Archivio della categoria ‘Ambiente’

Illuminazione stradale: sostituire le lampade per risparmiare soldi e CO2

181-33858GE-cmh-outdoor-lighting-Bristol-1-465x300Quando una città vuole intraprendere un percorso virtuoso uno dei cambiamenti a dare immediati vantaggi in termini di risparmio ed efficienza energetica è la sostituzione dell’illuminazione stradale. E’ il caso della città di Bristol, che cambiando le 8.000 lampade al sodio ad alta pressione con lampade ad alogenuri metallici in ceramica ha notato da subito la differenza. L’obiettivo del Consiglio è riuscire a risparmiare almeno 500mila sterline all’anno riducendo l’importo in bolletta, con la conseguente riduzione del rilascio di emissioni inquinanti. Nei piani della città la sostituzione di altre 12mila lampade nelle aree residenziali, progetto da portare a termine nel corso dei prossimi 18 mesi.

Un innovativo dispositivo garantisce inoltre un ulteriore risparmio permettendo di controllare l’uscita di corrente, modificandola quando necessario, e riducendo al minimo i consumi ottenendo al contempo una luce molto simile a quella naturale. In grado di accendersi al passaggio le luci danno ai cittadini sicurezza e garantiscono una durata molto elevata che limita quindi i costi di manutenzione e sostituzione delle lampade esauste.
I nuovi dispositivi stanno quindi svolgendo un ruolo fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi energetici e antiemissioni che il Consiglio sta portando avanti con la speranza, partendo dalle modifiche all’illuminazione stradale, di riuscire a ridurre del 40% le emissioni di CO2 entro l’anni e del 30% i consumi di energia entro il 2020.

 

FONTE: www.rinnovabili.it

Un risciò ecologico e sociale per le strade bolognesi

BodyPart-1Si chiama Bi-Bo -Bici Bologna – il progetto che vuole rilanciare una soluzione alternativa ed ecologica per la mobilità: risciò elettrici per spostamenti in città. Lanciato dall’Associazione Primavera Urbana, il progetto dalle tante sfaccettature vuole rilanciare il trasporto pubblico eco-compatibile a Bologna, promuovere la chiusura del centro storico al traffico ma anche promuovere la partecipazione dei cittadini, creando un punto di incontro tra di loro. Bi-Bo inoltre punta sul sociale, cercando di dare nuove opportunità di occupazione per studenti, disoccupati e lavoratori in difficoltà. Lorenzo Alberghini, tra i fondatori di Primavera Urbana, ha raccontato a Rinnovabili.it la nascita del progetto.

Come nasce Bi-Bo?
Il progetto nasce da un gruppo di tre amici che voleva creare un servizio Bici-taxi. Il problema è stato che non sapevamo non fosse legale. In Italia infatti la legge vieta il servizio trasporto bici a pagamento. Un’assurdità considerato che in molti paesi d’Europa e non è assolutamente legale. I primi tempi invece il risciò era usato come servizio di trasporto per persone ad offerta libera. Per non rinunciare al progetto abbiamo pensato di legarlo al turismo: ora il turista potrà usufruire del risciò e pagare il servizio di tour con autoguide mp3 o tablet, senza pagare il trasporto.

Il risciò ecologico sociale e innovativo: com’è fatto?
Questo risciò può portare due passeggeri, con relativi bagagli; è dotato di pedalata assistita da un motore elettrico, ricaricato dal pannello solare applicato sul tettuccio.

Verso quale direzione sta andando quindi il progetto?
Bi-Bo a settembre avrà un’evoluzione: stiamo infatti aspettando la delibera della giunta comunale. Dalla prossima settimana arriverà il secondo risciò, e a settembre dovrebbero cominciare i primi tour turistici. Abbiamo pensato a dei giri tematici per Bologna, quello storico artistico, quello musicale, un percorso mirato per i bambini.

Da chi è finanziato?
L’idea è nata da un autofinanziamento: il primo risciò ci è stato fornito da una ditta tedesca: si tratta di una bici assistita dal valore di 11.400 euro. E’ data poi la possibilità a chiunque lo volesse di sostenere l’acquisto di nuovi mezzi con una donazione volontaria.

Com’è stata accolta l’iniziativa a Bologna, città in cui la cultura del trasporto in bici è già ben radicata?
Bene! Abbiamo iniziato a pedalare in città per mostrare in particolare all’amministrazione comunale che l’iniziativa era ben accolta e piaceva ai bolognesi e ai turisti. Quando il Comune ha organizzato i primi T Days -ogni weekend di domenica la “T” (via Rizzoli, via Indipendenza e via Ugo Bassi) rimane aperta solo a pedoni e biciclette-, abbiamo affittato altri 8 risciò. Avevamo talmente tante persone che ci chiedevano di essere trasportate che i mezzi non bastavano!

 

FONTE: www.rinnovabili.it

Ancora fotovoltaico per Apple

130715-130715-fotovoltaico-apple-300x168Ce ne sono già due nel North Carolina, adesso è il turno del Nevada: è a Reno che Apple intende costruire la sua nuova  solar farm, ovvero una sorta di “campo” di pannelli solari  per alimentare i propri data center.

Il fotovoltaico serve anche a questo, a creare impianti che forniscano energia assolutamente naturale ad altri impianti.

In 55 ettari di terreno ci sarà così la possibilità di dare origine a una potenza compresa tra 18 e 20 megawatt. È ormai prerogativa del  colosso dell’informatica la produzione energetica da fonti rinnovabili, ivi compresi vento, acqua e geotermia.

Molte strutture sono ormai completamente alimentate da questo genere di fonti, così innocue eppure così trascinanti; altri centri lo sono per tre quarti, ma l’obiettivo finale rimane l’eliminazione dell’uso di energia originata da combustibili fossili.

43,5 milioni di chilowattora – tanto produrrà questa nuova centrale pulita a cielo aperto – significano tonnellate di anidride carbonica in meno. Come se all’improvviso quasi 6.500 tubi di scappamento smettessero di appestare l’aria per un anno intero. L’operazione, approvata a metà giugno, sarà approntata insieme a NV Energy.

L’idea è quella di applicare, per la realizzazione del progetto, un nuovo metodo, che prevede l’annessione di specchi ai pannelli solari, per una resa sette volte superiore al normale. Inoltre, ci si avvarrà della forza di un impianto geotermico presente nei dintorni di Reno, località a questo punto scelta non per caso. Senza contare che alla costruzione parteciperà un centinaio di operai.

In definitiva, a quanti lavori di installazione si può attribuire un così esteso valore ecologico? Non solo il prodotto finito non inquinerà affatto, ma anche dalla sua preparazione trarranno beneficio – in termini di economia e di salute – in molti.

 

FONTE: www.fotovoltaico-sicuro.it

Greenpeace, rinnovabili volano ma si premiano energie ‘vecchie’

1352811237292_campoROMA – ”Mentre la generazione di energia pulita – che fa risparmiare sull’import di fonti fossili, crea lavoro e azzera le emissioni inquinanti – e’ oramai in grado di dare un contributo essenziale al fabbisogno del Paese, da piu’ parti giungono segnali inquietanti, di fondi a pioggia per premiare produzioni vecchie e inefficienti, sempre piu’ incapaci di tenere il mercato”. Lo denuncia Andrea Boraschi, responsabile dalla campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia, dopo la diffusione dei dati Terna che indicano un nuovo record delle fonti rinnovabili in Italia. Nel mese di giugno le fonti pulite hanno generato il 50,2 per cento dell’elettricita’ italiana, coprendo il 44,3 per cento della domanda.

”L’evoluzione – afferma Boraschi – e’ chiarissima. Avanzano le fonti rinnovabili e arretrano le fossili. Viene da chiedersi se la politica ne sia al corrente”. Greenpeace punta il dito sul piano di sussidi, che ”sembra che il Ministero per lo Sviluppo Economico stia approntando, senza trovare resistenze da parte dell’Autorita’ Garante della Concorrenza e del Mercato, per il settore termoelettrico pari a 400-500 milioni di euro all’anno, nei prossimi tre anni, fino a crescere a 1,5-2 miliardi all’anno dal 2017”. ”Abbiamo l’occasione storica – rileva Boraschi – di lasciarci alle spalle le fonti piu’ sporche e inquinanti, a partire dal carbone che appare economicamente conveniente solo perche’ il sistema ETS (Emission Trading Scheme), in Europa, continua a non funzionare. Gia’ oggi le rinnovabili fanno risparmiare al Paese 8-10 miliardi di mancate importazioni fossili. Cosa aspettiamo a imboccare senza esitazioni la strada della rivoluzione energetica, come altri Paesi stanno gia’ facendo?”.

 

FONTE: ANSA

Italia quinta al mondo per le energie rinnovabili

APC-AM20130701_105238_23C6A50DRoma, 1 lug. (TMNews) – Secondo l’ultimo rapporto di REN21 presentato a Bruxelles, nel 2012, con una capacità di 29 GW, il nostro Paese si è posizionato al quinto posto della classifica mondiale
Sono infatti 29 i gigawatt di potenza “green” installati nel nostro Paese, come rivela l’ultimo rapporto internazionale sulle rinnovabili elaborato da REN21(Renewable Energy Policy Network for the 21st Century). Secondo lo studio, l’Italia l’anno scorso ha registrato ottime performance un po’ su tutti i fronti: secondo posto – dopo la Germania – per potenza fotovoltaica e capacità pro-capite, quinta per energia geotermica e volume di investimenti nel settore, settima per crescita nel settore eolico e nona, con 10 TWh per produzione di energia da fonti “bio”: biogas, biomasse e bio carburanti.
Il rovescio della medaglia. Secondo lo stesso rapporto, però, l’Italia non appare tra i primi dieci Paesi per produzione industriale di turbine eoliche e pannelli solari e nemmeno sul fronte occupazionale, sostituita in queste classifiche da altri Paesi eruopei come Germania e Spagna.

 

FONTE: LA STAMPA

Rinnovabili supereranno gas nel 2016

7c4c82ae5e32f1e7f52ac7101e69e345ROMA – La produzione mondiale di energia da idroelettrico, eolico, solare e altre fonti rinnovabili superera’ quella da gas e diventera’ il doppio di quella da nucleare entro il 2016. Lo afferma l’Agenzia internazionale dell’energia (Aie) nel suo ultimo rapporto sulle rinnovabili.

Stando all’indagine, nonostante il difficile contesto economico le energie rinnovabili cresceranno del 40% nei prossimi 5 anni, arrivando nel 2018 a rappresentare quasi un quarto del mix energetico mondiale rispetto al 20% del 2011. Le rinnovabili diverse dall’idroelettrico – come l’eolico, il solare e il geotermico – raddoppieranno la propria quota, passando dal 4% del mix energetico nel 2011 all’8% nel 2018.

”Con la progressiva riduzione dei loro costi, le fonti rinnovabili di energia si affermano grazie ai loro meriti rispetto alla nuova generazione di combustibili fossili”, ha detto il direttore esecutivo dell’Iea, Maria Van Der Hoeven.

”Questa e’ una buona notizia per il sistema energetico mondiale che ha bisogno di diventare piu’ pulito e piu’ diversificato, ma per i governi non deve diventare un pretesto per non agire”.

FONTE: ANSA

Dal Brasile i pannelli fotovoltaici di plastica

 

Pannelli-Solari-fotovoltaici-in-PlasticaPannelli fotovoltaici in plastica: è davvero possibile realizzarli? Secondo quanto hanno messo a punto i ricercatori del Csem, istituto di ricerca dello stato di Minas Gerais, sì. Gli studiosi, infatti, hanno realizzato pannelli fotovoltaici in plastica che risultano meno costosi, meno pesanti e più facili da maneggiare rispetto ai pannelli convenzionali: per questo motivo, tale innovazione potrebbe mutare in maniera rivoluzionaria l’intero settore dell’energia solare. Si tratta, in pratica, di fogli di plastica rigati e trasparenti: pannelli stampati con celle fotovoltaiche che hanno la capacità di convertire in elettricità l’energia solare.

Secondo le dichiarazioni del direttore del Csem Tiago Maranhao Alves, “questi fogli fotovoltaici hanno la stessa capacità di produrre energia dei pannelli normali in silicio: il vantaggio di ricorrere ad essi, invece, sta nelle dimensioni inferiori, che rendono possibili applicazioni non adatte ai pannelli convenzionali”. In virtù delle loro peculiarità, infatti, questi fogli, che sono prodotti includendo in comuni polimeri delle celle fotovoltaiche, potrebbero essere impiegati per caricare le parti elettriche di computer, cellulari o altri dispositivi portatili, ma anche delle automobili.


Secondo i primi studi, un pannello di plastica non più grande di tre metri quadri sarebbe in grado di mettere a disposizione di una casa con quattro persone tutta l’energia di cui esse avrebbero bisogno. Non solo: questo tipo di prodotto, essendo caratterizzato da un rapporto costi – benefici eccellente, potrebbe rivelarsi fondamentale per far arrivare energia in zone prive di elettricità (e sul territorio brasiliano sono numerose le aree di questo tipo).

 

FONTE: www.rinnovabili7.it

Orlando, Italia tra primatisti energie rinnovabili

1369417930112_afase_solar_installer_3VENEZIA – L’Italia e’ al secondo posto tra i Paesi che hanno adottato misure energetiche rinnovabili e oggi un terzo della potenza realizzata arriva da queste forme di produzione. E’ il dato con cui a Mestre il ministro per l’Ambiente Andrea Orlando ha concluso il convegno ‘Energia e edilizia sostenibile’ nell’ambito della Settimana europea del comparto.

”Vi sono inoltre amplissimi margini di miglioramento – ha precisato Orlando – poiche’ solo il 2% degli edifici appartiene a classi energetiche migliori della C. Inoltre nel nostro Paese manca ancora una filiera produttiva che accompagni la diffusione dell’energia rinnovabile. Importiamo da molti Paesi a cominciare dalla Cina ma ci stiamo organizzando”.

Secondo Orlando l’Italia ha fatto passi da gigante nel fotovoltaico, nell’eolico (”con l’utilizzo di pale piu’ compatibili con l’assetto del territorio”)e stiamo crescendo con lo studio delle maree e del geotermico”. Per l’esponente di governo, infine, il comparto ha di fronte una grande potente sfida: quella di poter lavorare su un patrimonio edilizio composto da quell’80% di abitazioni che hanno necessita’ di ristrutturazione.

 

FONTE: ANSA

Eolico galleggiante per un futuro energetico sicuro

siemens-statoil_floating-windpowerQuarta tornata di finanziamenti per la Real Estate che ha deciso di supportare lo sviluppo dell’eolico galleggiante offshore dando il via ad una nuova serie di aiuti che possano incoraggiare gli investitori. Sfruttando la consulenza della DNV KEMAla Real Estate sta appoggiando il nuovo standard di produzione delle turbine che la DNV pare voglia presentare a breve e che garantirebbero la diffusione della tecnologia e il calo dei costi dell’energia elettrica prodotta.

 

Gli esperti ritengono infatti che le fondazioni galleggianti per le turbine eoliche potrebbero svolgere un importante ruolo nella diffusione della tecnologia portando il settore ad ottenere la riduzione dei prezzi dell’energia eolica offshore a circa 120 euro per MWh. E’ infatti il costo delle fondazioni ad incidere sul prezzo di realizzazione degli impianti offshore, ridurre questo si tradurrebbe nel calo del prezzo dell’energia al consumatore. Tuttavia la tecnologia dietro la realizzazione delle turbine galleggianti è ancora agli inizi e gli sviluppatori spesso non si fidano. La nuova norma dovrebbe dare maggiore fiducia al comparto e permetterne l’espansione soprattutto nel Regno Unito dove però molti dei progetti in fase di approvazioni si sono poi dimostrati irrealizzabili a causa delle condizioni non adatte dei fondali, troppo bassi, e delle coste proposte per ospitare il parco. Grazie alla nuova tornata di aiuti il settore potrebbe riuscire a dimostrare che la tecnologia ha del potenziale e la capacità di ridurre i costi energetici.

 

Fonte: www.rinnovabili.it

Festival del Verde e del Paesaggio

Sono stati proclamati i vincitori dei concorsi del Festival del Verde e del Paesaggio, una “tre giorni” allestita all’Auditorium Parco della Musica di Renzo Piano e dedicata ai professionisti del paesaggio e dei giardini.

Ideata da Gaia Flavia Zadra, la manifestazione, oltre ad aree tematiche più scientifiche e alle attività “ludiche” legate alla coltivazione delle piante e alla cura del verde, comprendeva infatti una serie di concorsi, che avevano come filo conduttore la progettazione di spazi verdi.

“Balconi per Roma”, concorso nazionale destinato agli under 30, per la selezione di nove proposte sperimentali di balconi in città, è stato vinto da “Relax urbano” di Martina Mastrangeli, ad aggiudicarsi una menzione speciale per “Formal Farm superbox” sono stati inoltre Guglielmo BartocciGiovanna Perdichizzi e Silvia Groaz.

La sezione “Follie d’autore”, a cura di Franco Zagari, è stato vinto da “Giardino del vento” di Daniela Colafranceschi.

Per “Avventure Creative”, destinato ad architetti paesaggisti per l’allestimento di giardini temporanei, la giuria, presieduta da Fabio Di Carlo ha scelto la “panchina di Marcovaldo” di Emanuele PennaAndrea Penna eNicole del Re.

Il premio “Silvia Provera”, riservato agli espositori, è stato aggiudicato alla ditta Arredo Pallet, che commercializza arredi nati dal riciclaggio dei pallets, il premio al miglior vivaio è andato a “Il fiore dei fiori” di Recanati, e il premio al miglior giardino applicato a Green Service.

Per “Racconti sotto le foglie”, un concorso letterario che invitava a raccontare il proprio giardino interiore, si è aggiudicato il primo posto “Terra” di Maria Rosaria Fonso, al secondo posto “Merica” di Piero Angelo Ottusiex aequo con “Meravigliosa giornata di primavera” di Ilaria De Marinis.

 

 

Fonte:http://www.professionearchitetto.it/news/notizie/17567/Festival-del-Verde-e-del-Paesaggio

LOTUS

Come una grande foglia che nasce dal terreno, Lotus dà vita ad un intrigante arredo urbano di design, dotato di sedute e pensiline fotovoltaiche per parchi e aree di sosta. Un unico elemento tubolare di 14cm di diametro per 260cm di altezza, montato a raggiera ne genera la forte ed elegante struttura modulare portante che, crescendo, dona forza vitale a molteplici configurazioni in grado di riparare dalla pioggia, illuminare l‘ambiente circostante (con tecnologia LED) e generare energia: dalla soluzione base con un’unica foglia piccola da 4Mq di superficie fotovoltaica per una produzione di 500W fino a quella con foglia grande da 19Mq per 2.8KW. Lotus è anche punto di ricarica per auto elettriche, grazie ad un sistema centralizzato ogni posto auto è dotato di info point, con presa Scame a tenuta stagna, dal quale è possibile ricaricare pagando l’approvvigionamento con bancomat o carta di credito. Inoltre, grazie alle infinite combinazioni cromatiche offerte da una vasta gamma di verniciature rigorosamente ecologiche, Lotus si inserisce nel perfetto rispetto della natura adattandosi ai colori ambiente circostante: dalle fresche tonalità verdi per i contesti naturali, alle tonalità neutre per i contesti urbani, con possibilità di ulteriori scelte alternative a discrezione del cliente. Un progetto innovativo firmato dell’architetto Giancarlo Zema per la bergamasca LumineXence e sponsorizzato da un pool di aziende leader nel settore della produzione di soluzioni tecnologiche al servizio del sostenibile, quali Solarday, Siderpali, Eurozeta, Nord Zinc, Scame Parre.

Like a big leaf that comes out from the ground, Lotus gives life to an intriguing urban design shelter, endowed with seats and integrated photovoltaic panels, perfect for green parks and parking areas. A unique tubolar element of 14cm in diameter and 260cm in height, radially arranged, generates the modular strong and elegant backbone, able to cover from the rain, to light the ambient with LED technology and to produce energy: from the small leaf of 4Mq photovoltaic surface for a 500W production to the big leaf of 19Mq for 2.8KW. Lotus is also an electric car charging point: thanks to a centralized system each parking owns an info point, with a waterproof electrical outlet by Scame, from wich is possible to recharge the car, just paying with bancomat or credit card. Thanks to its endless combination of colours, offered by a wide range of strictly ecological paints, Lotus fits in perfectly with nature adapting to the colours of the enviroment; the fresh green tones for natural environments, neutral tones for urban contests, and other customizable possibilities. An innovative project by the architect Giancarlo Zema for the LumineXence from Bergamo, and sponsored by a pool of leading companies in the production of technological solution for the eco-sustainable field, like Solarday, Siderpali, Eurozeta, Nord Zinc, Scame Parre.

Come concepire edifici a basso impatto ambientale

E’ stata condotta, sotto la direzione scientifica dell’Ing. Rossano Albatici, una ricerca per concepire edifici a basso impatto ambientale, oggetto della ricerca sono quattro cellule unifamiliari a schiera presso Mezzane di Sotto (Verona) ciascuna di 250 mq di superficie, realizzate dal Gruppo Mattarei, e progettate dall’Arch. Arnaldo Savorelli dello Studio Solarch – Bioclimatica & Design di Bussolengo (Verona).

Il funzionamento bioclimatico di queste abitazioni è il risultato di un ottimale equilibrio tra la corretta disposizione dell’involucro, nel sito di costruzione e la presenza di dispositivi fondamentali quali portici/serre a sud e di torrette di areazione centrali ad ogni unità abitativa. Il comfort è inoltre migliorato da opportuni isolanti, quali la fibra di legno, che garantiscono traspirabilità ed inerzia termica.
Il sistema costruttivo adottato dal Gruppo Mattarei sviluppato con i soci di Stile21, è X-Lam, caratterizzato da elementi di parete, di solaio e copertura ricavati da strati sovrapposti di lamelle di legno. Ciascuna lamella è formata dalla giunzione a pettine di tavole di legno strutturale, individualmente classificate secondo la resistenza meccanica. La disposizione incrociata delle lamelle conferisce una notevole stabilità dimensionale e di forma al pannello stesso, nonché buone caratteristiche meccaniche, in tutte le direzioni.
La disposizione degli spazi interni delle case è stata studiata per favorire l’apporto delle fonti energetiche ambientali: le vetrate delle serre sono rivolte a sud/sud-est, con le terrazze a prato sopra i garage, mentre le stanze seguono la pendenza della collina retrostante, che protegge a nord le camere dai venti invernali. Inoltre, la ventilazione naturale è agevolata dalla presenza di torrette di aerazione, poste sopra le scale, da cui fuoriesce l’eccesso di aria calda, presente all’interno dell’edificio.
Gli scopi della ricerca sono la registrazione dell’effettiva influenza di alcuni elementi costruttivi sul contenimento dei picchi di temperatura interna durante l’anno ed il raggiungimento di adeguate condizioni di comfort nei mesi caldi. A tal fine, è stato sviluppato un modello virtuale degli edifici e, dopo averlo adeguatamente calibrato, sono state eseguite delle variazioni della massa di pareti e solai, sia interni sia esterni.
In secondo luogo, è stato effettuato il rilievo, ad opera finita, della trasmittanza termica della parete posta a nord, attraverso l’uso di termoflussimetri, non considerando il coefficiente l di conduttività termica dichiarato dai produttori dei materiali, ma tenendo conto delle reali condizioni di impiego e posa.
Inoltre, il sistema di raffrescamento naturale è stato valutato attraverso un’analisi fluidodinamica, al fine di verificarne il funzionamento. Infine, sono state osservate le condizioni di comfort termoigrometrico interno, nel periodo da maggio a settembre, analizzandole secondo le recenti teorie del comfort adattivo di Brager & DeDear e Humphrey & Nicol. Il progetto di ricerca ha permesso di segnalare indicazioni utili per la corretta progettazione di edifici bioclimatici, in particolare della serra, dei camini estrattivi e dell’inserimento di elementi “pesanti”.

Veneto on the road

Infrastrutture nel paesaggio.
Paesaggio come infrastruttura.

iniziativa della Fondazione,
spazi Bomben via Cornarotta 7
Treviso

Due incontri attorno al tema della trasformazione del territorio italiano e veneto, per contribuire a trovare vie condivise per un diverso progetto di sviluppo.

lunedì 6 giugno ore 18
Veneto on the road
conversazione pubblica tra Renzo GuoloCarlo Magnani e Marco Tamarosulle tensioni esistenti tra sviluppo, mobilità e tutela del territorio. Caso di studio emblematico sarà il progetto del nuovo casello autostradale a Santa Lucia di Piave.

venerdì 10 giugno ore 18
Tristissimi giardini
a partire dalle tematiche al centro dell’ultimo libro di Vitaliano Trevisan (Laterza, 2010), un incontro sui temi  della tutela del paesaggio che metterà a confronto la visione particolare di uno scrittore e attore eclettico con quella di uno dei più autorevoli esponenti italiani del paesaggismo: Franco Zagari.

Verso la sostenibilità

Sviluppo sostenibile significa rispetto di un sistema di regole condiviso che orienta l’individuo verso comportamenti critici e razionali su molti aspetti del quotidiano quali: la gestione dei rifiuti, il rispetto di norme e principi del “vivere comune”, la tutela dell’ambiente, la salvaguardia e l’uso razionale delle risorse di un territorio, ecc.
Lo studio di architettura WORK ha progettato una fattoria alimentata a energia solare a New York, dove i bambini impareranno a coltivare e consumare i prodotti dell’orto, questo progetto fa parte del programma Edible schoolyard.po
Una serie di sistemi sono collegati per la produzione di energia e calore, la raccolta delle acque piovane, compostaggio dei rifiuti.
Al centro del progetto c’è la Kitchen Classroom dove gli studenti possono preparare e gustare i pasti insieme, il cui tetto è attrezzato per la raccolta delle acque.
Dall’altro lato è il Wall Systems: una serie di spazi che comprendono una cisterna, lo spazio per il compostaggio e la cernita dei rifiuti, batterie solari, impianti di lavaggio, un capanno degli attrezzi e un pollaio.

L’Uovo di Struzzo, l’edificio biocompatibile che concilia l’uomo e l’ambiente

L’Uovo di Struzzo, l’edificio biocompatibile che concilia l’uomo e l’ambiente è realizzato con materiali naturali che, grazie ad un impianto fotovoltaico, unogeotermico, a una pala eolica e a vetrate basso emissive, è quasi totalmente autonomo dal punto di vista energetico.
Quando si parla di futuro, bisogna prima di tutto osservare il mondo che ci circonda e pensare a chi lo abiterà dopo di noi.
Con questo pensiero fisso il team dello Studio Archingegno e il suo titolare, l’architetto Giuseppe Magistretti, hanno progettato un palazzo che non ha eguali in Italia: un edificio che trae ispirazione dal ciclo naturale delle cose per risparmiare energia, abbattere la produzione di CO2 nell’atmosfera e conciliare l’uomo con l’ambiente che lo circonda.

L’Uovo di Struzzo con gli Occhi di Mosca è un palazzo di sette piani, la cui forma ellittica garantisce la minima resistenza aerodinamica ai venti, costruito con materiali naturali come il sughero, il legno lamellare e la fibra di cellulosa.
Le superfici vetrate ed un sistema ad esagoni concentrici funzionanti a doppio schermo, permetteranno di regolare, nelle stagioni e nelle diverse ore del giorno, i raggi di incidenza. Contemporaneamente, i muri di Trombe producono uno sfasamento termico di 4 ore che assicura un sostanziale contributo di calore nella stagione invernale e un clima fresco in quella estiva.
pannelli fotovoltaici trasparenti e una pala eolica si occuperanno poi della produzione di energia elettrica, mentre un impianto geotermico carpirà l’energia geotermica dal terreno circostante per soddisfare il fabbisogno termico, eliminando così ila dipendenza da carburanti di origine fossile.
Un edificio autonomo, armonico e biocompatibile che guarda dritto al futuro.

UE, allo studio un grande piano per un’edilizia a basso consumo

Finanziamenti a tasso agevolato per l’efficientamento energetico degli edifici come volano per la ripresa economica

La riqualificazione energetica degli edifici come uno dei punti qualificanti per rilanciare l’economia dell’Eurozona, ridurre le emissioni di CO2 e creare nuovi posti di lavoro.

L’idea è allo studio della Commissione europea, il cui vicepresidente, Antonio Tajani, ha presentato un decalogo con dieci azioni per la crescita e la ripresa. Uno dei punti di queste linee guida prevede un grande piano di finanziamenti a tassi agevolati per incentivare la riconversione dell’edilizia in direzione dell’efficienza energetica.

Risparmio economico e posti di lavoro

“Secondo il piano comunitario – si legge su Italia Oggi – entro il 2020 tutti gli edifici privati dovranno essere a basso impatto, cioè dovranno essere meno energivori, nel senso di consumare meno energia e anche dovranno avere un minore inquinamento ambientale. Per gli edifici pubblici lo stesso obiettivo dovrà essere raggiunto un anno prima, verosimilmente. Ma ora, secondo quanto ha dichiarato ieri Tajani, l’Europa ha deciso di accelerare il raggiungimento di questo obiettivo comunitario. La questione è di primaria importanza anche perché investire nel risparmio energetico significa minore spesa per gli approvvigionamenti di energia. E, al tempo stesso, puntando sulle fonti alternative e le rinnovabili, si creerebbero nuovi posti di lavoro”.

Fondi Bei e prestiti bancari agevolati

L’obiettivo è quello di “mettere a punto un piano che favorisca la ristrutturazione e la costruzione di edifici ad alto risparmio energetico”. Questo piano sarebbe finanziato “con fondi Bei, la banca europea degli investimenti, oltre che con l’utilizzo diverso dei fondi regionali, e con prestiti agevolati delle banche”. “In sostanza – aggiunge ItaliaOggi – come ha spiegato Tajani, per rimettere in moto la crescita con il piano di riqualificazione edilizia si vuole creare nuova domanda senza indebitarsi. La riqualificazione del patrimonio immobiliare delle città d’Europa avverrebbe con finanziamenti garantiti soltanto a chi vorrà investire con l’obiettivo del risparmio energetico”.

Project bond per le infrastrutture

Sul fronte delle infrastrutture, l’UE punta a finanziare le grandi reti di trasporto transeuropee anche attraverso lo strumento finanziario dei project bond, che peserebbero sul bilancio comunitario per 10 miliardi di euro, in aggiunta ai 40 miliardi di euro per le opere pubbliche. La proposta è stata presentata al Parlamento e al Consiglio Ue, ma registra le resistenze della Germania di Angela Merkel.

Fonte : CasaClima

Airdrop farà crescere le patate nel deserto

Prende spunto dall’abilità del Coleottero delle nebbie, l’eco-sistema d’irrigazione disegnato per sconfiggere la siccità anche nelle zone più aride del pianeta

(Rinnovabili.it) – Rendere la siccità solo un ricordo è possibile? Edward Linacre crede di sì ed intende dare una mano perche questa speranza si possa concretizzare. E ispirandosi ad uno dei migliori sistemi esistenti in natura in fatto di risparmio idrico il giovane designer ha messo a punto un dispositivo capace di trasformare aree colpite dalla siccità in fertili terreni agricoli. Per realizzare Airdrop, questo il nome dell’innovativo sistema d’irrigazione, Linacre ha studiato i Coleotteri delle nebbie, chiamati anche coleotteri del Namib, una specie intelligente che vive in uno dei posti più secchi della Terra. Con un solo centimetro di pioggia all’anno, l’insetto è in grado di sopravvivere consumando la rugiada che si raccoglie la mattina sul proprio dorso. La conformazione dell’esoscheletro di questi tenebrionidi è così efficace nella raccolta dell’umidità che ha già attirato l’attenzione di diversi scienziati e seguaci della biomimetica. La soluzione offerta da Airdrop si presenta però come un economico e verde espediente, così accattivante da aver conquistato il primo premio al James Dyson Award 2011.

Approfondite ricerche hanno rivelato durante prolungati periodi di siccità un aumento dell’evaporazione del suolo e dell’evapotraspirazione (l’acqua che dal terreno passa nell’aria per effetto congiunto della traspirazione, attraverso le piante, e dell’evaporazione diretta dal suolo) a causa delle temperature in aumento. Airdrop è stato concepito appositamente per sfruttare questo fenomeno. Nel dettaglio, una turbina incanala l’aria nel sottosuolo attraverso una rete di tubature per raffreddarla rapidamente e farle così raggiungere il 100% di umidità. L’acqua prodotta viene successivamente immagazzinata in un serbatoio interrato e pompata verso le radici delle colture tramite getti di irrigazione a goccia sotterranei. Per funzionare il dispositivo sfrutta sia l’energia del vento che quella del sole, attraverso un piccolo modulo fotovoltaico.

Fonti:Ambiente Rinnovabili.it

Protocollo LEED

Gli standard LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) sono parametri per l’edilizia sostenibile, sviluppati negli Stati Uniti e applicati in 40 Paesi del mondo.
Rivolgendosi all’intero processo (dalla progettazione, alla fase di costruzione e di occupazione) e ad ogni parte dell’edifico, il LEED opta per una visione olistica della sostenibilità, sfruttando ogni possibilità di ridurre impatti ambientali di vario genere ed emissioni nocive degli edifici in costruzione. Si individuano e delineano così le “best practice” per ingegneri, architetti, professionisti e l’intera comunità del settore, destinate a divenire linee guida nella certificazione di parte terza.
Il GBC Italia ha avuto il compito di sviluppare, secondo le linee guida comuni a tutti gli aderenti alla comunità internazionale LEED, le caratteristiche del sistema LEED Italia, che sarà attivo da Aprile 2010 e terrà presenti le specificità climatiche, edilizie e normative del nostro Paese.
Il sistema si basa sull’attribuzione di crediti per ciascuno dei requisiti caratterizzanti la sostenibilità dell’edificio. Dalla somma dei crediti deriva il livello di certificazione ottenuto.
I criteri sono raggruppati in sei categorie, che prevedono prerequisiti prescrittivi obbligatori e un numero di performance ambientali, che assieme definiscono il punteggio finale dell’edificio:
• Siti sostenibili
• Gestione efficiente dell’acqua
• Energia ed atmosfera
• Materiali e risorse
• Qualità degli ambienti interni
• Progettazione ed innovazione

Sommando i crediti conseguiti all’interno di ciascuna delle sei categorie, si ottiene uno specifico livello di certificazione, che attesta la prestazione raggiunta dall’edificio in termini di sostenibilità ambientale. La certificazione LEED si articola in:
– Certificazione Base (Certified)
– Certificazione Argento (Silver)
– Certificazione Oro (Gold)
– Certificazione Platino (Platinum)

FONTE: Sistemi di energy managment

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