Articoli relativi a ‘CONCORSI’

Premio internazionale di restauro architettonico «Domus Restauro e Conservazione»

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Vista la grande omogeneità qualitativa delle migliori proposte nella sezione Opere Realizzate, la Commissione, dopo un difficile, ma interessante dibattito, ha deciso all’unanimità di premiare tre diversi progetti come medaglie d’oro ex-aequo e due come medaglie d’argento.

Il premio internazionale di restauro architettonico «Domus Restauro e Conservazione» è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Ferrara, dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della provincia di Ferrara e della Federazione degli Ordini degli Architetti, P.P e C. dell’Emilia Romagna.
Il premio, voluto ed ideato dall’Università degli Studi di Ferrara attraverso il dipartimento di Architettura e promosso dall’azienda Fassa Bortolo e ormai giunto alla sua quarta edizione, è stato pensato con il fine di selezionare e promuovere al grande pubblico le opere di restauro che siano riuscite a meglio interpretare i principi condivisi dalla comunità scientifica, anche ricorrendo a forme espressive contemporanee.

Questo premio vuole attestare anche la fondamentale importanza rivestita dal rapporto tra i professionisti e le imprese coinvolte nei lavori arrivando a premiare i progettisti del settore privato o pubblico e le stesse Ditte di restauro che hanno realizzato le opere.

Particolare interesse è rivolto anche nei confronti dei lavori di progettazione elaborati nell’ambito delle tesi di laurea presso le diverse Università, per i quali sono stati premiati anche i relatori. Le candidature a questa quarta edizione del Premio sono state oltre 100, provenienti per la maggior parte da paesi europei, ma anche da Sud America e Asia. Il progressivo aumento della partecipazione di concorrenti di provenienza non italiana, rispecchia un sempre più diffuso interesse verso la conservazione degli edifici storici e inoltre sottolinea l’importanza che il Premio «Domus Restauro e Conservazione» ormai ricopre nell’ambito del restauro del panorama internazionale.

La giuria, presieduta anche quest’anno dal Prof. Arch. Giovanni Carbonara, Ordinario di Restauro Architettonico e direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio all’Università la Sapienza di Roma, è stata composta dal Prof. arch. spagnolo Fernando Vegas, professore dell’Università Politecnica di Valencia, dall’arch. Francesco Scoppola, direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria, dal Prof. arch. Riccardo Dalla Negra, ordinario di Restauro Architettonico presso il dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara e dal Prof. arch. Marcello Balzani, direttore del Centro Diaprem (Centro dipartimentale per lo sviluppo di procedure automatiche integrate per il restauro dei monumenti) dell’Università degli Studi di Ferrara, dipartimento di Architettura, e responsabile scientifico del TekneHub laboratorio in rete del Tecnopolo di Ferrara afferente alla Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna.

Vista la grande omogeneità qualitativa delle migliori proposte nella sezione Opere Realizzate, la Commissione, dopo un difficile, ma interessante dibattito, ha deciso all’unanimità di premiare tre diversi progetti come medaglie d’oro ex-aequo e due come medaglie d’argento.

Le medaglie d’oro

I vincitori della medaglia d’oro sono:

-Studio Sergio Sebástian Architects, Spagna, per la valorizzazione di uno Spazio Archeologico a Daroca, Saragozza, spazio ipogeo dedicato a funzioni culturali, hall per conferenze, sale riunioni, piccolo museo
-Arch. Leonardo Angelini per il restauro del Torchio e del Mulino di Baresi, Bergamo, che si dimostra come un intervento che ha avuto un forte impatto sociale che lo qualifica per la potenzialità di offrire spunti all’identificazione col patrimonio locale;
-Arch. Patrizia Valle per il restauro delle Mura di Cittadella, Padova, un’opera di restauro volta al recupero degli elementi significativi delle mura urbane nella loro attuale consistenza materica e valorizzata da due interventi «reintegrativi».

Le medaglie d’argento

I vincitori della medaglia d’argento sono:

-Studio Koko Architects per il recupero del porto per idrovolanti di Talllin, in pochi mesi il museo più visitato dell’Estonia, un intervento che si inserisce in un quadro di grande attenzione al restauro in tutta la città, nelle sue diverse parti e differenti epoche
-Jansana, De La Villa, De Paauw, Arquitectes + Aaup Jordi Romero i Associats volto al recupero delle Batterie antiaeree di Turó de la Rovira, Barcellona, un progetto che si qualifica anche e non secondariamente per la sua rarità e originalità anche sotto il profilo della tutela del «patrimonio immateriale».

Menzioni speciali

Nella stessa sezione «Opere Realizzate» la giuria ha inoltre ritenuto opportuno segnalare come menzioni speciali sei diverse opere: quattro provenienti dall’Italia, una dalla Svizzera e una dall’India.
Tra questi sei contributi molto interessante è la proposta dell’arch. Carlo Blasi per il restauro della Cittadella di Damasco, in Siria, un intervento sostanzialmente aggiuntivo ed eterogeneo rispetto alla struttura architettonica e urbanistica sulla quale si interviene.
Un’opera che testimonia una padronanza del progetto è quella dell’arch. Michele Bondanelli nel suo progetto di restauro della Chiesa di San Zeno ad Argenta, Ferrara.
L’arch. Andrea Oliva si segnala come menzione speciale per la riqualificazione e il riuso di un capannone per il Tecnopolo di Reggio Emilia, un intervento che ha avuto il merito di affrontare temi dai quali non si ricava particolare notorietà, ma che sono temi sui quali investire attenzioni.
Per quanto riguarda la menzione andata al progetto dell’Albergo Raas di Jodhpur (degli Studi Lotus + Praxis), nello stato indiano del Rajasthan, occorre dire che l’occasione del restauro e riadattamento di un complesso di valore storico, si è trasformata in un’esperienza di progettazione partecipata in maniera pluridisciplinare, aperta ad un intelligente recupero e reinterpretazione delle tecniche tradizionali dalla pietra, ai metalli, al legno.
Il progetto di ristrutturazione del Monastero di Santa Maria dei progettisti svizzeri Durisch + Nolli Architects si distingue invece per l’attenzione al trattamento delle superfici esterne, per il rispetto della volumetria storica e, di conseguenza, per la qualità del rapporto col paesaggio.
Una ulteriore menzione speciale è stata assegnata all’arch. Roberto Castellani per il restauro del Museo di storia naturale di Siena, un’opera che si segnala per la delicatezza e l’eleganza delle relative soluzioni architettoniche, curate fino nei minimi dettagli.

Progetti elaborati come tesi di laurea

Nella sezione «Progetti elaborati come tesi di laurea» la medaglia d’oro va invece a Vincenzo Fresta dell’Università degli Studi di Pisa, facoltà di Ingegneria, (relatori prof. Pietro Ruschi, prof.ssa Ewa J. Karwacka, prof. Marco Giorgio Bevilacqua) per la proposta di restauro, recupero e valorizzazione del complesso di San Silvestro, Pisa.
In questa sezione come medaglie d’argento i pari merito sono stati ben sei provenienti da diverse università italiane (Catania, Roma Tre, Iuav, Politecnico di Bari) ma anche dal Brasile e dal Portogallo, evidenziando come il Premio Domus sia ormai ben conosciuto anche all’estero.

Fonte: Edilizia News

MED in Italy: biocasa mediterranea finalista al “Solar Decathlon Europe”

E’ la prima volta che un progetto italiano è stato ammesso alla finale di Solar Decathlon Europe, che si svolgerà a settembre del 2012. L’Italia concorrerà con “Med in Italy”, una biocasa che consuma circa 1/6 di quanto produce e combatte il riscaldamento climatico.
Il Solar Decathlon, promosso dal Dipartimento di Energia statunitense, dal 2001 si svolge a Washington, ma dal 2010 la manifestazione si è spostata in Europa. Solar Decathlon Europe 2012 è un concorso che si pone l’obiettivo di realizzare prototipi abitativi innovativi, sostenibili ed autosufficienti, grazie in particolare all’energia solare. L’obiettivo è di contrastare i cambiamenti climatici, ottimizzare i consumi domestici e bilanciarli con la produzione di energia pulita. Le case sono al contempo confortevoli, efficienti e funzionali senza danneggiare l’ecosistema.
MED[iterraneo] in Italy ha progettato una casa ecosostenibile che produce fino a sei volte in più di energia rispetto a quella consumata, protegge dal caldo senza l’uso di condizionatori o climatizzatori. Med in Italy è anche veloce da realizzare, bastano infatti soltanto 2 giorni e si monta in 8. Potrebbe essere impiegata, al posto dei container, nei casi di emergenza da calamità naturali. Alla base del progetto italiano, strettamente legato alla tradizione del Sud del Mediterraneo, vi è la cultura romana, ed in particolare del modo di organizzare lo spazio domestico, riconducibile alla domus romana; unite alle più innovative tecniche di costruzione e di materiali ecologici. Med in Italy è frutto della collaborazione tra l’Università Roma Tre e quella de La Sapienza, che, con un team di 50 persone (con diversi profili ed esperienze), hanno dato vita alla biocasa del futuro, che tuttavia viene viene dal passato. La sostenibilità ecologica è unita all’economicità. Le sua destinazioni d’uso possono essere molteplici: territori svantaggiati non solo nel nostro Paese, ma in alcune zone del Nord Africa e in aree depresse o dalle elevate temperature climatiche. I vincitori del concorso saranno resi noti a settembre 2012. Per ulteriori infomazioni: www.medinitaly.eu e www.sdeurope.org.

Fonte: BlogEcologia

Vibo Valentia: riqualifica le aree di accesso alla città

Il comune di Vibo Valentia ha lanciato un concorso di idee per la riqualificazione urbana delle aree identificate come accessi alla città. Obiettivo del concorso è ottenere un progetto di riqualificazione generale delle seguenti aree:
– l’area che viene a crearsi dall’incrocio di Via Santa Venere – Via Pizzo – Via Longobardi (Vibo Marina);
– l’area che viene a crearsi dall’incrocio di Via Bucciarelli con Via Cassiodoro (zona Madonnella);
– l’area che viene a crearsi dall’incrocio di via G. Fortunato (proseguimento della S.S. n°606) – Viale della Pace – Via A. De Gasperi (zona Scuola di Polizia);
– l’area che viene a crearsi dall’incrocio della S.P. n°14 – Via Degli Artigiani – Via Forgiari – Via Meucci (zona Terminal Bus);
– l’area che viene a crearsi dall’incrocio di via G. Mercalli – Via Feudotto – Viale Giovanni XXIII – Via Gallizzi (zona Feudotto). Il cavalcavia che collega la S.S. n°18 con Viale Affaccio (zona Ponte dell’Affaccio). Il fine del progetto dovrà essere quello di rendere evidente il ruolo di “porte d’accesso” alla città delle suddette aree attraverso la dotazione di elementi caratterizzanti. Il concorso è aperto ai laureati in architettura e ingegneria, con laurea conseguita da non oltre un triennio, agli architetti e ingegneri regolarmente iscritti agli albi dei rispettivi ordini professionali. La partecipazione al concorso deve avvenire entro il prosimo 3 giugno 2011, mentre il termine ultimo per la ricezione delle proposte è fissato per il 7 giugno prossimo. Il concorso si concluderà con una graduatoria di merito e con l’attribuzione di tre premi così suddivisi;
– 1°Classificato premio 4mila euro;
– 2°Classificato premio 2mila euro;
– 3°Classificato premio mille euro.

Fonte: ArchiPortale

Albero più amato d’Europa: votate online

L’albero più amato d’Europa si può votare online. Il tutto rientra nell’ambito del concorso “European tree of the year“, che vede in gara cinque alberi che si trovano in differenti Paesi europei. Gli internauti possono esprimere la loro preferenza per una delle piante, contribuendo in questo modo a decretare il vincitore. Un’interessante opera di sensibilizzazione ambientale improntata alla sostenibilità ambientale. Non dobbiamo infatti dimenticare che gli alberi fanno parte di un ecosistema dai precisi equilibri naturali, che dovrebbero essere oggetto di tutela ambientale. Gli alberi in gara nell’ambito di questo a dir poco originale concorso sono due platani della Bulgaria e dell’Ungheria, due querce della Repubblica Ceca e della Slovacchia e un tiglio della Romania. Tutte le piante possiedono il titolo di albero nazionale del 2010, ciascuno in relazione al proprio Paese di riferimento. Come ha dichiarato Ladislav Miko, ex ministro ceco dell’ambiente: attraverso l’emulazione naturale, il concorso può cambiare il rapporto della gente con l’ambiente in cui vivono e richiamare l’attenzione sul patrimonio naturale locale. Un obiettivo di non poco conto, se si presta attenzione all’importanza del rispetto dell’ambiente e alla valorizzazione del patrimonio ambientale, inteso come vera e propria ricchezza da non sottovalutare. Non dimentichiamo che anche in Italia le foreste costituiscono un grande patrimonio ambientale.
Per votare c’è tempo fino al 6 Marzo. La premiazione si svolgerà a Bruxelles nel corso della “Settimana Verde” dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Far conoscere ai più quanto è importante l’attuazione di apposite strategie volte alla salvaguardia dell’ambiente significa puntare sull’opportunità di riuscire a costruire un mondo più a misura d’uomo. D’altronde le foreste rappresentano una parte considerevole del patrimonio ambientale dell’Unesco.

Fonte: Ecoo

IOricicloTUricicli: ma come ti siedi?

L’agenzia di comunicazione Misuraca&Sammarro ha lanciato la seconda edizione di IOricicloTUricicli mostra per eco creativi. Quest’anno il tema sarà “Ma come ti siedi?”. Saranno ammessi a partecipare gruppi di designer, architetti, creativi etc. che presenteranno un prototipo finito di una seduta realizzata nell’ultimo anno con materiali di recupero. I migliori progetti pervenuti saranno messi in mostra nel corso del Fuori Salone in una location in zona Tortona. Questo progetto intende diventare un “passaparola” tra eco-creativi per diffondere sempre più l’importanza del recupero e del riutilizzo di materiali altrimenti destinati al macero. Tre i punti fermi di IoricicloTuricicli: creatività, design ed eco sostenibilità.
La “seduta” che sia poltrona, sgabello, sedia, puff, divano, di piccole o grandi dimensioni, occupa da sempre un ruolo di privilegio nel design italiano e internazionale. Nessun mobile infatti è cosi intimamente legata alla persona; con i suoi braccioli, gambe, piedi e schienali rappresenta proprio un’istantanea del nostro corpo. La sedia si è evoluta nel tempo, trasformandosi da un mero oggetto d’uso comune in un’opera di rilievo artistico – la chaise longue di Le Corbusier e la sedia rosso-blu di Gerrit Rietveld sono attualmente oggetti ben noti e apprezzati al pari delle più famose opere d’arte di tutti i tempi. Nella storia del design la sedia ha sempre rivestito un ruolo essenziale – come oggetto di sperimentazione, come motore di nuovi sviluppi e come icona. Da Carlo Mollino a Ico Parisi, da Gio Ponti a Tobia Scarpa, da Vico Magistretti ad Afra, Alessandro Mendini, Enzo Mari fino ai grandi nomi contemporanei Karim Rashid, Moroso, Molteni la ricerca e la sperimentazione non hanno mai avuto e continuano a non avere limiti. “Ma come ti siedi?” è la domanda ironica lanciata all’indirizzo di giovani designer che nell’ultimo anno hanno realizzato “sedute” dalle forme, materiali e dimensioni più svariate. La mostra sarà un focus sul design contemporaneo e sulla creatività che nonostante i tempi non è per niente in crisi! Ogni designer sarà protagonista di questa “collettiva di sedute” con un prototipo finito e quindi i visitatori dell’expò parteciperanno al divertente gioco interattivo. Location prestigiosa dell’esposizione sarà uno spazio in zona Tortona nel corso dell’evento internazionale di design Fuori salone 2011. “Ma come ti siedi?” sarà virtualmente un viaggio tra le “sedute contemporanee” che rappresentano comunque spazi di meditazione, di pensiero, di studi e ricerche in atto. Scadenza per la consegna del materiale fissato per il prossimo 1 aprile 2011.

Fonte: Archiportale

Casa della Memoria: progettazione di un edificio pubblico per funzioni civiche e culturali

La società Hines Italia SGR S.p.A. in collaborazione con il Comune di Milano, ha lanciato concorso di idee privato, articolato in due fasi, per la progettazione di un edificio pubblico destinato a funzioni civiche e culturali denominato “Casa della Memoria”.
Il concorso ha per oggetto la definizione di una proposta progettuale di un edificio pubblico, avente una superficie utile pari a circa 2mila mq, destinato ad ospitare le sedi di alcune delle associazioni che conservano la memoria della conquista della libertà e della democrazia nel nostro Paese oltre a spazi dedicati al quartiere Isola.
Le soluzioni progettuali dovranno porre particolare attenzione:
– ai caratteri distributivi e tipologici
– alla flessibilità ed efficienza spaziale e organizzativa
– alla qualità tecnologica, materica oltre che architettonica – spaziale
– all’ottimizzazione delle superfici
– alle relazioni con gli spazi aperti, con particolare attenzione alle connessioni con l’ambito urbano di riferimento e le trasformazioni per esso previste
– alla fattibilità tecnica, strutturale e impiantistica in osservanza della vigente normativa oltre che nel rispetto di criteri di sostenibilità ambientale degli interventi.
Il concorso è aperto alla partecipazione di architetti che non siano inibiti all’esercizio della professione e che siano iscritti agli Albi dei rispettivi Ordini professionali.
La prima fase concorsuale, che si svolgerà tra il 23 dicembre 2010 e il 14 gennaio 2011, sarà volta alla raccolta delle manifestazioni di interesse a partecipare al concorso da parte di architetti. Al termine della prima fase un’apposita giuria, presieduta dall’arch. Stefano Boeri, selezionerà 5 candidati che saranno invitati a partecipare alla seconda fase del concorso.
Nella seconda fase concorsuale, che si terrà indicativamente dal 14 febbraio 2011 al 31 marzo 2011, i concorrenti selezionati dovranno predisporre un progetto architettonico e presentarlo secondo le modalità che saranno specificate nella lettera di invito alla seconda fase.
Hines Italia SGR S.p.A. si riserva, dopo la proclamazione del vincitore, la facoltà di rendere pubbliche le proposte dei concorrenti tramite una mostra dei progetti presentati.

Fonte: ArchiPortale

Donne a Napoli: proposte per la sostenibilità di percorsi urbani

Il Soroptimist International Club di Napoli e l’Istituto Nazionale di Bioarchitettura, Sezione Provinciale di Napoli, hanno lanciato un concorso di idee dal titolo: “Proposte per la sostenibilità di percorsi urbani”. Il concorso è riservato a giovani donne laureate in Architettura e in Ingegneria Edile in possesso di laurea magistrale o laurea quinquennale che non abbiano superato i 35 anni di età, con iscrizione individuale o di gruppo.
Il concorso è finalizzato ad ottenere idee progettuali per riqualificare percorsi urbani, garantendone la sostenibilità e la vivibilità, anche attraverso l’uso di materiali eco-compatibili e di energie rinnovabili. Il concorso vuole proporre  la valorizzazione del contributo di giovani donne professioniste, nonché la promozione di criteri progettuali per la sostenibilità ambientale nella città di Napoli. Le partecipanti potranno proporre, nel quadro del recupero ambientale e urbanistico della città, idee di progetto sul tema indicato con proposte di interventi anche alla scala dell’arredo urbano, pur nella libertà della scelta dei modi e delle procedure di rappresentazione. Le richieste di iscrizione dovranno pervenire entro il prossimo 23 febbraio 2011  mentre per gli elaborati ci sarà tempo fino al 18 maggio 2011. Al termine del concorso saranno distribuiti i seguenti premi:
– primo premio mille euro;
– secondo premio 500 euro;
– terzo premio 300 euro.

Fonte: Archiportale

Il marchio Infinity presenta il concorso “Still life. Is your life still or…?”

Semaforo verde per il concorso Infiniti designStill life. Is your life still or…?” Rivolto a giovani creativi nati dopo il primo gennaio 1970 il concorso si propone di raccogliere idee originali e innovative relative a complementi d’arredo dedicati all’ambiente casa – non ufficio quindi – che assolvano la funzione di “classico del design per il domani”. Si richiede ai designer di dare vita, utilizzando qualsiasi materiale, a complementi che siano innovativi al giorno d’oggi ma che possano un domani rappresentare delle autentiche icone del design. Lo stesso, in sostanza, che è accaduto per diversi modelli di sedute create negli anni ’70 eppure ancora oggi assolutamente attuali e oggetto di continue riedizioni. Le categoria in questione sono 3:
– sedute
– sgabelli
– tavoli
Il concorso si concluderà con la presentazione ufficiale dei progetti scelti, che si terrà durante la settimana del Salone del Mobile di Milano, al Fuori Salone, dove saranno invitati i giornalisti delle principali riviste di design. Una Giuria qualificata selezionerà i migliori progetti inviati e decreterà per ogni singola categoria un progetto vincitore. Gli oggetti creati dai designer vincitori entreranno a far parte del catalogo Infiniti Design e i diritti di vendita saranno concordati con l’azienda con un regolare contratto da professionista.

Fonte: Archiportale

Nuovi spazi per Spoleto: in gara idee per un nuovo insediamento in prossimità dell’ex “Piazza d’Armi”

Parte la quarta edizione del Premio di Architettura FBM, dal titolo Nuovi spazi per Spoleto. Organizzato da Fornaci Briziarelli Marsciano in collaborazione con Il Giornale dell’Architettura, impegna i partecipanti nella progettazione di un nuovo insediamento a destinazione mista nell’area abitata in prossimità dell’enorme e importante area militare dell’ex- “Piazza d’Armi”. La zona è collocata in posizione nevralgica a nord della città e dall’alto potenziale per il futuro sviluppo di Spoleto.
L’insieme degli interventi è volto alla costruzione di spazi pubblici che usino la nuova strada come occasione per definire nuove relazioni urbane tra gli spazi adiacenti, inclusa l’area della stazione ferroviaria. Come nelle precedenti edizioni il premio è diviso in due fasi: una prima fase a procedura aperta, verte sul tema della riqualificazione urbana e porta alla selezione di 6 gruppi di progettazione che vengono invitati ad incontrare rappresentanti dell’amministrazione comunale per approfondire quello che sarà il tema della seconda fase. Sarà oggetto di valutazione la capacità da parte dei concorrenti di trovare il migliore rapporto tra pieni e vuoti in relazione alla qualità urbana interna al progetto e al rapporto con il tessuto esistente, con particolare attenzione al disegno e alla calibrazione del disegno degli spazi aperti. Grande importanza rivestirà la capacità, da parte dei partecipanti, di inquadrare la collocazione delle funzioni richieste all’interno delle aree individuate per la riqualificazione di tutto il contesto urbano che gravita intorno al nuovo asse viario. A questo proposito, è lasciata piena libertà nel togliere alberature esistenti, oppure nel piantare nuove essenze arboree per creare una nuova condizione paesaggistica che valorizzi le relazioni con le preesistenze monumentali ed ambientali del sito.
Sono ammessi a partecipare al Premio di Architettura tutti gli studenti di corsi di laurea italiani in architettura e i neolaureati da non più di 5 anni, anche se già in possesso di abilitazione all’esercizio della professione, purchè di età inferiore ai 30 anni alla data del 30 Gennaio 2009. E’ ammessa la partecipazione di gruppi di progettazione.
La consegna degli elaborati in prima fase è fissata per il 30 Gennaio 2011, mentre per la consegna in seconda fase la data di scadenza è fissata per il 20 giugno 2011. Il Premio di Architettura terminerà con la nomina di un vincitore e di 5 menzioni secondo quanto deciso dalla Giuria e con l’assegnazione di un premio in denaro di 3mila euro per il vincitore e di cinque rimborsi spese di mille e 500 euro per gli altri partecipanti alla seconda fase.

Fonte: Archiportale

Olbia: idee per realizzare edifici multi funzioni con carattere direzionale

Il comune di Olbia ha lanciato un concorso di progettazione per la riqualificazione dell’area dell’ex Consorzio Agrario mediante la realizzazione di uno o più edifici multi funzioni con carattere direzionale e servizi.
Il comune intende realizzare immobili a carattere direzionale nell’area compresa tra Corso Umberto, Via Catello Piro e Via Garibaldi. Pertanto, la stessa Amministrazione ha ritenuto utile sotto l’aspetto logistico individuare delle aree limitrofe all’attuale sede al fine di realizzare strutture da destinare ad uffici, parcheggi e verde consentendo nel contempo l’accorpamento di tutti i servizi comunali in un unico polo urbano. L’area oggetto si colloca in posizione centralissima, tra le Vie Genova, C. Colombo e Garibaldi, in zona dotata di normali infrastrutture e servizi; nelle immediate vicinanze sono presenti numerose strutture pubbliche, quali: gli uffici amministrativi e finanziari del Comune, gli uffici delle maggiori Compagnie Marittime, gli uffici della Provincia di Olbia-Tempio, il porto, etc. Sono ammessi a partecipare i soggetti legalmente abilitati ad eseguire le prestazioni oggetto del concorso di progettazione ed iscritti ai relativi Albi Professionali.

I premi previsti saranno così ripartiti:
– I° premio 16mila euro;
– II° premio 8mila euro;
– III° premio 3mila e 500 euro.

L’ente banditore conferirà al vincitore di concorso l’incarico per la progettazione, direzione lavori, coordinamento della sicurezza sia in fase di progettazione sia in fase di esecuzione, a condizione che lo stesso sia in possesso dei requisiti dichiarati per la partecipazione al concorso nonché dei requisiti economico-finanziari e tecnico-organizzativi. Tutta la documentazione richiesta dal bando dovrà pervenire entro il prossimo primo ottobre 2010.

Fonte: Archiportale

Architetti calabresi vincono il concorso “Progettiamo Messina”

Sono calabresi i quattro giovani architetti Alba Guerrera, Giuseppe Amalfa, Giulia Caridi e Anna Lucia Milone vincitori del concorso di idee Progettiamo Messina, promosso da Club service Rotary “Stretto di Messina” e “Messina Peloro” e Lions “Messina Peloro”. L’edizione 2010 della competizione, rivolta a laureandi o laureati da non oltre due anni in ingegneria e architettura, chiedeva ai partecipanti di pensare soluzioni e proposte per il miglioramento della qualità e della vivibilità degli Orti della Maddalena di Messina.
L’area militare degli Orti della Maddalena è baricentrica rispetto allo sviluppo dell’attuale città, posta al limite tra la maglia regolare di isolati e il tessuto più disordinato che si snoda al di sopra della circonvallazione, se restituita alla città potrebbe trasformarsi in un moderno parco attrezzato, un vero e proprio polo collettivo e valida alternativa a piazza Cairoli e alla piazza Sagrato della Cattedrale che di fatto sono gli unici punti di incontro della città. Un’area da connettere con il resto della città perché l’attuale destinazione d’uso militare priva la parte centrale di Messina di un’importante porzione di tessuto urbano che potrebbe dare respiro al ritmo serrato degli isolati. Sull’area insistono, oltre agli edifici militari, l’Ospedale Piemonte, unica struttura sanitaria nel centro della città, il santuario di S. Antonio, meta di pellegrinaggi per la presenza delle reliquie di S. Annibale Maria di Francia, e un mercato rionale. La riqualificazione degli orti della Maddalena di fatto valorizzerebbe anche queste istituzioni pubbliche e religiose, che a Messina, nella maggior parte dei casi, mancano di una piazza – spiegano dal team vincitore. La nostra proposta, partendo da quanto lo stesso strumento urbanistico prevede in quell’area, trasforma il grande quadrato degli Orti della Maddalena in un parco attrezzato contenente funzioni fortemente legate alla città col tentativo di restituirle quello che per molti anni gli è stato tolto. E’ il Piano Borzì il protagonista del progetto perché penetra prepotentemente nell’area attraverso tre grandi segni planimetrici che si configurano rispettivamente nel mercato ipogeo, nel percorso attrezzato e nel complesso polifunzionale. Altri importanti segni sono le piazze. Una si apre di fronte all’Ospedale Piemonte, al di sotto della quale viene pensato un parcheggio interrato collegato con il mercato. La piazza si sviluppa su tre livelli e riflette sul parco con un vuoto l’ingombro dell’ospedale, tra la piazza e il viale Europa si collocano dei contenitori di servizi. La seconda fa da cerniera tra il centro polifunzionale e gli edifici che vengono mantenuti dell’area militare e l’ultima è pensata per organizzare spettacoli all’aperto.
Al team vincitore va un premio pari a 2.000 euro.
La commissione giudicatrice ha assegnato un secondo premio agli architetti Daniele Pino e Antonietta D’Amico, destinatari di una somma pari a 1.000 euro.

Fonte: EdilPortale

Ischia di architettura 2011: al via il premio internazionale

E’ appena partita l’edizione 2011 del “premio internazionale Ischia di architettura“. Quest’anno il Premio è frutto della collaborazione tra l’associazione PIDA, l’Ordine degli Architetti di Napoli e Provincia e l’Associazione Nazionale Architettura Bio Ecologica.
Anche quest’anno si pone l’obiettivo di mettere a confronto le architetture del mondo del turismo italiane con quelle estere – quest’anno emiratine – con l’ambizione di diventare il premio di riferimento per “Gli Alberghi e le SPA più belle del mondo”. Evidenziare con occhio critico il ruolo e la responsabilità che l’architettura e l’architetto assumono nel processo di trasformazione del paesaggio e di costruzione delle politiche di sviluppo. Un processo dal quale la società può trarre grandi benefici ambientali, sociali, economici ma che negli ultimi decenni invece ha prodotto in Italia degrado ambientale ed impoverimento culturale. I feroci abusi perpetrati a danno dell’ambiente naturale richiedono all’ architettura un’ inversione di tendenza, una “rivoluzione culturale” che parta dall’equilibrio tra ambiente naturale e ambiente costruito e porti ad una trasformazione del territorio che abbia nei suoi principi la “Bellezza della Natura”, la “Bellezza dell’Arte”, la “Bellezza della Tecnica”. L’architettura oggi, come nel passato, ha il compito di definire l’identità dei luoghi e degli spazi di una società in continua evoluzione, ma deve insieme confrontarsi con uno scenario radicalmente mutato; deve favorire la crescita culturale e civile del cittadino ma deve anche essere capace di emozionare.
La qualità in architettura deve essere garantita dall’utilizzo efficiente e trasparente degli strumenti concorsuali. Un progetto democratico e partecipato è un’ investimento ed un diritto del quale la società civile moderna non può farne a meno. Gli esempi in tale senso di città e borghi europee quali quelle francesi, austriache, olandesi e danesi, sono sotto gli occhi di tutti e sono per noi un riferimento.
Essendo l’Italia un paese che vive di turismo, una buona parte dell’architettura che si realizza nel nostro paese è dedicata a questo settore, ed è per tale motivo che intervenendo su questa tematica si può incidere sulla qualità di vita della società civile. Tema del premio è dunque la qualità dell’ospitare. Ospitare, accogliere, ricevere sono vocazioni ataviche dell’architettura. Il premio viene assegnato alle opere di architettura ultimate e documentabili riferite all’ospitalità turistica quali: alberghi, terme, SPA, parchi termali, villaggi turistici, agriturismi ecc. che sappiano coniugare la qualità dell’ospitare con il rispetto dell’ambiente. Le opere possono riguardare la realizzazione di nuova architettura o il recupero, la riqualificazione, l’ampliamento di edifici esistenti purché sia chiaramente leggibile un esplicito ed autonomo dialogo con la contemporaneità. Per la sezione Interior Design il tema viene ristretto agli interventi che abbiano riguardato il solo arredamento ed allestimento interno o esterno degli spazi legati al tema (comunemente definito contract).
Tutto il materiale dovrà pervenire entro il prossimo 13 Giugno 2011. Ai soli primi cinque classificati sarà richiesto di integrare il materiale entro il 9 luglio 2011. La proclamazione dei vincitori verrà comunicata ai media il giorno 24 giugno 2011 attraverso i siti web istituzionali ed attraverso l’invio di comunicazione ufficiale tramite email a tutti i partecipanti .
• Al primo classificato di ogni sezione sarà riconosciuto un premio di 3mila euro più scultura PIDA.
• Al secondo classificato di ogni sezione sarà riconosciuto un premio di mille e 500 euro.
• Al terzo classificato di ogni sezione sarà riconosciuto un premio di 750euro.
Verrà allestita, dal 21 al 31 luglio 2011, nella Villa La Colombaia sita in Forio d’Ischia (NA), una mostra dei progetti dei primi cinque classificati della sezione a concorso.

Fonte: Archiportale

World Architecture Festival Awards di Barcellona: i vincitori

Doppio successo per Populous: il team autore del progetto per lo stadio olimpico di Londra 2012, ha meritato due prestigiosi riconoscimenti ai World Architecture Festival Awards di Barcellona.
Il Soccer City Stadium di Johannesburg (Sudafrica) è stato proclamato vincitore della categoria ‘World’s Best Sport Building’, mentre lo Stadio Aviva, ha vinto nella neonata categoria “Design accessibile”.
Il Soccer City National Stadium ha creato un legame forte e memorabile con la location che lo ospita. Si tratta di un esempio reale di un edificio dalle radici profonde e durature nella cultura del luogo che lo accoglie, capace di fare un nuovo, eccitante futuro a uno spazio altrimenti fatiscente, divenuto immediatamente riconoscibile come il volto della coppa del Sud Africa Wold, si legge nelle motivazioni fornite dalla giuria.
Lo stadio si trova a sud-ovest di Johannesburg, vicino ad una delle aree più ricche di appassionati di calcio di tutta la regione, Soweto, dove vive circa il 40% della popolazione di Johannesburg. Il Soccer City Stadium può essere considerato la cattedrale del calcio sudafricano. Fu creato nel 1980 grazie ai leader di diverse squadre di calcio del Sudafrica che unirono le forze per finanziare la costruzione del primo stadio di calcio internazionale del paese che, nel 1990, ha anche ospitato il primo discorso pubblico di Nelson Mandela dopo la sua liberazione. La capacità iniziale dello stadio, conosciuto come FNB, era di 80.000 spettatori, a fronte degli attuali 94.700 posti a sedere raggiunti con la ristrutturazione che ha comportato l’uso di 80.000 metri cubi di calcestruzzo, 9000 tonnellate di acciaio per cemento armato e 8000 tonnellate di acciaio strutturale oltre allo spostamento di circa 120 000 metri cubi di terreno. L’involucro della facciata è costituito da pannelli in calcestruzzo fibrorinforzato, in una selezione di otto colori e due textures che fanno riferimento alla tonalità e alle texture della calabash. L’involucro esterno è punteggiato da pannelli vetrati o aperti che costituiscono il motivo della facciata e che sembrano sparire quando i volumi sono illuminate all’interno. La facciata è articolata in 10 fasce verticali, geograficamente allineate con gli altri 9 stadi dei mondiali 2010 e con lo stadio di Berlino, sede della finale dei Mondiali 2006, il tutto a rappresentare la strada verso la finale di questa edizione. La copertura superiore, a sbalzo da un enorme traliccio spaziale circolare, sostenuto da dodici colonne ci cemento alte 40 metri, è rivestita da una membrana in PTFE in un colore simile a quello della sabbia dei giacimenti di oro sudafricani.
L’Aviva Stadium a Dublino (in precedenza denominato il Nuovo Stadio di Lansdowne Road) è stato inaugurato nel maggio 2010 Ad opera dello studio Populous con Scott Tallon Walker Architects, deve la sua forma, la massa, i materiali e l’aspetto al sito su cui sorge e ai suoi dintorni. Una scintillante e trasparente copertura si erge a est e a ovest per ospitare la maggior parte degli spettatori nel lato migliore del campo e si riduce in altezza a nord per minimizzare l’impatto della costruzione nei quartieri adiacenti. La copertura trasparente, realizzata in lamelle in policarbonato, si abbassa anche verso sud per massimizzare l’apporto di luce solare sul campo sportivo e garantire la migliore superficie di gioco possibile. La forma ondulata trasparente è un aggiunta effimera allo skyline di Dublino. Riflettendo il colore del cielo e le condizioni di luce, la facciata della costruzione sembra in continua mutazione. La forma fluida e il rivestimento in policarbonato che riflette il cielo attenuano l’impatto della struttura sullo skyline urbano. L’intensità dell’esperienza di Lansdowne è rafforzata nel nuovo stadio con 50.000 posti a sedere, suddivisi in quattro ordini, che godono di viste a tutto campo il più vicine possibili alla zona di gioco. Scorci della città dall’interno dello stadio collegano questa intensa esperienza dello spettatore con la città di Dublino. All’interno dell’Aviva Stadium gli spazi a doppia altezza che si innalzano offrono attrezzature con vista sul campo di gioco e esternamente oltre la città. A disposizione degli spettatori del nuovo stadio vi sono strutture di livello internazionale: da raffinati ed eleganti ristoranti e lounge bar a enormi bar e ristoranti per il grande pubblico.

Fonte: Archiportale

Premio Fassa Bortolo 2011: l’architettura che soddisfa l’uomo e rispetta l’ambiente

Aperte le iscrizioni del II Premio Architettura Sostenibile, ideato e da Fassa S.p.A., edizione 2011
Il premio  nasce dalla volontà di premiare e far conoscere ad un ampio pubblico architetture che sappiano rapportarsi in maniera equilibrata con l’ambiente, che siano pensate per le necessità dell’uomo e che siano capaci di soddisfare i bisogni delle nostre generazioni senza limitare, con il consumo indiscriminato di risorse e l’inquinamento prodotto, quelli delle generazioni future. Aperto alla partecipazione di opere di nuova realizzazione, interventi di riqualificazione e ampliamento di edifici esistenti, interventi sul paesaggio e qualsiasi altro campo realizzativo che rivesta un significato concreto in termini di sostenibilità. 
II Premio ha cadenza annuale ed è suddiviso in due sezioni:
– opere realizzate da professionisti;
– progetti elaborati come Tesi di Laurea, Tesi di Dottorato, Tesi per Master o Corsi di Formazione Post-Laurea.
Saranno assegnati per ciascuna sezione un Premio al primo classificato e due Menzioni Speciali alle opere e ai progetti ritenuti, a giudizio della giuria, meritevoli per aspetti particolari. Per la sezione delle “opere realizzate da professionisti” i Premi consistono in:
– una Medaglia d’oro al vincitore del Premio “Architettura Sostenibile”;
– una Medaglia d’argento a ciascuna delle due Menzioni Speciali. La giuria, se lo riterrà opportuno, potrà individuare ulteriori Menzioni Speciali e comunque definire in maniera diversa l’attribuzione dei Premi.
Per la sezione dei progetti elaborati come Tesi di Laurea il monte premi complessivo è di 8mila euro così distribuito:
– un premio al vincitore del Premio “Architettura Sostenibile” pari a 4mila euro;
– due premi alle Menzioni Speciali pari a 2mila euro ciascuno.
La giuria, se lo riterrà opportuno, potrà distribuire diversamente il monte premi complessivo della sezione “progetti elaborati come Tesi di Laurea”. La candidatura al Premio potrà avvenire entro il prossimo 31 dicembre 2010, mentre per gli elaborati ci sarà tempo fino al prossimo 31 gennaio 2011. I progetti vincitori insieme a tutti quelli ritenuti onorevoli di menzione saranno pubblicati in un fascicolo e CD dedicato all’edizione del Premio.

Fonte: Archiportale

Premio all’Innovazione Amica dell’Ambiente

Il mondo delle imprese che guarda all’innovazione e alla green economy, si ritrova anche quest’anno all’edizione 2010 del Premio all’Innovazione Amica dell’Ambiente, dal titolo Green Life, dai territori la costruzione dell’economia del futuro.
Dopo il successo dello scorso anno, il premio apre i battenti con la pubblicazione del bando di iscrizione. Il Premio è rivolto alle imprese, alle amministrazioni pubbliche, ma anche ai centri di ricerca, ai liberi professionisti e alle associazioni di cittadini che producono beni o erogano servizi. Quest’anno riflettori puntati sulle eco-innovazioni di prodotto, di processo e di sistema che partano dalla ricerca di modelli di sviluppo in grado di preservare il capitale naturale, dalla cura e valorizzazione dei territori italiani, nel rispetto della legalità e con il coinvolgimento e la collaborazione di tutti gli interlocutori. Questa decima edizione del Premio all’Innovazione amica dell’ambiente, di cui siamo promotori, si conferma nuovamente uno dei più importanti eventi dedicati alla tema della tutela, del rispetto e della valorizzazione ambientale. – ha detto Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia -. Regione Lombardia da sempre sostiene le imprese che hanno dimostrato di saper coniugare innovazione e pratiche eco-sostenibili, facendo di questa sinergia non solo una combinazione vincente in termini di imprenditorialità, ma anche l’occasione per dar vita a una sana ed eccellente attività di ricerca. Le istituzioni infatti, a partire da quella regionale, rappresentano un essenziale snodo di governance tra comportamenti e ricadute degli effetti su scala locale e problemi e strategie su quella globale. Con questo Premio, allora, rilanciamo un preciso segnale: l’ambiente può essere gestito come un’opportunità, attraverso la quale migliorare la vita di tutti noi. Con la giusta tecnologia, si deve, e si può.
I temi dell’edizione 2010 sono:

  • Ciclo chiuso delle risorse e nuovi
  • “Filiera” delle energie rinnovabili
  • Nutrire il pianeta, energia per la vita
  • Abitare sostenibile

Ideato da Legambiente, il premio ha avuto negli anni il sostegno e la promozione da parte di enti, associazioni e soggetti istituzionali di prestigio, uniti dalla comune volontà di accrescere lo sviluppo e la diffusione di soluzioni innovative che migliorino la qualità della vita nel rispetto dell’ambiente. La partecipazione al Bando è gratuita ed è aperta a imprese, amministrazioni pubbliche, istituti di ricerca, liberi professionisti ed associazioni di cittadini. I vincitori avranno diritto all’uso del logo Innovazione Amica dell’Ambiente, la lampadina dalla foglia verde affiancata al Cigno di Legambiente sulla comunicazione legata all’innovazione premiata, per la durata di un anno. Inoltre da quest’anno, Legambiente in collaborazione e con il supporto di META Group diventa Partner ufficiale del Cleantech Open Competition concorso internazionale aperto alle innovazioni tecnologiche eco-sostenibili. Tra i candidati al Premio all’Innovazione Amica dell’Ambiente, verranno individuate quelle aziende le cui innovazioni, ritenute compatibili con i criteri espressi dal concorso californiano, potranno partecipare all’edizione 2010 del Cleantech Open. La partecipazione al Bando è gratuita. Le domande di partecipazione e le schede tecniche devono essere compilate direttamente qui . Le iscrizioni sono aperte fino al 24 settembre 2010. Fanno eccezione le innovazioni che concorrono al tema Abitare Sostenibile per le quali si accoglieranno le domande di partecipazione fino al 22 ottobre 2010.

Fonte: BioEcoGeo