e lo sviluppo delle energie rinnovabili tra Italia e Messico. L’impianto e’ composto da 903 pannelli fotovoltaici ad alta tecnologia, per una potenza installata pari a 130 kilowatt, in grado di produrre 220 MWh all’anno e di evitare l’immissione in atmosfera di 110 tonnellate di CO2, contribuendo a diminuire l’impatto ambientale della conferenza.

Fonte: Ansa

Il futuro dell’Università di Rotterdam è verde

In occasione di una gara per il design di una nuova area dell’ Università Erasmus a Rotterdam, in Olanda, lo studio di architetti Paul de Ruiter, che già da lungo tempo si occupa di architettura sostenibile, ha presentato un progetto avveniristico e improntato per l’appunto alla sostenibilità ambientale. Il padiglione oggetto della gara è pensato come uno spazio in cui gli studenti potranno studiare, incontrarsi e rilassarsi – il tutto nel bel mezzo del campus e senza inutili sprechi di energia.
Il punto di partenza è l’utilizzo della luce solare e dell’energia da essa prodotta. Il padiglione ideato dagli architetti di Amsterdam è una struttura trasparente con un’intera facciata di vetro ed un tetto “ibrido”, ricoperto cioè di pannelli solari, ma strutturato in modo tale da rendere possibile il passaggio dei raggi all’interno dell’edificio e garantire in questo modo un’illuminazione indiretta, cioè piacevole, ma naturale. Come spiegano gli stessi architetti, il tetto incorpora una sorta di “sistema solare intelligente”: il preciso posizionamento dei lucernari è pensato ad hoc per evitare il surriscaldamento all’interno dell’edificio, e favorendo invece un’adeguata aerazione secondo i principi del passive cooling, che garantisce un netto risparmio energetico. Al di là del condizionamento naturale, la regolazione termica della struttura dipende da una pompa di calore geotermica. Questo sistema, molto efficace e vantaggioso sia dal punto di vista energetico che da quello economico, sfrutta la temperatura pressoché costante del terreno durante l’anno: in inverno il calore viene estratto dal terreno sottostante e permette di riscaldare gli ambienti, mentre in estate il ciclo si inverte e il calore in eccesso viene veicolato sotto terra, rinfrescando l’aria. Il design dell’edificio, decisamente moderno e curvilineo, assicura luminosità ed ampiezza agli spazi interni, creando un’atmosfera che invita all’incontro ed allo studio. L’atrio centrale, di forma circolare, è il cuore dell’edificio: da esso si diramano in cerchi concentrici tutti gli altri spazi: un caffè, un auditorium, aule studio ed angoli pensati per il relax. Per saperne di più potete visitare il sito Designboom, che per primo ha pubblicato i disegni del progetto.

Fonte: GreenMe

La più grande centrale fotovoltaica pubblica

Primato europeo di una piccola valle italiana: in Val Sabbia la più grande centrale fotovoltaica pubblica d’Europa.

Mentre l’Italia si divide sul tema nucleare, dal Nord emerge una piccola comunità montana virtuosa, distiguendosi per essersi dotata della più grande centrale pubblica fotovoltaica d’Europa. Essa istribuisce elettricità gratis a tutti gli uffici municipali, le strade, i semafori, le scuole e tutti gli altri edifici pubblici.

Stiamo parlando della Valle Sabbia, situata a nord-est di Brescia, lungo il fiume Chiese. La zona per secoli è stata poverissima, terra di forte emigrazione verso l’Australia, le Americhe, il Belgio, il Brasile. Per la costruzione della centrale si è partiti nel giugno dello scorso anno. Approfittando dei finanziamenti per le energie alternative in scadenza il 31 dicembre 2010, dunque era necessario agire in fretta in quanto il tempo a disposizione era di appena 3 mesi, durante i quali era necessario districarsi nei meandri della burocrazia tartassando gli uffici preposti per le autorizzazioni necessarie.

Ai primi di settembre 2010 partirono i lavori: demoliti i capannoni e portato via l’amianto dei relativi tetti.

La centrale oltre a fornire energia elettrica (è previsto un aumento di 1 milione di kilowatt l’anno), ha contribuito a bonificare la valletta grazie alla rimozione di amianto.

 

Fonte: BlogEcologia

Fotovoltaico: la foglia solare artificiale che scalda una casa

Così ha titolato il Daily Mail a proposito dell’invenzione messa a punto da un gruppo di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (Mit) guidati dal prof. Daniel Nocera.
In base a quanto riportato dallo storico quotidiano britannico, la scienza avrebbe scoperto il Sacro Graal del fotovoltaico, una cella solare uguale in tutto e per tutto a una foglia, che, proprio come una foglia, pare sia in grado di imitare il processo di fotosintesi clorofilliana. Con una piccola differenza: la produzione di energia, secondo quanto riportato, sarebbe fino a 10 volte superiore rispetto alla fotosintesi naturale.
Il meccanismo è grossomodo quello che tutti noi abbiamo imparato alla scuola elementare, ma in versione artificiale: sostanze presenti nella foglia (in questo caso nichel e cobalto) catalizzano l’azione del sole, la cui energia viene utilizzata per separare le molecole di idrogeno e ossigeno che compongono l’acqua (H2O) in cui è immersa la foglia stessa. In seguito, i due elementi finiscono in un’apposita cella a combusatione, dove sono sfruttati per creare energia elettrica. Con meno di 4 litri d’acqua, secondo gli studiosi, la foglia sarebbe in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di un’abitazione tipo di un paese in via di sviluppo. Per lo meno per quanto riguarda il riscaldamento.
E pensare che non più di dieci anni fa un’invenzione simile era stata collaudata da John Turner, ricercatore dell’U.S. National Renewable Energy Laboratory di Boulder (Colorado) ma il costo di produzione si era rivelato troppo elevato e l’energia prodotta… poca. Il cosiddetto Sacro Graal messo a punto dal Mit, al contrario, potrebbe cambiare la vita di miliardi di persone: africani, asiatici e in parte sud americani che ancora oggi non hanno accesso all’energia elettrica, nemmeno per ricaricare un telefonino.
Non a caso il gigante automobilistico indiano Tata ha già sottoscritto un accordo per la costruzione – entro i prossimi 18 mesi – di una mini-centrale elettrica grande quanto la cella di un frigorifero.
Ma saranno davvero gli abitanti poveri, spesso privi di un accesso all’acqua, a beneficiare di questa nuova e incredibile invenzione?

Fonte: GreenMe

Energia solare: il fotovoltaico disturba le tartarughe

Gli impianti di sfruttamento dell’energia solare sarebbero dannosi per la vita delle tartarughe. A sostenerlo è uno studio condotto su quanto sta avvenendo nella Contea di San Bernardino, dove è in fase di realizzazione un importantissimo progetto fotovoltaico, e dove – stando alle stime – oltre 3 mila esemplari di tartarughe del deserto potrebbero essere seriamente disturbate.
Non solo. Stando alla rilevazione, durante i tre anni di costruzione dell’impianto, a morire per cause conseguenti all’installazione dei pannelli solari sarebbero circa 700 esemplari di tali tartarughe, con ovvie conseguenze nocive per quanto concerne il mantenimento dei biosistemi locali. Alle tartarughe scomparse a causa dei lavori di realizzazione dell’impianto andranno inoltre aggiunte quelle (circa 160) spostate altrove per permettere l’installazione delle unità fotovoltaiche. Insomma, l’impianto di San Bernardino, uno dei punti di riferimento fotovoltaici della nazione, non sembra essere proprio a impatto zero, per lo meno per la salvaguardia dello stato di salute di questi animali. Vedremo se le proteste dei biologi e degli ambientalisti avranno un seguito.

Fonte: Ecoo

Soft Rockers: la poltrona coi pannelli solari

Ricaricare i propri gadget elettronici rimanendo comodamente distesi su una bella poltrona. Possibile, anzi reale grazie alla fantasia di Sheila Kennedy, professoressa di architettura al MIT.
La studiosa, specializzata nella progettazione di sistemi di energia e innovazione per le città e gli edifici, ha messo a punto queste speciali poltrone dove basta sedersi per ricaricare ogni nostro dispositivo. Il tutto in chiave rigorosamente green. L’ultima sua creazione si chiama Soft Rocker. Il mobile, in realtà, è una vera e propria stazione di ricarica alimentata ad energia solare. Duplice dunque la funzione: un elegante oggetto per l’arredo del giardino e una vera e propria unità energetica. Dotato di una batteria da 12 ampere all’ora, Soft Rocker immagazzina l’energia solare durante l’arco della giornata, per poi rilasciarla…al momento del bisogno, semplicemente distendovisi sopra. La poltrona sfrutta infatti l’equilibrio umano creando una sorta di traccia utilizzata poi per l’acquisizione dell’energia solare. Poi, collegando i dispositivi tramite USB alla poltrona, il gioco è fatto. Dai telefoni cellulari agli altoparlanti, senza alcuna distinzione. Bello anche il design e la forma, che invita al relax. Un peccato non averla, non credete?

Fonte: GreenMe

Toscana: si passa dalle miniere al fotovoltaico

Potranno ospitare impianti fotovoltaici i terreni che un tempo sono stati sede di attivita’ minerarie ed oggi bonificati.
Lo prevede una recente modifica all’Accordo Colline metallifere siglato nel 2009 da Regione, Province di Grosseto e Siena, Comuni di Gavorrano, Massa Marittima, Montieri, Scarlino, Manciano e Chiusdino, Arpat, Societa’ Syndial e Eni. Lo rende noto la Regione. La modifica consentira’ agli enti coinvolti di installare impianti per fotovoltaico e/o solare termico (previa conferenza dei servizi e nel rispetto delle opportune precauzioni), proprio la’ dove un tempo c’erano attivita’ legate alle miniere, senza percio’ prevedere l’utilizzo di altre aree destinate ad altro, per esempio a scopi agricoli. Prende dunque concretezza l’ipotesi gia’ prefigurata nelle ”Linee guida in materia di bonifica dei siti inquinati” redatte l’anno scorso dalla Regione Toscana che gia’ aprivano alla green economy.

Fonte: Ansa