Articoli relativi a ‘commissione UE’

Clean Vehicle Portal: il portale europeo per la mobilità sostenibile

Tra poche ore sarà dato il via al Clean Vehicle Portal, il nuovo sito web fortemente voluto dalla Commissione europea che ha lo scopo precipuo di fornire informazioni utili sulla scelta e l’identificazione, da parte dei privati ma anche delle amministrazioni pubbliche, dei veicoli più ecologici ed efficienti dal punto di vista energetico. Un enorme database, insomma, ma anche un compendio a cui gli enti pubblici dovranno fare riferimento.
A rendere nota la notizia, il vicepresidente della Commissione Europea, Siim Kallas che, in un comunicato diffuso nella giornata di ieri, ha fatto sapere che il nuovo sito contribuirà non solo a promuovere il mercato degli eco-veicoli e a sostenerne l’acquisto pubblico, ma anche a facilitare l’implementazione dielle nuove norme sulla mobilità sostenibile in perfetta aderenza con la nuova direttiva comunitaria (DIRECTIVE 2009/33/EC) che, da questo mese, impone anche alle comunità locali di selezionare i mezzi deputati al trasporto pubblico sulla base del parametro della sostenibilità. Il più grande Database d’Europa, inoltre, come è stato definito proprio nella nota diramata dall’Unione, fornirà nel dettaglio tutte le informazioni relative alle legislazioni comunitaria e statale con la possibilità di mettere in relazione queste ultime tra di loro valutando criticità e best practice cui adeguarsi…

Fonte: EcoBlog

Restauro ecologico: per la Commissione europea utilizzabili fino al 4% dei fondi Ue

E’ arrivata l’ora del restauro sostenibile: secondo la Commissione europea fino al 4% dei fondi Ue per lo sviluppo regionale potrà essere indirizzato in efficienza energetica e nel ricorso alle fonti rinnovabili negli edifici residenziali. Attingendo infatti alle risorse accantonate nell’ambito dei Fondi regionali ben 8 miliardi di euro potrebbero essere destinati al patrimonio edilizio esistente per realizzare interventi di ristrutturazione finalizzati all’efficienza e al risparmio e all’inserimento dei sistemi alimentati da fonti rinnovabili. I fondi già stanziati, ma stornati da altri capitoli di spesa dedicati allo sviluppo regionale contribuirebbero così al raggiungimento degli obiettivi comunitari in materia di clima e eco-edilizia, indirizzando le risorse verso un target ancora trascurato, quello del patrimonio edilizio esistente. Gli edifici nuovi infatti rappresentano soltanto l’1% dello stock di alloggi dell’Ue eppure sono proprio questi oggetto delle direttive sull’efficienza energetiche nell’edilizia che prevedono edifici ad energia quasi zero dal 2021. E’ quindi raccomandabile secondo la Commissione investire nell’efficienza energetica dell’esistente, dando vita a una rivoluzione energetica dell’edilizia che cambierebbe il quadro della domanda energetica dell’Unione, assorbita per due terzi dalle città. Secondo la Commissione inoltre la competenza attribuita alle regioni in materia di distribuzione degli stanziamenti offrirebbe maggiori garanzie di efficienza e di penetrazione sul territorio degli elementi di innovazione ‘verde’. Gli immobili residenziali rappresentano all’oggi il 40% dei consumi di energia dell’Ue. Dotandoli di standard energetici elevati, si potrebbero compiere progressi rilevanti verso l’ obiettivo di efficienza energetica fissato per il 2020, con un taglio di ben 78 miliardi di euro nella bolletta annuale e la creazione di un milione di posti di lavoro.

Fonte: Ansa