Archivio della categoria ‘EVENTI’

Bologna Water Design 2014

bolognaIn concomitanza con il Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, il cuore storico di Bologna torna a pulsare per presentare una nuova ed emozionante edizione della kermesse che celebra, con originalità e sensibilità, il binomio acqua e design.
‘Vetrina’ di Bologna Water Design 2014, sarà, ancora una volta, uno dei luoghi più affascinanti nel centro della città: l’Ex Ospedale dei Bastardini, il meraviglioso Palazzo del XVI secolo situato in via D’Azeglio.
Bologna Water Design, che nelle precedenti edizioni ha visto coinvolti alcuni tra i più importanti progettisti internazionali come Mario Bellini, Aldo Cibic, Mario Cucinella, Michele De Lucchi e Kengo Kuma, metterà in scena anche quest’anno emozionanti installazioni e originali progetti realizzati da Francesco Binfarè, Sergio Brioschi, Diego Grandi, Daniel Libeskind, Studio Irvine e, come sempre, anche da un folto gruppo di giovani talenti, quali Alhambretto e Padiglione Italia.
Tutti i progetti interpreteranno il tema dell’acqua con creatività e sensibilità, lungo un fil rouge che va dall’arredo bagno, alla cucina e alla decorazione delle superfici, fino alle installazioni più ambiziose e suggestive, realizzate grazie alla collaborazione di aziende leader nel loro settore merceologico, come ANTRAX IT, B&B ITALIA, BOFFI, CIICAI, FONTANA ARTE, GEBERIT, LEA CERAMICHE, LIVING DIVANI, POZZI-GINORI e ZUCCHETTI.KOS.

Appuntamento: 22 – 27 settembre 2014
Ex Ospedale dei Bastardini, via D’Azeglio nel centro di Bologna
+ info: www.bolognawaterdesign.it/2014/

Fonte: Professionearchitetto

Per la prima volta in Italia: Architect@Work

architect_et_work_420x270A seguito dell’eccezionale successo in Belgio (Kortrijk e Liegi), Paesi Bassi (Rotterdam), Francia (Parigi, Marsiglia, Lione, Nantes), Germania (Düsseldorf, Stoccarda e Berlino), Inghilterra (Londra), Svizzera (Zurigo) e Lussemburgo, ARCHITECT@WORK continua la sua espansione europea raggiungendo finalmente l’Italia, dove la prima edizione si svolgerà il 19 e 20 novembre 2014 al MiCo – Fiera Milano Congressi dalle 13:00 alle 20:00.
Grazie all’originale formula e al grande focus sull’innovazione, ARCHITECT@WORK è un evento unico nel suo genere. Prima di tutto colpisce l’aspetto esteriore della manifestazione. Tutti gli espositori – produttori o distributori di materiali, prodotti e servizi per la costruzione – dispongono di stand uniformi allineati in uno spazio accogliente e moderno, con salottini e zone lounge, catering di qualità e in generale un’atmosfera informale di vero e proprio forum con i visitatori. Soltanto architetti, designer, ingegneri e altri professionisti del settore vengono invitati a visitare l’evento, tramite un sistema di preiscrizione personalizzato.
Oltre alla forma originale di queste giornate di incontro, il fattore decisivo per il successo di ARCHITECT@WORK rimane comunque nei contenuti, in particolare il focus sull’innovazione. Ad ARCHITECT@WORK è possibile presentare soltanto prodotti lanciati da poco e nuovi rispetto all’offerta precedentemente sul mercato. Tutte le domande di partecipazione vengono sottoposte all’attenzione di un comitato tecnico costituito da architetti e architetti d’interni. Il comitato seleziona i prodotti esclusivamente in base alla loro reale natura innovativa rendendo così ARCHITECT@WORK un evento di assoluto interesse.

Fonte: Archinfo.it

 

 

Conversion plus

conversionConversion+ è un festival annuale che indaga le strategie di riuso del paesaggio urbano affetto da fenomeni di abbandono, dismissione e sottoutilizzo.
Lo scenario di crisi – politico/economico/istituzionale – apre interrogativi sulla sostenibilità di modelli di sviluppo per le città che impiegano l’espansione insediativa come carburante prevalente per la sussistenza dei modelli urbani. Questo trend di crescita perpetua della produzione edilizia ha determinato un totale disallineamento tra domanda e offerta abitativa, lasciando dietro di sé nel tessuto urbano numerosi oggetti, simili ad atomi che nel tempo hanno perso la carica che conferiva loro stabilità – la propria funzione –e oggi sono elementi instabili ma fortemente reattivi, pronti per essere riconvertiti a nuove funzioni.
Conversion+ ha l’obiettivo di costruire scenari sulla riattivazione dei frammenti di paesaggio urbano – gli ioni latenti nella città contemporanea – che hanno subito, negli ultimi decenni, fenomeni di abbandono, di dismissione, o che siano rimasti incompiuti.
Conversion+ è un festival itinerante a cadenza annuale che indaga i fenomeni di trasformazione del territorio contemporaneo attraverso pratiche interpretative collettive e transdisciplinari.
Il festival dell’edizione 2014 (1-14 Settembre) si svilupperà con azioni e progetti site-specific nella città di Bari. Durante le due settimane di durata dell’evento, nella Sala Murat, le quattro sezioni del festival ( urban exploration, workshop, talk, open exhibition, si intersecheranno per costruire delle letture collettive e transdisciplinari del consistente patrimonio in abbandono potenzialmente riutilizzabile presente nella città di Bari; indagare le strategie progettuali e i processi di riattivazione innovativi legati alle tematiche del riuso in Italia e nel mondo; elaborare progetti di riuso, a scala urbana, architettonica e di dettaglio, per edifici inutilizzati presenti nel territorio barese.
Il festival si apre con un’esplorazione urbana aperta ai partecipanti dei workshop e a tutta la cittadinanza seguendo le rotte punteggiate dai casi emergenti di abbandono del paesaggio urbano. Con smartphone e tablet e attraverso i social network, i ‘flâneur occasionali’ potranno condividere i contenuti geotaggati (foto, video, scritti) relativi alla passeggiata collettiva.
Workshop
Nella prima settimana del festival si terranno tre laboratori paralleli che indagheranno il fenomeno dell’abbandono del paesaggio urbano attraverso differenti tecniche interpretative
Architettura
Sei gruppi di partecipanti coordinati da tre tutor saranno invitati a elaborare progetti di riuso, a scala urbana, architettonica e di dettaglio, per edifici inutilizzati presenti nel territorio barese.
Fotografia
Un gruppo di partecipanti coordinato da un tutor fornirà una lettura del patrimonio edilizio abbandonato attraverso la fotografia.
Audiovideo/arte relazionale
Un gruppo di partecipanti coordinati da un tutor produrrà un contributo che documenti il fenomeno dell’abbandono attraverso tecniche ibride audiovisuali legate al contesto e alle comunità locali.
Talk
A chiusura delle giornate di laboratorio, e nella seconda settimana del festival si apriranno dei talk pubblici centrati sui temi delle politiche innovative sul riuso del patrimonio edilizio inutilizzato, sulle azioni della cittadinanza attiva riguardo la riattivazione degli immobili in abbandono e sulle visioni proposte nei workshop.
Open exhibition
In aggiunta ai materiali prodotti dai laboratori, nella mostra saranno presenti contenuti che indagano il carattere multiforme dell’abbandono del paesaggio urbano, con focus legati ai processi innovativi; alle strategie ricorrenti nel progetto di architettura; alla geografia complessa del fenomeno di abbandono del contesto territoriale barese; ai risultati del concorso tenutosi nell’edizione 2013 del festival, con la call di photogeotagging e la mappatura collettiva degli spazi in dismissione in Italia e nel mondo.

Fonte: Conversion Plus

Architettura, design e arte a Carrara Marble Weeks 2014

h_40257_01Si è aperta venerdì 27 giugno la nuova edizione di Carrara Marble Weeks, la kermesse, ideata dagli architetti Paolo Armenise e Silvia Nerbi, dedicata ad Architettura, design e arte. L’iniziativa, sempre aperte alle diverse contaminazioni, sarà scandita fino al prossimo 7 settembre da un ricco programma di retrospettive, installazioni e incontri.

Tra le mostre appena inaugurate quella di Angelo Micheli, architetto e designer  partner delloStudio De Lucchi, dal titolo “11 11 11”: la Chiesa delle Lacrime ospita 33 piccole sculture (undici cipressi, undici capre, undici parti di corpo), delle quali 31 realizzate in legno e due in marmo di Carrara.

Lo Spazio Palazzo Corsi e il Garage Corsi di Corso Rosselli, ospitano “40X40” Osmosiche vedono protagonisti Paolo Ulian con Moreno Ratti ed Eliana M. Lorena. La prima consiste nella proposta di riuso della marmetta artigianale 40×40, in linea con l’impegno ‘etico’ di Paolo Ulian, che con Moreno Ratti sperimenta tecniche di lavorazione che non producono scarti di materiale; il progetto espositivo Osmosi di Eliana M. Lorena, che da giovanissima ha collaborato con Cini Boeri a Sottsass, indaga la porosità del materiale, raccontando i suoi 40 anni di idee e progetti.

Da non perdere l’incontro del 4 luglio fra Achille Bonito Oliva e l’architetto Marco Casamonti, dal titolo Marmo tra arte e architettura, in programma alle ore 18.00 presso la Sala della Camera di Commercio di Carrara; e le sette installazioni in città realizzate da note aziende del comparto lapideo, che ogni anno trasformano il centro storico di Carrara in un museo diffuso dell’arte del design fino al 7 settembre.

Fonte: Archiportale

14. Mostra di Architettura – Fundamentals

biennApertura al pubblico dal 7 giugno al 23 novembre 2014
30 | 04 | 2014
direttore Rem Koolhaas

Sarà aperta al pubblico da sabato 7 giugno adomenica 23 novembre 2014, ai Giardini della Biennale e all’Arsenale, la 14. Mostra Internazionale di Architettura dal titolo Fundamentals, diretta da Rem Koolhaas e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta. La vernice ha luogo nei giorni 5 e 6 giugno, la cerimonia di premiazione e di inaugurazione si svolgerà sabato 7 giugno 2014.

La Mostra è affiancata da 65 Partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia.
Sono 10 i paesi presenti per la prima volta: Costa d’Avorio, Costa Rica,Repubblica Dominicana, Emirati Arabi Uniti, Indonesia, Kenya, Marocco, Mozambico, Nuova Zelanda e Turchia.

Il Padiglione Italia in Arsenale, organizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la PaBAAC – Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee – è curato quest’anno da Cino Zucchi con una mostra dal titolo Innesti/grafting.

Sono 22 gli Eventi Collaterali ufficiali ammessi dal direttore e promossi da enti e istituzioni internazionali, che allestiscono le loro mostre e le loro iniziative in vari luoghi della città.

Fonte:  La Biennale

Solarexpo, via da domani alla 15esima edizione

okApproccio multi tecnologico per la mostra convegno in programma a Fiera Milano fino al 9 maggio

Inizia domani la quindicesima edizione di Solarexpo – The Innovation Cloud, la piattaforma espositiva internazionale dedicata a tutte le tecnologie energetiche innovative che sarà presente a Fiera Milano fino a venerdì 9 maggio.
L’esposizione sarà dedicata a tutte le tecnologie energetiche low carbon e alla loro ‘ibridazione’: dalle rinnovabili elettriche alle tecnologie per lo storage e le smart grid, dalla mobilità elettrica alle smart city, dalle rinnovabili termiche all’efficienza energetica in edilizia.

Secondo Luca Zingale, direttore scientifico di Solarexpo – The Innovation Cloud, anche quest’anno i fattori chiave del successo dell’evento saranno la specializzazione, l’approccio trasversale a tutte le tecnologie energetiche innovative e la loro integrazione, l’internazionalizzazione e i contatti di qualità.

La manifestazione, ha aggiunto Zingale durante la presentazione dell’evento, punta a sostenere le imprese anche nella loro proiezione internazionale, ma è anche la sede ideale per comprendere le tendenze in atto, condividere e rielaborare nuovi modelli di business e fare networking.

The Innovation Cloud, ha concluso Zingale, corrisponde appieno all’esigenza delle imprese del fotovoltaico di guardare con decisione all’integrazione fra tecnologie innovative, ma anche di incoraggiarle nella difficile fase di transizione dopo la fine della stagione degli incentivi.

Fonte: EdilPortale

Parco della Musica: torna il Festival del Verde e del Paesaggio

h_39216_01In arrivo 1 km di esposizione di giardini sperimentali, installazioni e design outdoor

Dal 16 al 18 maggio fa ritorno l’appuntamento tanto atteso dagli appassionati di verde e architettura del paesaggio: è in arrivo la quarta edizione del Festival del Verde e del Paesaggio, organizzato negli spazi del Parco Pensile dell’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Volgono al termine i preparativi per l’allestimento di un chilometro di esposizione tra giardini sperimentali, installazioni, arredamento e design da esterni, artigianato, arte contemporanea, spazi e laboratori a tema dedicati ai bambini.

L’itinerario, che accoglie ogni anno oltre un milione di visitatori, offre per tre gironi la possibilità di ammirare non solo le specie più rare e più belle dei migliori vivai italiani, ma anche di curiosare tra le ultime tendenze del verde e del design outdoor del Garden Show, e di scoprire le proposte delle numerose iniziative presviste durante il Festival, tra cui le sperimentazioni delle Follie d’Autore, gli allestimenti di Avventure creative e le proposte di Balconi per Roma.

Come ogni anno il Festival del Verde e del Paesaggio assegna un premio per ogni sezione (7 sculture originali raffiguranti un albero, simbolo del paesaggio e della natura), consegnato da una giuria di gironalisti, esperti del settore e appassionati, e anima la già suggestiva location del Parco Pensile grazie ad installazioni d’arte, performance musicali e teatrali, corsi di giardinaggio, aperitivie pic-nic.

Torna la quinta edizione di Florence Design Week

h_39148_01Fino al 1° maggio Firenze apre le porte a creatività, interculturalità e sostenibilità.

Nuovo appuntamento con Florence Design Week, il festival dedicato al design che, fino al 1° maggio punta i riflettori su creatività, interculturalità e sostenibilità. La kermesse, alla sua quinta edizione, fa ritorno a Firenze con il tema Beyond Design, si riconferma occasione da non perdere per professionisti, imprenditori, studenti e design addicted.

Diverse le location coinvolte, dislocate nella città di Firenze, dalla Limonaia di Villa Strozzi, per la mostra Beyond Brasil, a Palazzo Borghese e al Grand Hotel Minerva per l’esposizione Art for Florence Design Week, nonchè le architetture storiche di Palazzo Davanzati e Casa Martelli per le visite guidate.

Florence Design Week 2014 ha lanciato quest’anno, tra le diverse iniziative, il concorso “Diventa un Awakener”, con l’obiettivo di divulgare tra i giovani talenti i principi dell’upcycling e del riuso dei materiali.

Ad esporre le loro creazioni presso la Sala Semi Ottagono del Complesso delle Murate, oltre ai tre vincitori del concorso (LINFA team, Karen Bauer Borrelli, Alessio Roscilli con Elsa Cresti), annunciati martedì 22 aprile: Ester Colombini e Gabriel Castellana con il progetto Recycled dreams; Francesca Cibischino e Giulia Accornero con On Air; Dana Andreea Lupascu con Iside; Luigi Masecchia con TAPPO’ST; Emmanuele Panzarini con Table-book; Chiara Ranucci con INDENIM; Maddalena Vantaggi con Di(af)fetti.

Ancora una volta design, artigianato, arte, networking e grandi marchi si uniscono all’arte di vivere di Florence Design Week, catalizzando le energie creative nazionali ed internazionali di progettisti, imprese e istituzioni, che fanno del design, oltre che una professione, uno stile di vita.

Fonte: ArchiPortale

Alla Triennale di Milano Paulo Mendes da Rocha

b_10961_1Dal 06/05/2014 al 31/08/2014 la Triennale di Milano ospiterà la mostra dedicata a Paulo Mendes da Rocha.

La mostra vuole presentare al pubblico italiano l’opera dell’architetto brasiliano Paulo Mendes da Rocha, insignito nel 2006 del Pritzker Prize per l’architettura e tra le massime figure dell’architettura contemporanea.

L’esposizione cerca di collocare nella storia la produzione architettonica di Mendes da Rocha facendo emergere alcuni temi ricorrenti, utili a mettere in luce la rilevanza della sua opera.

Partendo da alcuni concetti cardine, alla base della produzione dell’architetto – che l’architettura sia il luogo deputato a operare un’ampia trasformazione del territorio, a modificare la topografia e a veicolare cambiamenti di tipo infrastrutturale – la mostra racconta come Mendes da Rocha si sia confrontato con le varie tipologie architettoniche e quali siano i suoi interessi e i suoi principi di progettazione attraverso un percorso tematico.

Grande attenzione è rivolta ai disegni: non solo agli impeccabili disegni tecnici dei progetti o agli schizzi a fondamento di questi progetti, ma anche ai disegni, sinora rimasti ignorati, su temi svariati, apparentemente lontani dall’architettura.

Ai disegni si affiancano le fotografie, tanto quelle d’epoca quanto quelle realizzate negli ultimi anni appositamente per la monografia, a cura di Daniele Pisani, pubblicata da Electa.

Saranno presenti anche alcuni plastici delle sue opere, tanto quelli d’epoca quanto quelli, fatti di semplici fogli di carta, che Mendes da Rocha in persona ha realizzato appositamente per la mostra.

La mostra si avvale pertanto di una notevole mole di materiali originali, provenienti in larga parte (ma non solo: un plastico e un disegno, ad esempio, sono stati concessi in prestito dal Centre Georges Pompidou) dallo studio dell’architetto: 150 tra foto d’epoca, documenti, volumi dello studio e riviste d’epoca; oltre 200 disegni, compresi schizzi di piccolo formato; una decina di plastici; disegni digitali; foto attuali; una serie di video girati appositamente per la mostra; una serie di poltroncine Paulistano.

Fonte: ArchiPortale

 

Expo 2015: un connubio perfetto tra tecnologia e ambiente per Palazzo Italia

palazzoPalazzo Italia, simbolo di Expo 2015, sarà biodinamico e “mangia-smog”.

L’innovativo progetto architettonico presentato con un’installazione all’Università Statale di Milano dallo studio Nemesi & Partners prevede la realizzazione di una struttura complessa e dinamica, ispirato alle forme naturali di una foresta ramificata.

L’aspetto più interessante dell’edificio è però il materiale con cui verrà costruito: il cemento biodinamico. Costitituito da Tx Active, un principio fotoattivo che reagendo alla luce solare è in grado di catturare piccole particelle organiche e inorganiche presenti nel contesto, questo materiale può  contribuire alla diminuzione dello smog presente in atmosfera. Il cemento biodinamico, che alla vista e al tatto sembra marmo, è stato utilizzato per la prima volta nel 1996 a Roma per la realizzazione della chiesa “Dives in Misericordia” di Richard Meier caratterizzata da tre imponenti vele bianche. Da allora la ricerca e il miglioramento dei legami tra le particelle fotocatalizzatrici che lo costituiscono non ha avuto sosta. Innumerevoli sono gli studi, le sperimentazioni e le verifiche che il Centro tecnico del Gruppo Italcementi ha condotto in collaborazione con Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente), CNR (Istituto inquinamento atmosferico) e CCR (Centro comune di ricerca Ispra) apportando continuamnete nuove conferme all’efficacia di questo materiale .

Inoltre, i pannelli bio-dinamici che costituiranno la parte esterna del palazzo saranno realizzati per l’80% da materiale reciclato, conferendo alla struttura un plus valore per quanto riguarda la sua eco-sostenibilità e rafforzando così l’importanza che il reciclo ha oggi per la conservazione del nostro Pianeta.

Diana Bracco, presidente di Expo 2015 e commissario del Padiglione Italia, ha affermato che “l’Esposizione Universale del 2015 è una grande opportunità di rilancio per l’Italia, che permetterà al nostro Paese di valorizzare le nostre numerosissime eccellenze produttive, tecnologiche e scientifiche”. Per queste ragioni, portare ad un evento di tale calibro innovazioni e soluzioni proposte e brevettate da aziende interamnete italiane, qual’è Italcementi, è sicuramente un’occasione a cui il nostro Paese non può ad oggi rinunciare.

Premio internazionale di restauro architettonico «Domus Restauro e Conservazione»

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Vista la grande omogeneità qualitativa delle migliori proposte nella sezione Opere Realizzate, la Commissione, dopo un difficile, ma interessante dibattito, ha deciso all’unanimità di premiare tre diversi progetti come medaglie d’oro ex-aequo e due come medaglie d’argento.

Il premio internazionale di restauro architettonico «Domus Restauro e Conservazione» è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Ferrara, dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della provincia di Ferrara e della Federazione degli Ordini degli Architetti, P.P e C. dell’Emilia Romagna.
Il premio, voluto ed ideato dall’Università degli Studi di Ferrara attraverso il dipartimento di Architettura e promosso dall’azienda Fassa Bortolo e ormai giunto alla sua quarta edizione, è stato pensato con il fine di selezionare e promuovere al grande pubblico le opere di restauro che siano riuscite a meglio interpretare i principi condivisi dalla comunità scientifica, anche ricorrendo a forme espressive contemporanee.

Questo premio vuole attestare anche la fondamentale importanza rivestita dal rapporto tra i professionisti e le imprese coinvolte nei lavori arrivando a premiare i progettisti del settore privato o pubblico e le stesse Ditte di restauro che hanno realizzato le opere.

Particolare interesse è rivolto anche nei confronti dei lavori di progettazione elaborati nell’ambito delle tesi di laurea presso le diverse Università, per i quali sono stati premiati anche i relatori. Le candidature a questa quarta edizione del Premio sono state oltre 100, provenienti per la maggior parte da paesi europei, ma anche da Sud America e Asia. Il progressivo aumento della partecipazione di concorrenti di provenienza non italiana, rispecchia un sempre più diffuso interesse verso la conservazione degli edifici storici e inoltre sottolinea l’importanza che il Premio «Domus Restauro e Conservazione» ormai ricopre nell’ambito del restauro del panorama internazionale.

La giuria, presieduta anche quest’anno dal Prof. Arch. Giovanni Carbonara, Ordinario di Restauro Architettonico e direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio all’Università la Sapienza di Roma, è stata composta dal Prof. arch. spagnolo Fernando Vegas, professore dell’Università Politecnica di Valencia, dall’arch. Francesco Scoppola, direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria, dal Prof. arch. Riccardo Dalla Negra, ordinario di Restauro Architettonico presso il dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara e dal Prof. arch. Marcello Balzani, direttore del Centro Diaprem (Centro dipartimentale per lo sviluppo di procedure automatiche integrate per il restauro dei monumenti) dell’Università degli Studi di Ferrara, dipartimento di Architettura, e responsabile scientifico del TekneHub laboratorio in rete del Tecnopolo di Ferrara afferente alla Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna.

Vista la grande omogeneità qualitativa delle migliori proposte nella sezione Opere Realizzate, la Commissione, dopo un difficile, ma interessante dibattito, ha deciso all’unanimità di premiare tre diversi progetti come medaglie d’oro ex-aequo e due come medaglie d’argento.

Le medaglie d’oro

I vincitori della medaglia d’oro sono:

-Studio Sergio Sebástian Architects, Spagna, per la valorizzazione di uno Spazio Archeologico a Daroca, Saragozza, spazio ipogeo dedicato a funzioni culturali, hall per conferenze, sale riunioni, piccolo museo
-Arch. Leonardo Angelini per il restauro del Torchio e del Mulino di Baresi, Bergamo, che si dimostra come un intervento che ha avuto un forte impatto sociale che lo qualifica per la potenzialità di offrire spunti all’identificazione col patrimonio locale;
-Arch. Patrizia Valle per il restauro delle Mura di Cittadella, Padova, un’opera di restauro volta al recupero degli elementi significativi delle mura urbane nella loro attuale consistenza materica e valorizzata da due interventi «reintegrativi».

Le medaglie d’argento

I vincitori della medaglia d’argento sono:

-Studio Koko Architects per il recupero del porto per idrovolanti di Talllin, in pochi mesi il museo più visitato dell’Estonia, un intervento che si inserisce in un quadro di grande attenzione al restauro in tutta la città, nelle sue diverse parti e differenti epoche
-Jansana, De La Villa, De Paauw, Arquitectes + Aaup Jordi Romero i Associats volto al recupero delle Batterie antiaeree di Turó de la Rovira, Barcellona, un progetto che si qualifica anche e non secondariamente per la sua rarità e originalità anche sotto il profilo della tutela del «patrimonio immateriale».

Menzioni speciali

Nella stessa sezione «Opere Realizzate» la giuria ha inoltre ritenuto opportuno segnalare come menzioni speciali sei diverse opere: quattro provenienti dall’Italia, una dalla Svizzera e una dall’India.
Tra questi sei contributi molto interessante è la proposta dell’arch. Carlo Blasi per il restauro della Cittadella di Damasco, in Siria, un intervento sostanzialmente aggiuntivo ed eterogeneo rispetto alla struttura architettonica e urbanistica sulla quale si interviene.
Un’opera che testimonia una padronanza del progetto è quella dell’arch. Michele Bondanelli nel suo progetto di restauro della Chiesa di San Zeno ad Argenta, Ferrara.
L’arch. Andrea Oliva si segnala come menzione speciale per la riqualificazione e il riuso di un capannone per il Tecnopolo di Reggio Emilia, un intervento che ha avuto il merito di affrontare temi dai quali non si ricava particolare notorietà, ma che sono temi sui quali investire attenzioni.
Per quanto riguarda la menzione andata al progetto dell’Albergo Raas di Jodhpur (degli Studi Lotus + Praxis), nello stato indiano del Rajasthan, occorre dire che l’occasione del restauro e riadattamento di un complesso di valore storico, si è trasformata in un’esperienza di progettazione partecipata in maniera pluridisciplinare, aperta ad un intelligente recupero e reinterpretazione delle tecniche tradizionali dalla pietra, ai metalli, al legno.
Il progetto di ristrutturazione del Monastero di Santa Maria dei progettisti svizzeri Durisch + Nolli Architects si distingue invece per l’attenzione al trattamento delle superfici esterne, per il rispetto della volumetria storica e, di conseguenza, per la qualità del rapporto col paesaggio.
Una ulteriore menzione speciale è stata assegnata all’arch. Roberto Castellani per il restauro del Museo di storia naturale di Siena, un’opera che si segnala per la delicatezza e l’eleganza delle relative soluzioni architettoniche, curate fino nei minimi dettagli.

Progetti elaborati come tesi di laurea

Nella sezione «Progetti elaborati come tesi di laurea» la medaglia d’oro va invece a Vincenzo Fresta dell’Università degli Studi di Pisa, facoltà di Ingegneria, (relatori prof. Pietro Ruschi, prof.ssa Ewa J. Karwacka, prof. Marco Giorgio Bevilacqua) per la proposta di restauro, recupero e valorizzazione del complesso di San Silvestro, Pisa.
In questa sezione come medaglie d’argento i pari merito sono stati ben sei provenienti da diverse università italiane (Catania, Roma Tre, Iuav, Politecnico di Bari) ma anche dal Brasile e dal Portogallo, evidenziando come il Premio Domus sia ormai ben conosciuto anche all’estero.

Fonte: Edilizia News

Ceramiche Caesar a Italian Winter Ceramics: l’evento itinerante austriaco dal 25 al 27 marzo

h_38561_08 ​Ceramiche Caesar è tra i protagonisti di Italian Winter Ceramics, tour di appuntamenti nelle principali piazze internazionali organizzato da Ceramics of Italy per promuovere e sostenere il valore della ceramica Made in Italy nel mondo.

Caesar sarà presente ai prossimi eventi che si terranno in Austria, rispettivamente a Graz e a Vienna il 25 e il 27 marzo, per offrire ad architetti e professionisti dell’interior design la propria esperienza in fatto di “Cultura della Materia Ceramica”.

Da sempre attiva nella ricerca e sviluppo di soluzioni all’avanguardia, con le sue collezioni in gres porcellanato Caesar si dimostra la soluzione ideale per arredare con gusto e sicurezza ogni tipo di ambiente, sia di tipo residenziale, sia commerciale, in indoor e outdoor.

Verse è una delle ultime novità ispirate al mondo della natura di cui offre una visione innovativa in chiave ceramica. Ispirata all’aspetto materico delle pietre, Verse si caratterizza per il Blend Design che interpreta molteplici textures e le fonde con equilibrio in una superficie contemporanea.

Soluzione ceramica completa per l’outdoor è Aextra20, sistema di lastre monolitiche in gres porcellanato con spessore maggiorato di 20 mm che nell’occasione viene presentato nel nuovo formato 60×120 cm, offrendo ulteriori spunti progettuali per l’arredo degli esterni, insieme alla
versione a spessore a 2 cm di Life, serie di ultima generazione di Caesar che richiama gli aspetti più tradizionali del legno e li ripropone in chiave ceramica.

Fonte: ArchiPortale

A Napoli torna Energymed, tre giorni su energia e riciclo

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Sodano, guardiamo a opportunità per ‘smart cities’.

Efficienza energetica, mobilità sostenibile, riciclo, nuove tecnologie. Questi i temi portanti della settima edizione di Energymed, la mostra-convegno organizzata dall’Anea (Agenzia Napoletana Energia e Ambiente) e che si svolgerà alla Mostra d’Oltremare di Napoli dal 27 al 29 marzo. Il 27 marzo è stato invitato anche il ministro dell’ambiente Gianluca Galletti. La manifestazione, che rappresenta il principale appuntamento del settore dell’energia pulita del Mezzogiorno e dell’intera area del Mediterraneo, ospiterà quest’anno anche il settore della Cogeneration (tecnologia che prevede la combustione del biogas per la produzione combinata di energia elettrica e termica) e si svolge nella cornice del Salone della Responsabilità Sociale Condivisa.

Tra le principali novità di questa edizione l’evento Smart City MED, nato dall’accordo tra Comune di Napoli, Forum PA e ANEA, che contribuisce alla costruzione di un futuro smart delle città realizzando un’area dedicata alla presentazione di esperienze territoriali d’avanguardia sul tema delle Smart City, per rendere più vivibili le città con l’ausilio delle tecnologie innovative delle telecomunicazioni: “Sarà – ha spiegato il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano – un padiglione che guarda alle opportunità che le città intelligenti potranno offrire alla nostra città ed all’intero bacino del Mediterraneo”. Sono circa 200 gli espositori attesi alla Mostra d’Oltremare che, spiega il presidente della Mostra Andrea Rea “sposa il tema dell’energia sostenibile che si coniuga perfettamente con la nostra idea di un’isola green all’interno della città”.

Fonte: ANSA

Scale Infinite: una scala ispirata ai disegni di Escher

 

Scale_Infinite_Concept__Photo_by_Jonas_Lencer_dRMM. Molti ricorderanno la Endless Stair, l’intrigante struttura simbolo del London Design Festival 2013 ispirata ai disegni di Escher e costituita da una serie di rampe di scale interconnesse fra loro e realizzate in pannelli di legno massiccio di tulipier (American tulipwood) a strati incrociati. La Endless Stair verrà riconfigurata e montata nell’ambito dell’evento “Feeding New Ideas for the City” organizzato dalla rivista Interni per il Fuori Salone di aprile. La nuova versione della Endless Stair si chiamerà Scale Infinite e sarà ospitata alla Cà Granda.

Scale Infinite si pone in voluto contrasto di materiale, dimensione e composizione rispetto all’armonioso contesto dell’ex Ospedale Maggiore del Filarete. E’ una provocazione estetica e, come la Endless Stair davanti alla Tate Modern a Londra, aggiunge una nuova dimensione all’ambiente in cui si trova.
Progettata da de Rijke Marsch Morgan Architects (dRMM), ingegnerizzata da Arup e costruita da Imola Legno e da Nüssli, la Endless Stair era stata concepita come un esercizio tridimensionale nella costruzione modulare in legno, con la possibilità di essere riconfigurata e adattata a contesti diversi.

Scale Infinite

Pur mantenendo l’influenza iniziale di Escher, Scale Infinite gioca ancora di più sulla prospettiva. Sei rampe di scale saranno connesse fra di loro per creare una forma che colpisce per la sua composizione volutamente in contrasto con l’uniformità classica delle forme rinascimentali dell’edifico che la ospita. dRMM dà nuovamente importanza all’elemento del gioco nella struttura permettendo al visitatore di interagire con essa attraverso l’integrazione di diversi livelli, connessioni e possibili vie di accesso. Questo gioco di prospettiva inoltre offre la possibilità di godere di una visuale nuova e unica sull’elegante chiostro della Cà Granda.

Una scultura e un progetto di ricerca

Scale Infinite non è solo una bella scultura di legno, è anche parte di un progetto di ricerca che fa progredire la conoscenza della costruzione in legno e della sostenibilità. In questo progetto per la prima volta è stato usato legno di latifoglia per produrre pannelli X-Lam, che di solito sono fatti di legno di conifera. Il tulipier (liriodendrum tulipifera, in inglese American tulipwood), il cui nome deriva dalla particolare forma a tulipano dei suoi fiori, è una specie di latifoglia americana ampiamente disponibile e relativamente poco costosa. E, aspetto cruciale per questo progetto, è incredibilmente resistente e rigido in rapporto al suo peso.

Una serie di test effettuati in Italia nel 2013 durante la produzione della struttura originale della Endless Stair ha dimostrato che il tulipier è fino a tre volte più resistente per quanto riguarda il “rolling shear” rispetto al legno resinoso usato normalmente in edilizia, per esempio l’abete. Perciò per i pannelli che costituiscono i gradini e le balaustre è sufficiente uno spessore di 60 mm. David Venables, direttore europeo dell’AHEC, così commenta: «Questo progetto ci aiuta a dimostrare che le latifoglie, con le loro ottime prestazioni tecniche e il loro aspetto estetico attraente, possono aprire nuove prospettive al costruire con il legno. Siamo molto contenti di portare la struttura a Milano in occasione dell’evento organizzato da Interni, e siamo certi che essa susciterà grande interesse e sarà argomento di approfondimento e dibattito».

In quest’ultima versione della Endless Stair, Scale Infinite, la progettazione degli elementi strutturali è stata migliorata usando i dati raccolti dall’installazione di Londra. La nuova disposizione dei pianerottoli e l’estensione del gradino più alto della pensilina fino al suo limite massimo sono il risultato di una progettazione strutturale di alto livello.

Scale Infinite sarà aperta al pubblico dal 7 al 18 aprile
all’Università degli Studi di Milano – Ca’ Granda ex Ospedale Maggiore, via Festa del Perdono 7

Orari di apertura
Dal 7 al 13 aprile: 09.00/24.00 | Dal 14 al 17 aprile: 09.00/21.00 | 18 aprile: 09.00/18.00

Conferenza stampa: lunedì 7 aprile alle 14.30 in Aula Magna
Serata di inaugurazione: lunedì 7 aprile alle 20.30

Endless Stair e Scale Infinite – crediti:
Design: dRMM Architects – timber studio, ARUP Engineering Structures, Material and Fire Specialists
Sponsor: American Hardwood Export Council (AHEC)
Contractor: Nüssli
Produzione dei pannelli X-Lam: Imola Legno

Arup: www.arup.com | dRMM: www.drmm.co.uk

Fonte: Professione Architetto

Renzo Piano Building Workshop: “Pezzo Per Pezzo”

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Apre domani a Padova la mostra dedicata ai 30 anni di attività del RPBW.

Domani il Palazzo della Ragione di Padova apre i battenti per una retrospettiva dedicata alla carriera trentennale del Renzo Piano Building Workshop. La mostra Renzo Piano Building Workshop – Pezzo per pezzo racconterà l’attività dello studio del senatore a vita con una carrellata di schizzi, disegni, fotografie, modelli, brevi testi e video provenienti dagli archivi del RPBW e della Fondazione Renzo Piano.

La cerimonia d’apertura della rassegna sarà preceduta da una lectio magistralis tenuta dall’architetto genovese alle ore 15.30, presso l’Aula Magna Galileo Galilei dell’Università di Padova, durante la quale Piano darà alcune anticipazioni sulla mostra.

La mostra, visitabile fino al 15 luglio, s’inserisce nell’ambito della sesta edizione della Biennale Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin” ed è stata realizzata grazie ai contributi della Fondazione Renzo Piano, del Renzo Piano Building Workshop, della Fondazione Barbara Cappochin e della Fondazione Stavros Niarchos.

Il Renzo Piano Building Workshop è fondato nel 1981. Oggi conta 150 collaboratori tra le sedi di Parigi, Genova e New York. L’opera di Renzo Piano é stata insignita di molti riconoscimenti tra cui la “Royal Gold Medal” per l’architettura, il RIBA nel 1989, il “Praemium Imperiale” a Tokyo nel 1995, “Erasmus Prize” ad Amsterdam in Olanda sempre nel 1995, il “Pritzker Architecture Prize” nel 1998, il “Leone d’Oro alla Carriera” a Venezia nel 2000, l’AIA Gold Medal dell’American Institute of Architect nel 2008 e la President’s Medal of Architectural League nel 2013.

Fonte: ArchiPortale

Eccellenza in edilizia, un ‘trofeo’ ai migliori cantieri

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In gara alla seconda edizione del Trofeo Gyproc Italia esempi di qualita’ e innovazione nell’applicazione dei sistemi a secco e degli intonaci.

Sarà Milano a ospitare, il prossimo 28 marzo, la premiazione della seconda edizione del Trofeo Gyproc Italia, istituito per premiare la qualità e l’eccellenza nell’uso delle soluzioni e dei sistemi a secco e intonaci.

Sei sono le categorie attraverso le quali si sviluppa il Trofeo: “sistemi a secco”, “intonaci”, “innovazione”, “residenziale”, “complessi polifunzionali” e “interventi di settore”. Per ognuna di esse concorreranno tre cantieri realizzati e completati tra gennaio 2012 e dicembre 2013, selezionati da un comitato tecnico Gyproc Saint-Gobain e votati online suwww.gyproclive.it. I primi classificati nelle sei categoriepotranno poi rappresentare l’Italia alle fasi finali dell’International Trophy, che il Gruppo Saint-Gobain promuove ogni due anni dal 1998 e che quest’anno si terrà a Berlino il 6 giugno 2014.

Nella categoria “sistemi a secco”, i cantieri in concorso sono: Teatrino di Palazzo Grassi (Venezia)Trilogia Navile (Bologna) e Cantina Fonzone Caccese (Paternopoli – Avellino). Nella categoria “intonaci” concorrono al primo posto Teatro Mercadante, (Altamura – Bari)Must – Museo storico città di Lecce e sede giunta regionale Calabria (Catanzaro).

Antinori nel Chianti (Classico Bargino – Firenze)Chiesa “Maria Madre dei Giovani” (Torino) e Hotel Aqualux (Bardolino – Verona)sono i finalisti nella categoria “innovazione”. Cenni di cambiamento (Milano)The Number 6 (Torino) e Giardini Milano Life (Segrate – Milano)sono i tre cantieri selezionati nella categoria “residenziale”.

Per la categoria “complessi polifunzionali” sono stati selezionati i seguenti cantieri: Archivio di Stato (Verona)Nuovo edificio dell’Università Iulm di Milano e Marina Verde Wellness Resort (Caorle – Venezia). La categoria “interventi di settore” i finalisti sono Hotel Esperia Palace (Zafferana Etnea – Catania)Park Hotel Pacchiosi (Parma) e Hotel Lunetta (Roma).

L’obiettivo dell’iniziativa è duplice: valorizzare e dare visibilità, da una parte, ad alcuni dei migliori esempi italiani per innovazione e qualità nell’utilizzo di queste soluzioni a base gesso a favore della comunità di applicatori, architetti, progettisti, costruttori e operatori del settore; dall’altra, il Trofeo Gyproc Italia vuole dimostrare il ruolo crescente dei sistemi a secco nel mercato delle costruzioni, in virtù di evoluzioni e innovazioni che ne hanno incrementato fortemente nel tempo le possibilità applicative.

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Pubblicato da: ARCHITETTO.INFO

Il padiglione del Kuwait per Expo 2015

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Una struttura segnata dalle ‘vele’ che solcano il Golfo Arabico, con richiami agli elementi naturali di una terra dalle condizioni climatiche difficili.

Un nuovo progetto si aggiunge alla folta serie di strutture per i padiglioni di Expo 2015: è quello del Kuwait, presentato a Milano nel corso di una conferenza stampa lo scorso 6 marzo 2014. Una riflessione visionaria suglielementi naturali che caratterizzano il paesaggio dello Stato mediorientale, come il deserto, il sole e il mare, con un accento particolare sull’acqua, mai come in questa terra così preziosa.

Affidato per la sua realizzazione a Nussli Italia, con il contributo dello studio Italo Rota per l’ideazione architettonica e il design della struttura, il progetto del padiglione Kuwait rappresenta il mix di tradizione culturale e modernità scientifica alla base dell’identità della società kuwaitiana contemporanea, che viene trasposto nel profilo delle vele “kuwaitiane” proprie delle imbarcazioni tradizionali (le “Dhow”), ancora in uso nelle acque del Golfo arabico e sulla superficie delle serre e dei sistemi agricoli idroponici del Paese. Nel progetto viene richiamato il tema principale di Expo 2015 (“Nutrire il pianeta, energia per la vita”), interpretato dall’identità di un Paese che da tempo è impegnato nello sviluppo di best practices in campo energetico per applicare soluzioni non convenzionali nella produzione di alimenti e lasciare alle generazioni future una terra più fertile.

“Il padiglione offre ai visitatori un’esperienza affascinante e ricca di momenti interattivi, per scoprire come dalla ricombinazione degli elementi naturali permessa dalle moderne tecnologie sia possibile generare la vita in luoghi inaspettati”, spiega Emanuele Rossetti, direttore di Nussli Italia. “Per questo motivo il percorso espositivo si articola in una struttura narrativa che si può suddividere in tre momenti: la presentazione del territorio del Kuwait e delle sue difficili caratteristiche climatiche, uno sguardo sulle soluzioni tecnologicheeducative e di ricerca che stanno rimodellando questo ambiente e, finalmente, l’incontro con la calda ospitalità e la ricchezza culturale della società kuwaitiana”.

Il cantiere del padiglione Kuwait sarà aperto, secondo il cronoprogramma fissato dal comitato organizzativo dell’Expo, a giugno, occupando un lotto di 2.790 mq a nord del Decumano nella parte orientale del sito espositivo. A regime, impiegherà circa 300 persone del posto.

Autore: Vincenzo Rossini

Fonte: ARCHITETTO.INFO

Smart Energy Expo, riflettori sulla white-green economy

energy-saving-imageAppuntamento a Verona per i protagonisti dell’efficienza energetica. Dal 9 all’11 ottobre 2013 si apre nello spazio espositivo della città veneta “Smart Energy Expo” la prima fiera internazionale sull’efficienza energetica e sulla white-green economy.

L’evento, organizzato da Veronafiere con  la partnership tecnica di EfficiencyKNow, chiama all’appello tutti i protagonisti della filiera dedicata all’uso intelligente dell’energia:  sistemi di monitoraggio e gestione intelligente di elettricità, calore e acqua, isolamento degli edifici, cogenerazione ad alto rendimento, biomasse e auto elettriche.

Soluzioni che all’interno dei padiglioni della fiera, con un particolare layout, saranno raggruppate in 6 macrocategorie merceologiche: generazione di energia, efficienza per l’edilizia, efficienza per gli impianti, servizi, energy&home ICT (Information & Communication Technology), smart cities and communities. Queste sezioni si incroceranno con i diversi settori d’intervento – agricoltura, edilizia, industria, terziario, pubblica amministrazione e residenziale – con il preciso obiettivo di diventare il punto di riferimento nazionale ed europeo per ogni tecnologia, soluzione e prodotto improntati ad una moderna politica energetica razionale, dalla produzione alla distribuzione, fino all’utilizzo intelligente dell’energia.

Smart Energy Expo punta alla creazione di una rete che metta a sistema tutti i soggetti coinvolti dalle nuove politiche del Governo in materia di efficienza energetica, con un focus specifico sul tema dei finanziamenti, attraverso il coinvolgimento degli attori interessati.

Con il Verona Efficiency Summit, forum internazionale che apre il Salone nella giornata inaugurale del 9 ottobre, uno spazio importante sarà dedicato all’approfondimento tecnico-normativo del settore e al ruolo dell’efficienza energetica nell’ambito dello sviluppo dei sistemi socio-economici. Parte fondante del Summit sarà l’analisi delle roadmap europee e nazionali da parte di policy maker di assoluto livello per autorevolezza e competenza, nonché una tavola rotonda tra i principali big player italiani ed esteri dell’industria dell’energia e dell’efficienza energetica.

 

FONTE: www.rinnovabili.it