Archivio della categoria ‘EDILIZIA’

Bioedilizia: il cemento armato è sostenibile?

Come scegliere il prodotto migliore, che soddisfi le nostre esigenze e contemporaneamente non danneggi l’ambiente? Ci soffermiamo su cemento e ferro per cercare di capire se una costruzione in conglomerato cementizio armato può considerarsi sostenibile. Il conglomerato cementizio armato è formato da pasta di cemento, sabbia, inerti e acqua a cui vengono aggiunti in opera tondini di ferro che lo rendono armato. Pur essendo uno dei materiali da costruzione più utilizzati in Italia, non è certamente sostenibile.
Il calcestruzzo, per le sue caratteristiche fisico-tecniche, non è consigliato in bioedilizia. Trattiene l’umidità, ha scarsa traspirabilità ed elevata conducibilità ed è facilmente aggredibile dagli agenti atmosferici. A causa delle difficoltà di posa in opera inoltre, nell’impasto vengono sempre inseriti degli additivi che da un lato riducono il rischio di formazione di pori e facilitano lo scivolamento all’interno delle casseforme, dall’altro hanno un forte impatto ambientale. Eppure oggi il calcestruzzo armato è spesso la soluzione scelta per realizzare fondazioni ed altri elementi strutturali. Se proprio non se ne può fare a meno, a quello additivato con scarti di lavorazioni industriali o prodotti di sintesi, meglio preferire il cemento puro. Oppure tentare con il cemento che assorbe la CO2 o con il calcestruzzo ricavato dal riso.
Anche sul fronte ferro, ovvero tondini metallici, il calcestruzzo armato perde punti rispetto all’acciaio. In un edificio in cui la presenza di parti metalliche è molto evidente, infatti, si verificano due fenomeni: l’effetto Faraday e l’effetto antenna. Il primo consiste nello squilibrio del campo elettromagnetico naturale proveniente dal suolo e dal cosmo, il secondo nell’alterazione del campo elettromagnetico artificiale prodotto dalle linee ad alta tensione, dai trasmettitori radio e tv ecc. Fenomeni sono negativi perché determinano interferenze con il funzionamento cellulare degli uomini e degli esseri viventi in generale. Converrebbe preferire tondini in acciaio ad alta resistenza in modo da limitarne le quantità impiegate. Ancora meglio i tondini in acciaio inox che consente l’eliminazione delle azioni di disturbo del campo elettromagnetico naturale.

Fonte: Architetturaecosostenibile

A New York: il primo grattacielo certificato Leed Platinum

Il secondo edificio più alto di New York è diventato anche il primo grattacielo commerciale a certificazione Leed Platinum, il più alto riconoscimento del Green Building Council. I 54 piani dell’edificio, con oltre 2.000 metri quadrati sono occupati dalla Bank of America e rappresentano il primo ufficio di grandi dimensioni ad ottenere l’etichetta Platinum. Il grattacielo possiede un sistema di filtraggio dell’aria che rimuove il 95% del particolato, le pareti vetrate massimizzano l’ingresso di luce naturale mentre un sistema di ventilazione a pavimento consente ai lavoratori di controllare la temperatura nello spazio appena circostante. L’edificio ha anche un impianto di cogenerazione al settimo piano, il quale cattura l’energia termica che altrimenti andrebbe sprecata, e la utilizza per ridurre il fabbisogno energetico dell’edificio di quasi due terzi. Nel frattempo, i refrigeratori nel seminterrato preparano il ghiaccio per raffreddare l’edificio durante il giorno. Tutte queste funzionalità sono state progettate per risparmiare sulle bollette elettriche e migliorare la produttività del lavoratore, entro un massimo di sette anni. Ad esempio, il sistema idrico del grattacielo cattura e ri-utilizza l’acqua piovana, risparmiando 7,7 milioni di galloni di acqua potabile ogni anno. I servizi pubblici connessi includono un passaggio pedonale e un giardino urbano che agisce da veranda. Inoltre, il progetto prevede l’apertura del Teatro Stephen Sondheim, certificato Leed Gold, il primo teatro green di Broadway, originariamente costruito da Henry Miller nel 1918.

Fonte: Casa&Clima

L’importanza della sicurezza nei cantieri edili


Se in ogni ambiente di lavoro, se per tutti i lavoratori sono indispensabili adeguate misure di prevenzione e tutela della sicurezza, quello del cantiere edile può essere senza dubbio annoverato tra i settori che più necessitano di accortezza, di vigilanza e dell’adempimento di ogni indicazione e dettaglio previsto dal Testo unico sicurezza sul lavoro, dalla normativa e delle prassi a esso correlate.

Il cantiere è storicamente un luogo di lavoro molto pericoloso, un luogo dove debbono primeggiare e rendersi evidenti quotidiane buone pratiche, continue attenzioni da parte di ogni attore presente e operante. Dal lavoratore ai datori di lavoro, il committente e il responsabile dei lavori, passando per le figure addette alla sicurezza come l’RSPP fino ad arrivare al Coordinatore della sicurezza. Professionista deputato ed eletto dalla norma alla conduzione organica e costante delle opere nel pieno rispetto della legge, della salute e della qualità del lavoro.

In questo sito affrontiamo in una maniera che si spera venga considerata utile, quanto di fondamentale, necessario e vitale ci sia da osservare nei cantieri edili. Quanto nella quotidianità, nel lavoro che avanza giorno dopo giorno, nel corso delle stagioni, con i cambi climatici e ambientali, col repentino e frequente cambio di “location”, di colleghi, di compagni risulti essenziale al fine di tutelare la propria sicurezza se si è operai o la sicurezza degli operai stessi se si è responsabili, datori di lavoro, coordinatori.

Affrontiamo ogni argomento, accompagnando le pagine con aggiornamenti settimanali, news e approfondimenti, dai quali cercheremo di trarre spunto, conoscenza e commento dell’evoluzione della normativa, di come si muove la legge in Italia e in Europa, di quanto c’è sapere e che sia meglio apprendere. Per una formazione accompagnata e corredata dal giusto aggiornamento continuo e che rinfreschi la memoria e le intenzioni.

Dalla normativa e dal D.lgs 81/08, passando per la 494, ai DPI, ai ponteggi, e poi i documenti, il DUVRI, il DURC per le imprese, il POS fino ad arrivare ai corsi per la sicurezza dei lavoratori edili, per RLS e RSPP e le lezioni destinate a chi stia per compiere il suo primo ingresso in cantiere.

FONTE: sicurezza-in-cantiere.it

Se sei interessato a corsi di Sicurezza in Cantiere visita:

Europa: entro il 2020 solo edifici a energia “quasi” zero

Entro il 31 dicembre 2020 gli edifici di nuova costruzione dovranno essere edifici a energia quasi zero. Lo prevede la nuova normativa sull’efficienza energetica in edilizia approvata ieri dagli eurodeputati – vedi bozza – che stabilisce i requisiti minimi per la prestazione energetica degli immobili di nuova costruzione e la loro applicazione per gli edifici esistenti. Gli Stati membri dovranno provvedere in questo senso. Tutti gli edifici costruiti dalla fine del 2020 dovranno possedere elevati standard di risparmio energetico e dovranno essere alimentati in larga misura con forme di energia rinnovabili e i progetti di costruzione degli edifici delle autorità pubbliche dovranno dare l’esempio partendo due anni prima. Una parte dei finanziamenti per queste innovazioni proverrà dal bilancio dell’Unione Europea. Ove possibile la spesa energetica degli immobili esistenti dovrà essere migliorata nel corso di lavori di ristrutturazione. Durante questi lavori i proprietari saranno incentivati a installare contatori intelligenti e a sostituire gli impianti di riscaldamento, quelli idraulici per l’acqua calda e i sistemi di climatizzazione con soluzioni alternative ad alta efficienza come le pompe di calore. La normativa nazionale richiederà, inoltre, ispezioni regolari alle caldaie e ai sistemi di climatizzazione. Le nuove norme aiuteranno i consumatori a contenere i consumi e l’Unione Europea, nel suo insieme, a centrare l’obiettivo sul cambiamento climatico usando il 20% in meno di energia. Gli immobili assorbono circa il 40% del consumo energetico totale dell’Unione Europea e costituiscono la più grande fonte di emissioni d’Europa, migliorando le loro prestazioni energetiche si riuscirebbe a raggiungere gli obiettivi sulle emissioni di CO2.

Fonte: Edilportale

Solid Poetry: il cemento termocromico

Nello scenario sempre più ampio di nuovi materiali, parliamo oggi di Solid Poetry: un cemento termocromico che rivela la sua vera natura da bagnato. Solit Poetry fa parte degli smart materials, prodotti iperperformanti capaci di cambiare la propria struttura, composizione, forma o funzione a seconda degli input esterni. Ad ogni input corrisponde un output, una risposta reversibile: una piastrella in cemento che reagisce al contatto con acqua, lasciando apparire delle texture floreali. Il progetto è stato sviluppato dai designer Susanne Happle e Frederik Molenschot del gruppo Droog Design in collaborazione con la Terratorium, azienda olandese che produce e lavora ceramiche e pietre naturali. La superficie del cemento è stata trattata con inchiostri termocromici stampati per serigrafia, il disegno appare progressivamente solo quando il cemento viene bagnato con acqua o con vapore ed è il risultato di una reazione reversibile, per cui scompare appena il cemento asciuga. Ovviamente le applicazioni, oltre che per le pavimentazioni, riguardano le superfici verticali degli ambienti esterni come giardini e spazi pubblici, pronti a regalare esperienze inaspettate per i fruitori soprattutto nei giorni di pioggia.

Fonte: Architettura&Design

Savno: l’ecoedificio costruito con i rifiuti

A Conegliano Veneto, il nuovo edificio della Savno, azienda pubblica addetta ai Servizi Ambientali del Veneto Nord Orientale è costruito, ad eccezione delle strutture portanti in cemento armato, interamente con materiali riciclati e riciclabili. L’intento è quello di diffondere presso la collettività la cultura del recupero e del riuso, e di illustrare concretamente i risultati che si possono ottenere attraverso il reimpiego delle risorse nei processi produttivi che danno nuova vita ai materiali. Al fine di ridurre i consumi energetici, l’edificio è stato progettato in modo da risultare un involucro semplice e compatto per ridurre ogni dispersione di calore. Un impianto geotermico, le cui sonde scendono per circa 150 metri sotto il suolo, garantisce il riscaldamento e il raffrescamento dell’edificio ad emissioni zero attraverso l’energia fornita dall’accumulo della massa terrestre con un notevole risparmio rispetto ai sistemi tradizionali. Oltre a ciò, per ridurre l’impatto termico ed ambientale, sul tetto dell’edificio è stato realizzato un giardino pensile utilizzando anche il compost proveniente dalla raccolta differenziata che, oltre a concorrere al raggiungimento di elevati standard per quanto attiene ad esempio l’isolamento termico, la climatizzazione e la regimentazione delle acque piovane, consente di creare un tassello della rete di connessione ecologica necessaria per ricucire il sistema delle aree verdi urbane che si fa sempre più frammentato.
L’acqua piovana raccolta sul tetto, una volta filtrata e depurata, è utilizzata al 70% per gli scarichi w.c., mentre il rimanente 30% viene utilizzato per bagnare il giardino pensile, mantenendo così costanti le caratteristiche di isolamento termoacustico dello stesso. Particolare cura è stata riposta anche nella progettazione degli interni che, in linea con i criteri di costruzione dell’intero edificio, sono stati pensati con caratteristiche e materiali ecologici e “poveri” nel senso di un uso ordinario ma che valorizza le specificità degli stessi. La scelta dei materiali, dei decori e dell’arredamento segue infatti scrupolosi “criteri ambientali” ed ha la funzione di trasmettere un preciso messaggio di ecosostenibilità. Un esempio eccezionale di come si può vivere secondo natura. Approfondisci qui.

Il cemento diventa eco-sostenibile

Il cemento, materiale principe dell’edilizia, è uno dei principali responsabili del surriscaldamento del pianeta, produce circa il 5 per cento delle emissioni globali di anidride carbonica e secondo i dati della banca francese Credit Agricole, nel prossimo decennio la domanda di cemento aumenterà del 50 per cento. I cementifici sono grandi consumatori di energia, e producono enormi quantità di anidride carbonica. La Novacem, azienda inglese, ha presentato un nuovo prodotto eco-friendly contenente alcuni minerali che, usati come additivi, permettono di produrre cemento a basse temperature e di assorbire anidride carbonica durante la fase di indurimento, andando ad azzerare le emissioni della fase produttiva. Per adesso sappiamo solo che il prodotto dovrebbe essere introdotto sul mercato nel giro di cinque anni. Il progetto di Novacem è solo uno dei esempi di impegno in questo senso, anche la società gallese Cenin, in collaborazione con l’Università di Cardiff, ha sviluppato una tecnologia che usa per la produzione del calcestruzzo scarti industriali riducendo la necessità dell’estrazione di materie prime e dunque un minor impatto ambientale. Il passo avanti tecnologico consiste in una trasformazione chimica dei materiali utilizzati per la produzione che permetterebbe di abbattere del 75% le emissioni di anidride carbonica. Altre società in Europa stanno sviluppando prodotti simili, l’olandese C-Fix ,TecEco e Calix. Approfondisci su Liquida

Ecobuild a Londra: fiera dell’edilizia sostenibile

Fiera dell’edilizia sostenibile in programma dal 2 al 4 marzo a Earl’s Court, Ecobuild annuncia un grande show con la presentazione di nuovi prodotti e servizi, insieme alle tecniche e ai progetti più all’avanguardia nel mondo del design sostenibile. Con oltre 800 espositori e circa 35.000 visitatori nel 2009, Ecobuild costituisce un valido punto di incontro per architetti, aziende e fornitori provenienti da tutta Europa. Particolarmente qualificata quest’anno, la presenza italiana, con una rappresentanza delle migliori imprese e delle associazioni più attive nel campo della sostenibilità urbana. A Londra, in pieno fermento anche dal punto di vista urbanistico per i preparativi delle Olimpiadi 2012, Ecobuild si appresta a calamitare l’attenzione di tutti coloro che credono nel binomio tra sviluppo urbano e sostenibilità. Fonte EcoRadio

L’Italia ha due mesi per adeguarsi alle normative Ue sull’edilizia

 Gli edifici consumano il 40% dell’energia prodotta e sono responsabili di circa il 36% delle emissioni di anidride carbonica dell’Unione Europea. Rappresentano, pertanto, un campo di intervento cruciale per le misure di efficienza energetica, capace di offrire risultati decisivi ai fini del raggiungimento degli obiettivi che la UE si è data in fatto di riduzione delle emissioni per il 2020. Il conseguimento di questo obiettivo, di grande valenza anche sotto il profilo economico in termini di risparmi sulle bollette domestiche, implica però che tutti gli Stati dell’Unione adottino in tempi rapidi le misure di efficienza energetica previste dalla legislazione europea per il settore edile. Per questo motivo la Commissione Europea ha chiesto formalmente all’Italia di conformarsi alla integralità delle norme UE in materia di rendimento energetico dell’edilizia e ha deciso di inviare al nostro Paese un “parere motivato”. Già nello scorso novembre la Commissione aveva rimarcato l’inosservanza italiana della normativa europea di settore. A seguito di questo intervento erano state adottate in Italia alcune misure supplementari ma, a parere della Commissione, tali misure non soddisfano compiutamente gli obblighi previsti dalla normativa europea. Le carenze lamentate riguardano in particolare il processo di certificazione energetica e la relativa attività di controllo. La legislazione italiana, infatti, autorizza i proprietari ad autocertificare il rendimento energetico se dichiarano che il loro edificio appartiene alla classe di consumo inferiore, ma in questo modo il nuovo proprietario o l’inquilino non riceve alcuna informazione sui futuri costi energetici né alcun ragguaglio su come migliorare nella maniera più conveniente il rendimento energetico dell’edificio. Inoltre – rileva la Commissione – in caso di affitto la legge italiana prescrive questi attestati soltanto per i nuovi edifici, mentre non li considera obbligatori per gli edifici esistenti che ne siano privi al momento della conclusione del contratto d’affitto. L’Italia – si osserva, infine – non ha ancora messo in atto misure adeguate per garantire controlli regolari degli impianti di condizionamento dell’aria, che non servono soltanto ad assicurare il rendimento ottimale degli impianti ma anche a fornire consigli e informazioni utili sui possibili miglioramenti da apportare o sulle soluzioni alternative da prendere in considerazione. Se entro due mesi il nostro Paese non avrà adottato le misure opportune per adeguarsi alla normativa UE, la Commissione potrà decidere di adire alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. TM News Fonte:www.lastampa.it

Quanto si risparmia con la casa passiva in legno

Casa passiva, sinonimo di risparmio energetico, di consumi ridotti, di efficienza energetica e di impatto ambientale ridotto all’osso. Sono numerosi ormai gli esempi, realizzati o in fase progettuale, di un modo di costruire (e vivere) intelligente. Dall’Eco Plus Home di Boch alla casa ecologica che verrà presentata in occasione delle prossime Olimpiadi dell’architettura “Solar Decathlon Europe 2012. Fino alla prima casa passivarealizzata in legno certificata Classe Oro Plus della Lombardia, che ha appena compiuto il primo anno di vita.

Si tratta di una villetta indipendente su tre piani, per una superficie complessiva di 600 mq, di cui 375 abitabili. La particolarità di tale abitazione è che i consumi effettivi ammontano soltanto a 100 euro, considerando il riscaldamento e il raffreddamento domestico.

Progettata e realizzata dalla BLM Domus – Divisione del Gruppo Bevilacqua, la casetta situata aFagnano Olona, in provincia di Varese, ha superato a pieni voti i test di CasaClima che ne certificano ilbassissimo consumo energetico.

Il segreto sta nell’utilizzo di quanto offre la natura, soprattutto del calore solare che entra dalle grandi finestre esposte a sud, ma anche nel recupero del calore passivo degli elettrodomestici in funzione e dagli abitanti. A condire il tutto in un impianto fotovoltaico da 10kw in grado di produrre energia elettrica, pannelli solari per l’acqua calda sanitaria e un impianto geotermico verticale, con la funzione di coadiuvare il lavoro della pompa di calore nel riscaldamento dell’abitazione dei mesi invernali e nel raffreddamento a costo zero (freecooling) in quelli estivi.

Inverno. In questo primo anno di vita, la casa di Fagnano Olona è rimasta ad una temperatura media di 20°C mantenuta per il 98% con apporti passivi. Il restante 2% invece è stato realizzato mediante la pompa di calore per un totale di 340 ore, con un consumo elettrico di 1.5 kw/h. E non è poco se si considera che nel mese di dicembre 2010 le temperature esterne hanno registrato minime di -6/7 °C.

Estate. Durante i mesi estivi, invece, la temperatura media è stata di 23°, garantita da schermature solari, da una gestione intelligente dei serramenti e infine dal raffrescamento a pavimento in freecooling con le sonde geotermiche. D’estate dunque la casa è stata raffrescata con il 100% di fonti passive.

Fonte:www.greenme.it

 

 

Bolzano: Klimahouse 2011 e la sostenibilità in edilizia

Manca meno di un mese all’avvio della sesta edizione di Klimahouse, la fiera dedicata all’efficienza energetica e alla sostenibilità in edilizia, Klimahouse, in programma a Bolzano dal 27 al 30 gennaio 2011.
Giunta alla sua sesta edizione, la manifestazione sarà vetrina per quasi 400 aziende impegnate nel settore della produzione e del risparmio energetico, presentando le ultime novità di prodotto e servizi più all’avanguardia del settore della sostenibilità in edilizia. Anche quest’anno è previsto un ricco programma di eventi collaterali che include alcune novità rispetto alle edizioni precedenti. Quattro congressi, tredici visite guidate a edifici ecosostenibili e molteplici momenti d’incontro per offrire la possibilità ad architetti, ingegneri, progettisti, impiantisti e al pubblico finale di informarsi sulle novità tecnologiche e di prodotto nel settore dell’edilizia verde.
Per tutti gli operatori sono in programma tredici visite guidate a edifici CasaClima in Alto Adige per toccare con mano gli interventi sul territorio e confrontarsi direttamente in loco con chi li abita e li ha progettati. I tour, organizzati da Fiera Bolzano Spa in collaborazione con enertour – TIS innovation park, prevedono la visita a edifici residenziali ma anche pubblici e commerciali, esempi di risanamento energetico di edifici già esistenti, edifici costruiti con materiale ecocompatibile, come il legno, ed esempi di edilizia sociale in standard CasaClima.
Accanto al tradizionale congresso internazionale “Costruire il futuro”, organizzato in collaborazione con l’Agenzia CasaClima, autorevole partner di Klimahouse, e a quello organizzato in collaborazione con ANIT, l’Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico, Klimahouse 2011 prevede altri due convegni di alto profilo organizzati in collaborazione con Il Gruppo 24 ORE e con Sinergie Moderne Network.
Il congresso internazionale “Costruire il futuro” ospita un ampio palco di relatori italiani e nord europei che portano il proprio know how nell’ambito dell’edilizia sostenibile e del risparmio energetico.
Il 28 gennaio 2011 il congresso affronterà il tema “Energia, Clima e Restauro” (dalle ore 10.00 alle 13.00, Sala Elena Walch presso il Centro Congressi Four Points Sheraton/Fiera Bolzano);
 mentre il 29 gennaio 2011, ore 10.00-13.00, il tema trattato è “Opportunità, Esempi e Tendenze”. Il congresso internazionale si svolge in tedesco e in italiano con traduzione simultanea. Il costo è di 30,00 euro per una giornata e 50,00 euro per tutte e due le giornate con obbligo di registrazione online.
L’Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico, che supporta la manifestazione Klimahouse sin dalla sua prima edizione con uno stand collettivo di aziende e un programma di interventi legati al tema della sostenibilità, propone per il 27 gennaio 2011 dalle ore 10.00 alle 12.30 presso la Sala Elena Walch del Centro Congressi Four Points Sheraton/Fiera Bolzano un incontro intitolato “La correlazione dei requisiti: le novità legislative di termica e acustica in edilizia e il parere dei soggetti coinvolti”, mentre il 28 gennaio 2011, dalle ore 14.00 alle 17.00, un intervento focalizzato sulla Nuova Direttiva Europea per l’efficienza energetica degli edifici. Il convegno si svolge in lingua italiana e l’ingresso è gratuito.
“L’efficienza negli involucri e nelle fondamenta” è il tema centrale del convegno in programma il 27 gennaio 2011 (ore 14.30 -17.30, Sala Sankt Pauls, Centro Congressi Four Points Sheraton/Fiera Bolzano) mentre “Il Risparmio Energetico. Soluzioni progettuali e corretta messa in opera del sistema edificio-impianto” è il titolo dell’incontro organizzato da Sinergie Moderne Network,
(27 gennaio 2011, ore 14.00 -18.00, nella Sala Elena Walch presso il Centro Congressi Four Points Sheraton/Fiera Bolzano intitolato).
Nell’ingresso principale di Fiera Bolzano l’Associazione Provinciale degli Artigiani (APA), a fronte del successo riscosso la scorsa edizione con la mostra “La casa perfetta – Gli errori da evitare”, ha deciso, in collaborazione con Fiera Bolzano, di arricchire questo spazio per illustrare al meglio gli errori che si possono evitare nella costruzione di una casa. L’APA, inoltre, porta in fiera vere e proprie “officine viventi”, laboratori pratici in cui i visitatori possono imparare a realizzare un cappotto termico oppure a montare correttamente una finestra. In collaborazione con l’Agenzia CasaClima, invece, Fiera Bolzano allestisce in Piazza Fiera una “Trend Gallery”, ovvero una mostra fotografica delle CasaClima costruite in Italia. Il programma collaterale di Klimahouse 2011 non prevede solo novità per i visitatori ma anche per gli espositori che hanno l’occasione di presentare i propri progetti al “Klimahouse Marketing Award” organizzato da Fiera Bolzano e al “Klimahouse Trend”, organizzato in collaborazione con Frames – Il Sole24Ore. Il 27 gennaio 2011 alle 17.30 presso il “Klimahouse Forum” è in programma invece la premiazione del “Klimahouse Marketing Award”. Inoltre, come di consueto, il “Forum di Klimahouse” offre la possibilità alle aziende di presentare ai visitatori le ultime novità e di affrontare le tematiche più attuali nel campo del risparmio energetico. Il programma del Forum, nel padiglione B dal 27 al 30 gennaio 2011, scorre senza sosta da mattina a sera.

Fonte: ArchiPortale

A Torino: Restructura 2010, dal 25 novembre al Lingotto Fiere

Parte oggi, 25 novembre la XXIIIedizione di RESTRUCTURA. In corso fino al 28 novembre al Lingotto Fiere di Torino, Restructura si rivolge al pubblico di operatori e privati con l’aggiornamento sui nuovi materiali, i sistemi costruttivi, le attrezzature e i servizi. Una vetrina su tutta la filiera dell’edilizia e delle costruzioni, dai progettisti ai produttori, quest’anno con un repertorio espositivo esteso anche alle decorazioni artistiche, e un programma di iniziative di approfondimento dedicate a chi sceglie di costruire e abitare consapevolmente. Le aree di prodotto si estendono dalle macchine da cantiere ai produttori di materiali e manufatti da costruzione, dai sistemi costruttivi alle finiture fino ai prodotti ecologici e alla bioarchitettura. Il settore dell’impiantistica ospita i sistemi per la produzione alternativa di energia e calore, sistemi per risparmio e riciclo acqua, impianti elettrici, di sicurezza, illuminazione e building automation. Infine il comparto dei servizi è rappresentato da produttori di hardware e software per la progettazione, servizi finanziari e assicurativi, studi di progettazione, fornitori di servizi specifici per la professione. Restructura è organizzata da GL events Italia-Lingotto Fiere con il contributo di Regione Piemonte, Uniocamere Piemonte e Camera di commercio di Torino e il supporto delle sezioni territoriali di Cna, Confartigianato e CasArtigiani.
Gestiti con una nuova formula, i workshop saranno un momento concreto in cui i progettisti potranno ricevere le prime indicazioni per dimensionare e pre-valutare gli impatti nella progettazione delle nuove tecnologie legate al risparmio energetico, e termineranno con le visite “sul campo” a opere realizzate.
I tre workshop di questa edizione sono dedicati alla sostenibilità e al risparmio energetico
, affrontando il tema da tre punti di vista differenti: l’impiantistica termica basata sulle biomasse, le costruzioni in legno e la domotica applicata alla gestione degli impianti energetici negli edifici. Per valutare gli argomenti di ciascun workshop è possibile ascoltare le interviste ai relatori che presentano il loro programma: www.restructura.com. Sempre sul sito è necessario effettuare l’accreditamento ai workshop e ai RestrucTour.
I RestrucTour Professional, dedicati ai progettisti, sono strettamente correlati agli argomenti dei workshop del mattino. Si ha quindi l’opportunità di visitare i cantieri di una casa in legno e di un edificio a emissioni zero, vedere una centrale termica a biomassa in funzione e assistere all’utilizzo in tempo reale di programmi domotici per la gestione energetica degli edifici.
Il calendario di incontri e seminari proporrà i temi più importanti per l’aggiornamento tecnico: normative, sicurezza, incentivi fiscali, dimostrazioni di tecnologie e materiali innovativi. Argomenti di grande interesse per i professionisti saranno trattati nei due Convegni specialistici: giovedì 25 novembre alle 10, si parlerà con CNA della Nuova Legge Piano Casa Regionalee venerdì 26, dalle 10 alle 14, di Certificazione energetica: un’opportunità per i progettisti. A RESTRUCTURA per la prima volta verranno messe a confronto le potenzialità e le differenze dei vari metodi di certificazione attraverso l’analisi delle norme a cui sono sottoposti i progetti e con il supporto di esempi applicativi. Esperti di ciascun processo di certificazione porteranno le loro esperienze attraverso case story dimostrative e le certificazioni CasaClima, CasaUnica, LEED, Protocollo ITACA, SB100 AN saranno discusse e raffrontate con la guida dell’Arch. Umberto Andolfato.
Nel Padiglione 3 un’area è dedicata a CNA ed EnviPark con dimostrazioni di prodotti innovativi a disposizione dei visitatori che desiderano ampliare le loro conoscenze tecnologiche e normative. Inoltre il programma di seminari e convegni offrirà approfondimenti su tutti i temi che riguardano l’eco- sostenibilità ed energia. Saranno esposti e trattati da esperti del settore temi quali: il recupero energetico degli edifici, gli edifici in legno ad alta efficienza energetica, i sistemi di monitoraggio degli edifici, isolamento acustico e vibrazioni, i sistemi costruttivi a secco e facciate e coperture verdi, ma anche pile a combustibile e sistemi solari.
Come già la scorsa edizione, Restructura si sposta fuori-salone con i RestrucTour e accompagna i visitatori alla visita di edifici sostenibili. I RestrucTour, della durata di circa tre ore, si svolgono nella mattina di giovedì 25, venerdì 26 e sabato 27 novembre, dalle 10,15 alle 13,30. La partecipazione è gratuita per i visitatori del Salone, ma limitata a 50 persone con prenotazione obbligatoria tramite il sito restructura.com. Le visite saranno guidate dai progettisti stessi, che rimarranno a disposizione del gruppo per illustrare i particolari costruttivi e motivare le scelte che hanno portato alla realizzazione di edifici efficienti dal punto di vista energetico. L’itinerario prevede tre tappe con la visita a tipologie diverse di edifici, dove vengono considerate sia la tecnica costruttiva sia l’impiantistica energetica. Questo l’itinerario di visita: Grugliasco, visita al cantiere di un edificio residenziale in corso di ristrutturazione con struttura in legno; Piobesi Torinese, visita alla nuova Scuola Elementare dove sono state utilizzate tecnologie innovative coordinate per realizzare un edificio a basso consumo; Torino, Via Onorato Vigliani, visita ad una centrale termica ibrida (gas/cippato). E continua a Restructura l’appuntamento che i visitatori attendono per risolvere i loro quesiti di progettazione, costruzione, ristrutturazione, ma anche di bilancio energetico, certificazione e norme fiscali: i 5 Sportelli Utenza a disposizione per i primi consigli di progettazione, gestiti dall’Associazione Giovani Architetti Torino. Ogni pomeriggio, secondo gli orari a calendario (giovedì 25 novembre dalle 15 alle 19,30, venerdì 26 novembre dalle 16 alle 21 e sabato dalle 15 alle 19,30 e domenica dalle 15 alle 19,30) i visitatori potranno incontrare su appuntamento i professionisti più competenti a risolvere i dubbi e rispondere alle domande che vorranno porre. E’ necessario prenotare i colloqui di mezz’ora attraverso il sito restructura.com. L’eccellenza della manualità è una presenza fissa a Restructura: gli Artigiani, col supporto della Regione Piemonte, Camera di commercio di Torino, Cna, Confartigianato e CasArtigiani, sono in mostra con le loro produzioni tradizionali. Come consuetudine, a completamento dell’area a loro riservata, vengono organizzate dimostrazioni pratiche e altre iniziative di sicuro interesse per il pubblico e gli operatori. Restructura per gli artigiani è anche il momento dei riconoscimenti: giovedi 25, dalle 14 alle 20, si assisterà alla premiazione delle Eccellenze Artigiane a cura della Regione Piemonte, Assessorato all’Artigianato, Direzione Attività Produttive, Settore Promozione e Sviluppo e Disciplina dell’Artigianato e domenica 28, alle 17.45, si assisterà alle premiazioni dei concorsi Eccellenza Artigiana e Artigianato Artistico, Idee Nuove per Effetti Decorativi d’interni ed esterni, La Calce nelle Finiture e nel Restauro. All’interno del percorso di sostenibilità che Lingotto Fiere-GL events Italia sta implementando per ridurre l’impatto ambientale delle manifestazioni fieristiche, si applicheranno anche all’organizzazione di Restructura le norme già utilizzate nel corso del Salone Internazionale del Gusto e Artissima per la limitazione dei consumi energetici, con l’impiego di una illuminazione ad alta efficienza dei padiglioni che aumenta l’illuminamento a terra di un 25% circa, a fronte di riduzioni sui consumi elettrici diretti superiore al 60%. Un’altra importante azione riguarda l’impiego di materiali di allestimento eco-compatibili e la riduzione dello smaltimento dei rifiuti. Per le parti comuni dei padiglioni, infatti, non verrà utilizzata moquette, evitando così il conferimento in discarica di materiale non facilmente riciclabile per un peso complessivo di almeno 7,44 tonnellate ed evitando l’emissione in atmosfera di quasi 1 tonnellata di CO2.

Fonte: ArchiPortale

La regione Marche ha scelto il Protocollo Itaca

La regione Marche ha adottato il protocollo Itaca quale strumento di valutazione energetica-ambientale degli edifici, sia pubblici che privati, in quanto è stato ritenuto lo strumento più duttile e adattabile al contesto regionale e facilmente contestualizzabile al territorio ed alle esigenze locali.

Intervista all’ Ing. Nicoletta Peroni della regione Marche.
Montaggio e realizzazione intervista Chiara Vannoni.

Giovanni Semprini: qualità acustica degli edifici moderni.

Realizzare edifici ad alte prestazioni energetiche, con spazi interni confortevoli dal punto di vista termico e acustico. E’ possibile quando la progettazione segue i criteri di LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), il sistema di certificazione per l’edilizia sostenibile nato negli Stati Uniti e diffuso in oltre 60 Paesi del mondo.

Interviene il Prof. Giovanni Semprini, presidente dell’Associazione Ingegneri e Architetti della provincia di Bologna, sulla qualità acustica degli edifici moderni.

Montaggio video e intervista Chiara Vannoni.

Risparmiare energia: la casa passiva

La casa passiva, tra le più interessanti frontiere della bioedilizia, sta conoscendo una grande diffusione nell’Europa centro-settentrionale e da qualche tempo anche in Italia, specie nel Trentino Alto Adige. L’aggettivo passivo in questo caso ha una connotazione positiva e indica l’autosufficienza energetica.

Il risparmio energetico è una delle ragioni principali di chi sceglie di costruire una casa passiva, i cui costi si stanno ridimensionando negli ultimi tempi grazie soprattutto al crescente interesse attorno a questa possibilità. Una costruzione di questo tipo prevede una combinazione efficiente di fonti energetiche rinnovabili, conservazione del calore e coibentazione degli ambienti. Il fabbisogno energetico per riscaldare la casa viene soddisfatto da pannelli solari fotovoltaici – posti sul tetto ed eventualmente nel giardino – insieme a fonti poco inquinanti, come ad esempio caldaie a pellet di piccole dimensioni. Non serve l’installazione di un impianto di riscaldamento tradizionale, anche perché il 90% del calore generato all’interno non sarà disperso: utilizzando i materiali tradizionali o quelli più consoni alla bioedilizia, infatti, i costruttori prestano una grande attenzione all’isolamento termico degli ambienti e al recupero del calore. In una casa passiva tutte queste le fessure di una casa ordinaria (dagli infissi alle prese elettriche) sono isolate con materiali leggeri e altamente efficienti (a base di cartone o legno), mentre le finestre sono dotate di un triplice vetro per favorire l’effetto serra e intrappolare i raggi del sole. Per conservare e riutilizzare il calore, prodotto anche da elettrodomestici e dagli stessi abitanti della casa, viene adoperato un complesso sistema di areazione con prese d’aria e bocchette distribuite un po’ in tutti gli angoli della casa: il loro compito è quello di sottrarre calore all’aria calda interna e cederlo, mediante il sistema noto come pompa di calore, a quella fredda proveniente dall’esterno. Così  la casa si garantisce un livello termico ottimale e un’altrettanto buona qualità dell’aria, che non risulterà mai secca. In una casa passiva, infatti, le finestre vanno aperte molto raramente e il ricambio d’aria deve avvenire solo attraverso il sistema di ventilazione, mentre una struttura analoga recupera il calore anche dall’acqua degli scarichi.

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