Archivio della categoria ‘Sostenibilità Energetica’

Investimenti Bei sempre più verdi

7f219052b88f6557c43ca71f70f5eb76ROMA – I finanziamenti della Banca europea per gli investimenti (Bei) saranno sempre più verdi, e soprattutto ”rifletteranno la politica climatica ed energetica” decisa dall’Unione europea. Questo il risultato a cui ha portato un lavoro lungo 10 mesi di revisione dei criteri per la concessione dei prestiti, con la predisposizione di nuove linee guida per il finanziamento di progetti alle energie rinnovabili, per l’efficienza energetica e per il miglioramento delle reti elettriche.

Insomma la Bei, nei prossimi anni – ha spiegato Mihai Tanasescu, vicepresidente della Bei e responsabile per i prestiti al settore energia – offrirà il suo ‘aiuto’ soprattutto ai progetti per le energie rinnovabili, l’efficienza energetica e l’espansione delle reti elettriche, nonché alla ricerca e all’innovazione in questi settori. In particolare in questo modo la Bei immagina di dare il proprio contributo anche ”a progetti nazionali, agli obiettivi energetici e alla creazione di nuovi posti di lavoro in tutta Europa”.

”Gli investimenti significativi a lungo termine in Europa – Gunther Oettinger, commissario europeo per l’Energia – sono essenziali per raggiungere i nostri obiettivi energetici e climatici e mantenere un vantaggio tecnologico. Per questo è importante il ruolo della Bei nel finanziare progetti di questo tipo. E le nuove linee guida forniscono un quadro di riferimento per i prossimi anni”.

Tra le varie mosse della Bei, l’introduzione di un nuovo sistema per la misurazione degli standard relativi alle emissioni che va applicato a tutti i progetti di produzione di combustibili fossili in modo da escludere gli investimenti che superano la soglia di CO2 stabilita. Già nel corso degli ultimi cinque anni i prestiti della Bei per l’energia prodotta da sono diminuiti.

La Bei è uno dei più grandi istituti di credito per l’energia. Negli ultimi cinque anni ha erogato più di 70 miliardi di euro per investimenti a lungo termine in questo settore. Nel 2012 il finanziamento per rinnovabili, efficienza e reti è stato di 13 miliardi di euro.

 

FONTE: ANSA

New York espande programma energia solare

AMBIENTE:IMPIANTO FOTOVOLTAICO FERRANIA DA 60 MW/ANNOROMA – Più energia solare per la città di New York. Il programma si chiama NY-Sun, lanciato dal Governatore Mario Cuomo lo scorso anno, ma a decidere di estendere gli incentivi anche ad abitazioni e piccole imprese è stata la Commissione New York State Public Service e Development Authority (NYSERDA).

La commissione ha, inoltre, approvato un incentivo temporaneo per consentire agli impianti fotovoltaici residenziali e commerciali esistenti di incrementare la propria potenza. Questi incentivi temporanei consentiranno ai sistemi fotovoltaici esistenti di espandersi da 7 kW fino a 25 kW per il residenziale, e da 50 kW fino a 200 kW per il commerciale.

Lo Stato di New York intende quadruplicare nel 2013 la quantità di capacità fotovoltaica installata rispetto ai livelli del 2011. Per perseguire tale obiettivo, il Governatore Cuomo ha proposto l’espansione dell’iniziativa NY-Sun con finanziamenti a lungo termine di 150 milioni di dollari all’anno per i prossimi 10 anni.

”New York ha visto una ripresa senza precedenti – ha detto il presidente della Commissione Garry Brown – grazie all’installazione di impianti solari che ha consentito anche la creazione di molti posti di lavoro”.

 

FONTE: ANSA

Rinnovabili supereranno gas nel 2016

7c4c82ae5e32f1e7f52ac7101e69e345ROMA – La produzione mondiale di energia da idroelettrico, eolico, solare e altre fonti rinnovabili superera’ quella da gas e diventera’ il doppio di quella da nucleare entro il 2016. Lo afferma l’Agenzia internazionale dell’energia (Aie) nel suo ultimo rapporto sulle rinnovabili.

Stando all’indagine, nonostante il difficile contesto economico le energie rinnovabili cresceranno del 40% nei prossimi 5 anni, arrivando nel 2018 a rappresentare quasi un quarto del mix energetico mondiale rispetto al 20% del 2011. Le rinnovabili diverse dall’idroelettrico – come l’eolico, il solare e il geotermico – raddoppieranno la propria quota, passando dal 4% del mix energetico nel 2011 all’8% nel 2018.

”Con la progressiva riduzione dei loro costi, le fonti rinnovabili di energia si affermano grazie ai loro meriti rispetto alla nuova generazione di combustibili fossili”, ha detto il direttore esecutivo dell’Iea, Maria Van Der Hoeven.

”Questa e’ una buona notizia per il sistema energetico mondiale che ha bisogno di diventare piu’ pulito e piu’ diversificato, ma per i governi non deve diventare un pretesto per non agire”.

FONTE: ANSA

UE, allo studio un grande piano per un’edilizia a basso consumo

Finanziamenti a tasso agevolato per l’efficientamento energetico degli edifici come volano per la ripresa economica

La riqualificazione energetica degli edifici come uno dei punti qualificanti per rilanciare l’economia dell’Eurozona, ridurre le emissioni di CO2 e creare nuovi posti di lavoro.

L’idea è allo studio della Commissione europea, il cui vicepresidente, Antonio Tajani, ha presentato un decalogo con dieci azioni per la crescita e la ripresa. Uno dei punti di queste linee guida prevede un grande piano di finanziamenti a tassi agevolati per incentivare la riconversione dell’edilizia in direzione dell’efficienza energetica.

Risparmio economico e posti di lavoro

“Secondo il piano comunitario – si legge su Italia Oggi – entro il 2020 tutti gli edifici privati dovranno essere a basso impatto, cioè dovranno essere meno energivori, nel senso di consumare meno energia e anche dovranno avere un minore inquinamento ambientale. Per gli edifici pubblici lo stesso obiettivo dovrà essere raggiunto un anno prima, verosimilmente. Ma ora, secondo quanto ha dichiarato ieri Tajani, l’Europa ha deciso di accelerare il raggiungimento di questo obiettivo comunitario. La questione è di primaria importanza anche perché investire nel risparmio energetico significa minore spesa per gli approvvigionamenti di energia. E, al tempo stesso, puntando sulle fonti alternative e le rinnovabili, si creerebbero nuovi posti di lavoro”.

Fondi Bei e prestiti bancari agevolati

L’obiettivo è quello di “mettere a punto un piano che favorisca la ristrutturazione e la costruzione di edifici ad alto risparmio energetico”. Questo piano sarebbe finanziato “con fondi Bei, la banca europea degli investimenti, oltre che con l’utilizzo diverso dei fondi regionali, e con prestiti agevolati delle banche”. “In sostanza – aggiunge ItaliaOggi – come ha spiegato Tajani, per rimettere in moto la crescita con il piano di riqualificazione edilizia si vuole creare nuova domanda senza indebitarsi. La riqualificazione del patrimonio immobiliare delle città d’Europa avverrebbe con finanziamenti garantiti soltanto a chi vorrà investire con l’obiettivo del risparmio energetico”.

Project bond per le infrastrutture

Sul fronte delle infrastrutture, l’UE punta a finanziare le grandi reti di trasporto transeuropee anche attraverso lo strumento finanziario dei project bond, che peserebbero sul bilancio comunitario per 10 miliardi di euro, in aggiunta ai 40 miliardi di euro per le opere pubbliche. La proposta è stata presentata al Parlamento e al Consiglio Ue, ma registra le resistenze della Germania di Angela Merkel.

Fonte : CasaClima

Efficienza energetica e sostenibilità a misura di condominio

Formazione in materia energetica e attenzione al sociale per sostenere le famiglie italiane. Questo quanto previsto dall’accordo quadro firmato dalla più grande associazione italiana di amministratori immobiliari

Combattere  l’attuale momento di crisi economica e venire incontro alle esigenze delle famiglie sul fronte dei servizi energetici. Con questo duplice obiettivo nasce l’accordo quadro firmato oggi da ANAMMI, l’Associazione Nazional-europea degli AMMinistratori d’Immobili, e Metaenergia, società specializzata nella fornitura di energia elettrica e gas. L’intesa prevede l’apertura di sportello dedicato alle problematiche condominiali in materia di energia, consultabile dai 13mila associati ANAMMI che potranno così contare su una consulenza a tutto campo sia in merito all’erogazione dei servizi sia per ciò che concerne le soluzioni energetiche più adatte alle esigenze di ogni singolo condominio. Lo scopo ultimo è quello di garantire un effettivo risparmio sulle bollette dei condòmini, migliorando l’efficienza energetica negli edifici.

Spiega Maurizio Molinari, presidente di Metaenergia, l’obiettivo primario è la fornitura di un servizio moderno e qualificato, che consenta una gestione trasparente dei contratti di fornitura ai condomini”. “Sono previste misure – continua Molinari – che tengono conto delle particolari condizioni in cui si possono trovare le famiglie italiane in questo momento di crisi, studiate appositamente da Metaenergia e che rappresentano un’ulteriore novità all’interno dell’accordo raggiunto”.

FONTE : Rinnovabili.it

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Pannelli fotovoltaici: il Sud Italia sfida il made in Cina

pannelli made in eu
chiarezza

Fotovoltaico: Gse pubblica chiarimenti. Sì bonus per Made in Europe

Il Gse pubblica le nuove Regole Applicative contenenti le modalità di attuazione delle disposizioni del Quarto Conto Energia. Numerose le criticità.

nuove prospettive

Pannelli fotovoltaici, nasce il marchio “Made in Europe”

La filiera fotovoltaica si organizza, tramite IFI e il certificatore KIWA, realizzando un marchio di garanzia per i pannelli prodotti secondo i criteri europei.

eco innovazione

Fotovoltaico: ecco il battello a pannelli che naviga grazie al sole

Navigare sul fiume in totale silenzio e sostenibilità: grazie ad un progetto tecnologicamente innovativo, l’Italia gode del raro battello fotovoltaico.

Dal Sud Italia arriva una sfida all’importazione di pannelli fotovoltaici di fabbricazione cinese: l’azienda Cappello Alluminio ha deciso di costruire la serie micron di pannelli utilizzando esclusivamente tecnologia e prodotti Made in Ue.

E a quanto riportano i diretti interessati, i risultati non tardano ad arrivare: sembra infatti che il prodotto ottenuto non solo aumenti la resa dell’impianto, ma venga anche costruito con costi inferiori rispetto a quelli dei pannelli realizzati con i prodotti made in Cina.
Si tratta di una conquista non solo a livello produttivo, ma vantaggiosa anche per le tasche degli italiani, grazie alle disposizioni del Quarto Conto Energia, che prevedono una premialità del 10% sugli incentivi erogati per gli impianti fotovoltaici costruiti interamente in Europa. Ma non è solo questo, alla base di tutto si ritrova infatti una svolta all’innovazione tecnologica e alla qualità produttiva. E sulla filiera non ci sono dubbi: la recente certificazione Factory inspection, che permette di etichettare i pannelli micron Made in Ue, è stata rilasciata dalla Tuv Intercert, che ha verificato l’intero ciclo produttivo; dalla stringatura delle cellule fotovoltaiche all’interconnessione delle stringhe, dall’assemblaggio alla laminazione del modulo fino ai test elettrici, l’origine di ogni elemento è stata verificata come europea.
I pannelli siciliani sono stati così tra i pochi in tutta Europa e i primi nel mezzogiorno italiano a ricevere la certificazione Made in Ue. L’azienda, che occupa 80 dipendenti, non ha dunque sbagliato nel decidere di puntare sullo sviluppo della produzione europea. È infatti inconcepibile, ha spiegato il general manager dell’azienda, Giorgio Cappello, «che l’Italia, secondo paese per lo sviluppo del fotovoltaico, importi quasi l’80% dei componenti dai paesi asiatici».

Eco-Sosteniamo i Centri Storici!

Pensare alla riqualificazione ecosostenibile dei nostri centri urbani, questo sarà il tema centrale del convegno nazionale “Eco-incentriamoci”  che si terrà domani. 13 ottobre, a Viterbo, presso la storica sede di Palazzo dei Priori.  Sarà il primo di una serie di convegni itinerantidedicati al tema della sostenibilità ambientale in tutte le sue sfaccettature e declinazioni.

I numerosi  relatori di fama internazionale presenti si occuperanno di illustrare soluzioni innovative ed esperienze già maturate, al fine di mostrare come, adottare misure di ammodernamento nel settore energetico, nella gestione dei rifiuti e nella mobilità, potrebbe essere una svolta innovativa e rivoluzionaria con indubbi effetti benefici sullo sviluppo dei territori.

Durante la sessione della mattinata, “La sfida del XXI secolo”, sarà data attenzione agli approcci sostenibili messi in campo dall’architettura contemporanea mentre, nella sessione pomeridiana, “Eco-riqualificazione dei centri storici”, saranno esposti i principi della bioarchitettura e della sostenibilità energetica applicati al recupero e alla riqualificazione dei centri storici approfondendo le possibilità e i limiti tecnici e normativi negli interventi sui tessuti consolidati e/o vincolati.

Chissà se, vista la stringente normativa dettata dal Codice dei beni Culturali e Paesaggistici, che regolamenta principalmente le opere e gli edifici presenti nei vari centri storici italiani,  si riuscirà a trovare un punto d’incontro con il progresso in modo da trasformare i nostri centri storici in ECO-Centri …

Fonte: http://gogreen-ecoarchitetto.myblog.it/archive/2011/10/13/eco-sosteniamo-i-centri-storici.html

Energia eolica, Anev avverte il governo: settore allo stremo

Tagli, riduzioni pregresse degli incentivi, stallo dell’economia, incertezza normativa. Non è un periodo felice per le aziende del comparto delle rinnovabili e, in questo contesto, pensa di subire una discriminazione ancora più penalizzante il settore che sfrutta vento e pale. In pratica, i tagli all’energia eolica, specie quelli supplementari contenuti nella manovra governativa attraverso la Robin Tax, rischierebbero di far fallire un’industria nazionale già allo stremo. Lo ha detto Simone Togni, presidente dell’Anev (Associazione nazionale energia del vento) al Meeting di Rimini, nell’ambito del convegno “Il ruolo delle utilities nella nuova strategia europea per l’energia e l’ambiente”.

Secondo Togni «l’ennesimo tentativo di attacco inaccettabile all’energia da fonte rinnovabile eolica portato senza alcuna pianificazione o concertazione e a pochi giorni dall’emanazione dei provvedimenti di riordino del settore, rischia di ritorcersi come un boomerang contro il Governo, bloccando anche la crescita di un settore che, invece, è strategico per il rilancio dell’economia».

Il settore eolico, secondo una nota dell’Anev «è stato in questi ultimi anni oggetto indiscriminato di assalti e sgambetti continui che hanno determinato uno stop alle nuove iniziative che oramai perdura da oltre un anno a causa del taglio retroattivo dei ritorni di oltre il 35% che questa tecnologia ha già subito». Senza contare che «la grave situazione nazionale e internazionale che viviamo ha portato non più di 6 mesi fa il comparto eolico ad accettare, responsabilmente, un ulteriore riduzione per cinque anni del 22% dei ritorni previsti introdotti con il Decreto di recepimento della Direttiva Comunitaria sulle Fonti Rinnovabili».

Che fare? «Il Governo – dichiara Togni – ha necessità di fare cassa e questo lo comprendiamo visto il momento critico che stiamo vivendo, ma le misure e la corretta ripartizione tra i vari settori deve essere equa. Sull’energia rinnovabile da fonte eolica non si può pensare di applicare questa ulteriore tassa dopo i tagli drammatici e retroattivi già fatti. L’energia eolica – ha rimarcato Togni – è una fonte rinnovabile democratica e pulita che può e deve essere sfruttata a pieno per aumentare l’indipendenza energetica, la stabilità dei prezzi e la sicurezza degli approvvigionamenti che è cruciale oggi e sempre di più lo sarà nel futuro a valle della rinuncia di molti Paesi nel mondo del nucleare. Il settore energetico, che troppo semplicisticamente viene individuato come tra i più floridi, può essere uno dei settori a farsi carico del problema, magari insieme agli altri settori regolati come i trasporti e le telecomunicazioni – ha concluso Togni -, ma anche all’interno dei medesimi settori bisogna con conoscenza, capacità e obiettività bilanciare e riequilibrare gli sforzi che si richiederanno, e sull’energia rinnovabili da fonte eolica non si può pensare di applicare questa ulteriore tassa dopo i tagli drammatici e retroattivi già fatti negli ultimi anni».

Fotovoltaico: Provincia Bolzano, impianti sui palazzi di proprietà

Sfruttare ed anche valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico per la produzione di energia elettrica pulita da fonte solare, contribuendo così all’abbattimento delle emissioni nocive. Succede a Bolzano, dove, sugli edifici che sono di proprietà della Provincia, ben dodici, saranno realizzati degli impianti fotovoltaici. In accordo con quanto dichiarato da Hans Berger, il vicepresidente della Provincia di Bolzano, gli impianti fotovoltaici che saranno realizzati avranno una potenza complessiva cumulata pari a quasi 0,4 MW, e saranno in grado di produrre annualmente quasi 350 mila kw/h di energia elettrica da fonte solare.

Per la realizzazione degli impianti fotovoltaici il costo sarà pari a quasi 2 milioni di euro, tutti rigorosamente finanziati attraverso l’accesso a fondi comunitari. Una volta che saranno entrati in esercizio, gli impianti fotovoltaici permetteranno alla Provincia di Bolzano un risparmio economico annuo pari a ben 60 mila euro a fronte di un risparmio ambientale pari ad oltre 300 tonnellate di anidride carbonica (CO2) che non saranno immesse in atmosfera.

Olio fritto: diventa un biocarburante e prende il volo

Dell’olio non si butta via niente. Quasi come con il maiale! Dal prossimo settembre, oltre 200 volidella compagnia olandese Klm in volo da Parigi adAmsterdam, saranno alimentati a biokeroseneottenuto dal riciclo dell’olio da cucina esausto per uso alimentare.

A rifornire gli aerei saranno hotelristoranti efabbriche che hanno inviato i propri oli di fritturausati negli Usa per la raffinazione.

Klm non è l’unica compagnia aerea ad avere un nuovo orientamento verso i carburanti alternativi. Anche Enac – Ente Nazionale per l’Aviazione Civileha manifestato il proprio interesse per i biocombustibili, siglando un protocollo d’intesa con la Spagna.

Fonte: gogreeen.virgilio.it

UMPI compie 30 anni e rende “SMART” Montescudo

Nel Trentesimo della sua attività, il leader mondiale in tecnologie powerline (previsione di fatturato entro il 2015: 50 milioni) annuncia la creazione della prima Smart City della Valconca: Montescudo, che ora risparmierà il 52,3% in meno ogni anno
UMPI, leader mondiale in tecnologie powerline (previsione di fatturato entro il 2015: 50 milioni di euro), festeggia in questi giorni trent’anni di attività: un’avventura nata nell’ottobre del 1982 per iniziativa di Piero Cecchini – allora albergatore – che decise, quasi per gioco, di trasformare un’esigenza in un’idea imprenditoriale. «Da quel prototipo per la chiamata di soccorso nei bagni ad onde convogliate – spiega l’attuale presidente UMPI Luca Cecchini – di passi avanti ne sono stati fatti molti: l’azienda è cresciuta, ha ampliato le proprie competenze, ideato prodotti e soluzioni per soddisfare le esigenze dei clienti in diversi ambiti applicativi, affermandosi a livello internazionale».
In tutti questi anni l’innovazione tecnologica messa a punto da UMPI ha consentito a numerosi Comuni e amministrazioni locali di gestire meglio le proprie risorse, e li ha sostenuti nel loro percorso verso la realizzazione delle “città intelligenti”. Una delle realtà che recentemente ha deciso di sfruttare questa opportunità è il Comune di Montescudo (RN) – realtà collinare di 3.300 abitanti –, che, con l’adozione della piattaforma tecnologica Mynos System UMPI, è diventata la prima Smart City della Valconca.
Il territorio di Montescudo è stato reso interamente “intelligente” grazie ad un progetto di efficienza e risparmio energetico sulla pubblica illuminazione, basato sulla tecnologia ad onde convogliate di UMPI, capace di trasformare la rete elettrica esistente in reti-dati ad alta velocità senza l’installazione di nuovi cablaggi. I 929 lampioni della città e le 25 cabine di alimentazione sono ora in grado di far transitare segnali audio e video ad altissima velocità, erogando numerosi servizi aggiuntivi. Già attivo è il sistema di video sorveglianza, mentre, collegando ulteriori apparecchiature senza dover realizzare nuove infrastrutture, sarà possibile avere nuovi servizi relativi alla mobilità sostenibile, alla sicurezza e al controllo sul territorio, alla connettività e al monitoraggio della qualità dell’aria. Inoltre, grazie alla possibilità di modulare l’erogazione della luce a seconda delle esigenze, i consumi sono stati sensibilmente ridotti.

Il Sindaco di Montescudo, Ruggero Gozzi, che per primo ha creduto in questo progetto, spiega: «Grazie all’utilizzo delle apparecchiature di telegestione UMPI, potremo ottenere un risparmio complessivo tra energia e manutenzione del 52,3%. L’innovazione tecnologica contribuirà così a ridurre drasticamente i costi di energia e renderà possibile l’abbattimento dei costi di gestione per la manutenzione. Montescudo spende ora per i consumi in bolletta, grazie a Minos System, il 47% circa in meno di energia elettrica all’anno.
Umpi prosegue dunque nella sua ricerca per creare soluzioni tecnologiche innovative capaci di anticipare i bisogni futuri e, come nel caso di Montescudo, di fornire un significativo contributo al miglioramento della qualità della vita delle persone. «Trent’anni di storia – conclude Cecchini – sono un traguardo importante, ma per noi rappresentano soprattutto un punto di partenza per affrontare i tanti altri anni di attività che sono davanti a noi con entusiasmo e determinazione».

Profilo di UMPI
Fondata nel 1982, a Cattolica (RN) Umpi è un’azienda specializzata nella realizzazione di sistemi intelligenti per la telegestione dell’illuminazione pubblica e degli smart grid. Opera inoltre nel controllo degli edifici per il settore pubblico e privato. L’azienda si avvale di tecnologie proprie, tra cui i dispositivi Minos (TLC e onde convogliate nelle frequenze di ciascuna country). Ha all’attivo numerosi brevetti depositati. Un’importante realtà tutta italiana e una tra le prime “green company”, Umpi fa’ del rispetto ambientale uno dei punti cardini della filosofia aziendale. Con 500.000 punti intelligenti installati, il suo sistema Minos costituisce il più grande parco installato in termini di citymatica, ossia di punti intelligenti in outdoor. E grazie a Minos, Umpi è già stata insignita di numerosi premi fra cui “OK Italia 2009” di Unicredit Banca per “internazionalizzazione ed eccellenza nel territorio”, il “Premio speciale energia e ambiente” di ENEA e riconoscimenti di Lega Ambiente. Umpi ha diversi partner prestigiosi, con i quali opera nella implementazione di quartieri e città intelligenti. Le sue tecnologiche innovative sono finalizzate al risparmio energetico, alla tutela ambientale, al miglioramento della qualità della vita mediante un aumento dei livelli di sicurezza e della qualità dell’illuminazione, ottimizzando così anche i costi generali dei servizi.

UMPI Elettronica Srl
www.umpi.it


Fonte: Ufficio Stampa e Relazioni Pubbliche Ghenos Srl

Certificazione energetica, l’inchiesta che smaschera Groupon

Il sito altroconsumo.it ha condotto un’inchiesta: su Groupon sono stati comprati tre coupon che offrivano certificati energetici a prezzi scontatissimi. Due certificati a 99 euro, uno a 129 euro. Come fanno? Dopo un sopralluogo in casa ti promettono un certificato che attesta la classe energetica dell’immobile. Ritorniamo quindi sull’argomento perchè si tratta di una tematica importante, sulla quale si sono espressi anche Federarchitetti (leggi anche Certificazione energetica, Federarchitetti: no al mercato low cost) e il Cnappc (Groupon svende la Certificazione energetica, gli architetti protestano).

A livello nazionale ottenere la classe energetica è obbligatorio:
– per tutti gli edifici di nuova costruzione o da ristrutturare;
– per comprare o vendere casa;
– per accedere agli incentivi fiscali;
– per i nuovi contratti di affitto.

Ma come si ottiene un certificato valido? Non c’è un elenco nazionale ufficiale dei certificatori (per diventare certificatore, comunque, bisogna seguire un corso a cui sono abilitati ingegneri, architetti e geometri) esolitamente ci si rivolge all’agente immobiliare o all’architetto che segue i lavori.
Si, ma quanto costa? Dipende da grandezza, tipo di casa, onorario del tecnico e altre variabili ma in genere si va dai 300 euro per un appartamento ai 500 per una villetta.

Le offerte pubblicate sul sito di Groupon appartenevano a tre ditte gestite da tre professionisti diversi.
Su tre coupon acquistati, lo staff di altroconsumo.it ha ottenuto solo due certificazioni. Confrontando i certificati ottenuti con Groupon con quello eseguito a livello condominiale, i risultati sono diversi. Le classi energetiche variano da F per il certificato condominiale, E per quello eseguito con sopralluogo, fino a D per quello eseguito online, in modo non conforme alle norme.
Vengono venduti molti coupon e questo comporta un’attesa di uno e due mesi per ottenerne uno.

Aspetti da migliorare per la certificazione a livello nazionale
La carenza di dati sugli immobili esistenti rende difficile, pur rispettando le procedure di calcolo, determinare le caratteristiche termiche delle abitazioni. Per farlo servono strumenti particolari (termocamere) e prove invasive: si tratta di costi aggiuntivi che possono essere sostenuti da un professionista con una spesa minima di 100 euro.
Ci sono lacune a livello normativo: la mancanza di una procedura univoca lascia la valutazione della classe energetica per l’esistenti alla discrezione del certificatore. Infatti molti tecnici si affidano a parametri standard riportati nei manuali tecnici. Non c’è la minima attenzione per sensibilizzare l’utente al risparmio energetico, non vengono suggerite al cliente soluzioni che riducano i consumi. La scheda prevista per questo, che dovrebbe parte del certificato, non viene mai compilata.

Fonte: altroconsumo.it

Articolo preso da:  EdilTecnico

Londra 2012/ Al via la rivoluzione per i primi giochi sostenibili

Londra si prepara alla prima edizione green della storia delle Olimpiadi.  Il comitato olimpico, a meno di 200 giorni dalla cerimonia inaugurale dei XXX Giochi, sta infatti studiando come trasformare l’evento sportivo più importante del mondo in senso sostenibile.

Gli organizzatori puntano innanzitutto a realizzare un evento che riesca a sopravvivere ai 17 giorni di gare, costruendo stadi e infrastrutture non solo utili nell’immediato, ma utilizzabili anche nel futuro. Come riferisce l’Adnkronos, sono cinque le parole chiave della sostenibilità londinese sotto l’egida del ‘politically correct’: cambiamento climatico, rifiuti, biodiversità, salute e inclusione sociale.

A detta del Bleuprint for Change, il rapporto di sostenibilità pubblicato da London 2012 (www.london2012.com), gli interventi attuati spaziano in diversi settori; oltre agli edifici anche gli stessi giochi olimpici saranno a basso impatto ambientale. “Sono orgoglioso che la sostenibilità sia una parte importante del nostro modo di fare business – ha detto il responsabile del comitato olimpico londinese Paul Deighton -. Il lavoro che è stato fatto per integrare la sostenibilità al cibo, alla logistica, ai trasporti, alle cerimonie, alla tecnologia e alla gestione degli eventi ha scoperto opportunità che non sono state realizzate prima in un contesto olimpico o paraolimpico”.

Ovviamente, c’è ancora “molto da fare – ha aggiunto – ma siamo sulla buona strada per raggiungere risultati fantastici”. Chi si recherà a Londra potrà trovare strutture avveniristiche e rigorosamente green, firmate dai migliori progettisti del pianeta. Non solo lo stadio olimpico, ma anche l’Aquatics Centre disegnato da Zaha Hadid, che ospiterà 17.500 spettatori. O il velodromo (6000 spettatori) e il palazzetto per il basket (12000), tutti collocati all’interno del Villaggio Olimpico, che dal 2013 prenderà il nome di Parco Olimpico regina Elisabetta, trasformandosi in un nuovo quartiere residenziale da 3.600 appartamenti.

Il progetto del Parco Olimpico di Londra è, infatti, uno dei più ambiziosi del Regno Unito e punta alla rigenerazione urbana della periferia est di Londra, una delle zone più povere del Paese, con un alto tasso di disoccupazione. Tutte le strutture delle Olimpiadi sono sottoposte a una valutazione secondo principi di eccellenza in termini di sostenibilità e di approvvigionamento energetico. Si cerca in tutti i modi di ridurre l’uso dell’acqua e della produzione di rifiuti, secondo il diktat che spinge a “eliminare gli sprechi, ridurre, riutilizzare, riciclare, recuperare, smaltire”.

Il progetto del parco incrementerà inoltre la quantità di habitat naturale e la biodiversità del contesto, offrendo anche nuove opportunità per la comunità locale. Rispetto a Pechino, Londra ha speso quasi la metà (da 16 miliardi di dollari a 9,3) e alla base dei giochi londinesi c’è l’idea di un’Olimpiade diversa, a misura di atleta e spettatore. E gli spettatori sembrano aver gradito, visti gli otto milioni di biglietti già venduti per seguire le 302 gare delle 26 discipline dei Giochi che vedranno oltre 10.500 atleti provenienti da 204 nazioni.

L’atteggiamento ‘green’ riguarda anche il potenziamento della rete di trasporti pubblici per scoraggiare l’utilizzo delle automobili private. Almeno l’80% degli atleti potrà arrivare ai rispettivi campi di gara in meno di 20 minuti ed il Villaggio Olimpico sarà raggiungibile con dieci linee ferroviarie in grado di trasportare 240mila passeggeri l’ora.
Fonte : Libero