Archivio della categoria ‘ENERGIE RINNOVABILI’

Energethica: 5° salone dell’energia rinnovabile e sostenibile

 

Dal 4 al 6 marzo 2010 a Genova si svolgerà il 5° salone dell’energia rinnovabile e sostenibile: Energethica. Il progetto si avvale di diversi strumenti quali: un premio a tema, consegnato in occasione della fiera; il periodico energethica news, i cui numeri vengono inviati gratuitamente a tutti i visitatori di Energethica e a operatori del settore con indirizzi nominativi e illustra gli argomenti trattati e le soluzioni pratiche portate da espositori e da fonti autorevoli; energethica club, una piattaforma on line per proporre e cercare servizi e prodotti in tema, uno sportello informativo su incentivi e normative, collocato sempre sul sito e allestito durante la fiera; un marchio di qualità, che potrà essere utilizzato come segno di riconoscimento per chi opera nel settore dell’energia rigenerativa oppure da chi utilizza energie rinnovabili per attribuire un valore aggiunto ideale al prodotto/servizio venduto.
Da quest’anno il Circuito si arricchisce anche di energethica piazza ed energethica congress, eventi organizzati in tutta Italia, nei centri minori e nei capoluoghi di regione, permettendo così una maggiore diffusione territoriale dello spirito di Energethica.

L’eolico offshore favorisce la biodiversità

I piloni delle turbine eoliche offshore offrono asilo a vari organismi marini e aumentano la biodiversità locale. Le strutture solide sono particolarmente gradite quando emergono da fondali uniformemente sabbiosi, dove, col tempo, danno origine a barriere coralline artificiali. Funzionano bene anche i blocchi di ancoraggio dei sistemi che sfruttano l’energia delle onde marine. Gli studi di Dan Wilhelmsson, del dipartimento di zoologia dell’università di Stoccolma, hanno anche considerato la protezione del fondale offerta dalle wind farm offshore, nei confronti della pesca a strascico. I pescherecci devono evitare la zona, anche se l’abbondanza di pesce e’ maggiore che altrove. L’area della wind farm diventa in questo modo una sottospecie di area protetta. E’ addirittura possibile progettare i basamenti per invitare alcune particolari specie di colonizzatori: i ricercatori hanno praticato dei fori e questi si sono popolati di granchi (Cancer pagurus), ma sopra una certa soglia l’abbondanza di predatori come i granchi scoraggia le altre specie. Altri tipi di strutture favoriscono gli astici (Homarus gammarus), alcune conformazioni invitano i pesci, ed e’ possibile modulare l’impatto delle strutture sull’ecosistema pre-esistente.

Fonte Ecowiki

Risparmiare energia: la casa passiva

La casa passiva, tra le più interessanti frontiere della bioedilizia, sta conoscendo una grande diffusione nell’Europa centro-settentrionale e da qualche tempo anche in Italia, specie nel Trentino Alto Adige. L’aggettivo passivo in questo caso ha una connotazione positiva e indica l’autosufficienza energetica.

Il risparmio energetico è una delle ragioni principali di chi sceglie di costruire una casa passiva, i cui costi si stanno ridimensionando negli ultimi tempi grazie soprattutto al crescente interesse attorno a questa possibilità. Una costruzione di questo tipo prevede una combinazione efficiente di fonti energetiche rinnovabili, conservazione del calore e coibentazione degli ambienti. Il fabbisogno energetico per riscaldare la casa viene soddisfatto da pannelli solari fotovoltaici – posti sul tetto ed eventualmente nel giardino – insieme a fonti poco inquinanti, come ad esempio caldaie a pellet di piccole dimensioni. Non serve l’installazione di un impianto di riscaldamento tradizionale, anche perché il 90% del calore generato all’interno non sarà disperso: utilizzando i materiali tradizionali o quelli più consoni alla bioedilizia, infatti, i costruttori prestano una grande attenzione all’isolamento termico degli ambienti e al recupero del calore. In una casa passiva tutte queste le fessure di una casa ordinaria (dagli infissi alle prese elettriche) sono isolate con materiali leggeri e altamente efficienti (a base di cartone o legno), mentre le finestre sono dotate di un triplice vetro per favorire l’effetto serra e intrappolare i raggi del sole. Per conservare e riutilizzare il calore, prodotto anche da elettrodomestici e dagli stessi abitanti della casa, viene adoperato un complesso sistema di areazione con prese d’aria e bocchette distribuite un po’ in tutti gli angoli della casa: il loro compito è quello di sottrarre calore all’aria calda interna e cederlo, mediante il sistema noto come pompa di calore, a quella fredda proveniente dall’esterno. Così  la casa si garantisce un livello termico ottimale e un’altrettanto buona qualità dell’aria, che non risulterà mai secca. In una casa passiva, infatti, le finestre vanno aperte molto raramente e il ricambio d’aria deve avvenire solo attraverso il sistema di ventilazione, mentre una struttura analoga recupera il calore anche dall’acqua degli scarichi.

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