Il Bim assembler per l’analisi preventiva e il monitoraggio

picture-33046-zoom L’utilizzo di strumenti Bim mediante la definizione di un modello idoneo supporta sia la fase a carattere simulativo-valutativa, sia la fase di gestione e controllo attività.

Nell’attività edilie sprechi o errori non possono essere recuperati nel medesimo ciclo produttivo.
L’attuale condizione economica vede molte aziende del comparto edile in forte difficoltà; la crisi impone alle imprese la massima attenzione alla programmazione, all’analisi dei preventivi, alla definizione dei tempi e delle risorse, a una quasi assoluta certezza dei costi nei tempi preventivati. Si tratta di porre in atto una concreta e approfondita attività di project management al fine di definire in maniera completa i termini della commessa stessa.
Allo stato attuale, inoltre, il margine di utile delle imprese è sempre più ridotto e, quindi, errori nella definizione dei costi da sostenere o nei tempi di realizzazione possono portare a conseguenze significative soprattutto in realtà imprenditoriali medio-piccole.
L’attenzione al tema della previsione e della gestione della commessa è, pertanto, pratica che si va consolidando in maniera sempre più mirata e approfondita all’interno dell’iter progettuale; la presenza sul mercato di un numero sempre maggiore di software specialistici dimostra la crescente attenzione all’aspetto gestionale della fase progettuale ed esecutiva.

L’utilizzo di programmi specifici, tuttavia, anche in questo settore, riscontra una varietà di differenti approcci che spesso determinano lavori a compatimenti stagni e non un reale approccio integrato. Molte sono le variabili che, sia nella fase di presentazione dell’offerta che in quella di realizzazione dell’opera, possono influire sulla gestione del contratto, come testimonia l’alto livello di contenziosi che si aprono anche in sede di appalti pubblici.
Tutte queste variabili si palesano nella fase di cantiere, fase nella quale è di fondamentale importanza la coincidenza delle attività preventivate con quelle effettivamente eseguite, contabilizzate e liquidate. Questo accade perché, spesso, il livello di progettazione delle varie discipline progettuali non è adeguato alla natura dell’opera o, comunque, non spinto e dettagliato sino ai livelli operativi e di scheduling o, perché la progettazione operativa non prevede sistemi di controllo interni che possano evidenziare scostamenti dalle procedure ipotizzate.
Un altro aspetto critico è da ricercare nel disallineamento dei tempi previsti per le singole attività in fase di progettazione esecutiva rispetto alle reali tempistiche di cantiere e, complessivamente, nel disruption (collasso del cantiere), ovvero, quando si ha una mancanza o insufficiente attività di coordinamento tra le diverse imprese che lavorano nella medesima area di cantiere, caso, questo, che spesso è fonte primaria degli extra-oneri nativi delle attività di cantiere.

Il tema della programmazione operativa e più in generale del rispetto dei tempi e dei costi è argomento storicamente dibattuto e fa parte del complesso di attività che sono assegnate tradizionalmente al project manager e al contract manager. In particolare è a quest’ultimo che teoria e prassi si affidano molte delle attività di controllo.
Il contract manager è, infatti, un professionista con competenze multidisciplinari che, affiancato da un suo team di specialisti, opera secondo quattro linee di attività in sede di gara e pre-commessa e quattro in sede di gestione della commessa.
In fase di pre-attività affronta lo studio della documentazione di gara con attenzione ai capitolati, sovraintende la redazione degli elaborati di concorso e cura il coordinamento degli stessi oltre a gestire i rapporti con le altre aziende che partecipano alla gara.
In sede di gestione della commessa sovraintende la gestione dei sub appalti, supervisiona le attività di contabilità, monitora gli stati di avanzamento lavori attivi e passivi nella visione globale dei costi di commessa, e affi anca i project manager nella gestione dei contenziosi e la direzione aziendale nelle scelte di livello strategico della commessa.
È quindi questo ruolo che appare il più idoneo ad assumere un livello di integrazione con i sistemi e le architetture Bim.

Il modello Bim come supporto alla gestione della commessa

Il tema che si vuole in qualche modo analizzare è, quindi, quello dell’utilizzo della tecnologia Bim nella gestione integrale della commessa sino agli aspetti di controllo e verifica richiesti nel cantiere edile e, soprattutto, nell’individuazione dei vantaggi concreti e controllo attività che si esplica nell’esecuzione dei lavori. L’attività edilizia è di fatti una attività unica dove eventuali sprechi o errori non possono essere recuperati nel medesimo ciclo produttivo.
La sola individuazioni di parametri generali nella stima dei costi e dei tempi rischia di non essere sufficiente nella determinazione del costo complessivo presunto di costruzione, senza la capacità di inglobare nel sistema di controllo le possibili varianti in corso d’opera e la gestione degli imprevisti.
È sicuramente condivisibile che la definizione di uno studio di fattibilità economica, perché sia efficace e possa ridurre i rischi di una operazione, necessiti dell’analisi di tutto il complesso flusso operativo realizzativo inglobando riflessioni non solo di natura economica, ma anche tecnica operativa come la corretta sequenza delle fasi costruttive, l’esecuzione secondo procedure preventivamente concordate, le verifi che di qualità e il rispetto delle indicazioni del contratto e dei relativi capitolati prestazionali.
Ed è in questa modalità di gestione delle informazioni che il Bim, come concetto generale, come approccio metodologico, offre le migliori opportunità.

Per il Building Information Modeling esistono molte definizioni e declinazioni, tuttavia, quello che meglio spiega l’apporto dello stesso alla gestione di una commessa è quella di database grafico parametrico relazionale, che bene esplica la possibilità di contenere in unico spazio digitale il complesso delle informazioni e dei dati. Dati che, se correttamente inseriti, possono essere interrogati per via di query settoriali che consentono analizzare e valutare i diversi aspetti di una commessa. I maggiori costi e i ritardi nelle costruzioni sono, spesso, la conseguenza di inadeguati strumenti di pianificazione e controllo, oltre che di una complessiva insufficiente attività di progettazione, che comportano sovente il rifacimento di parte di lavori mal eseguiti. Con una buona e accurata programmazione iniziale dei tempi e dei costi unita a un’efficace attività di controllo dell’avanzamento dei lavori è possibile minimizzare il rischio di impresa.

In generale, pianificare una commessa sin dall’inizio mediante la definizione di un idoneo modello Bim consente di isolare e, quindi, evidenziare i problemi che potrebbero influenzare lo sviluppo nel corso dell’esecuzione.
L’intero processo edilizio, nella sua accezione più ampia – sequenza delle operazioni, che riguardano la creazione, la realizzazione, l’uso e il mantenimento di un’opera edile dalla sua progettazione iniziale, alla sua costruzione e alla sua gestione per tutto il tempo di vita utile – è, infatti, oggetto di studi sempre più approfonditi e di simulazioni strategiche che mirano ad aumentare gradualmente l’efficienza di filiera. Ricerche e applicazioni sperimentali condotte su casi studio reali confermano come l’utilizzo di strumenti Bim ben supporta sia la fase a carattere simulativo-valutativa, operazione strategica preliminare nella definizione dei parametri della commessa, sia la fase di gestione con l’elevato numero di apporti disciplinari così come la necessaria presenza di differenti imprese specialistiche rende necessario per la definizione di un modello condiviso Bim l’utilizzo di tecniche di destrutturazione quali la Work Breakdown Structure Wbs o la Organization Break Down Structure Obs.
Questi modelli classici del Project Management ben si coordinano con la logica dell’architettura del Building Information Modeling consentendo così non solo di assegnare le responsabilità operative ma permettendo di visualizzare graficamente le operazioni singolarmente assegnate a ogni componente operativa. Questa opportunità, in sede di realizzazione, permette di misurare in maniera oggettiva e grafi camente visualizzabile il reale avanzamento del progetto, di individuare le criticità di processo e di assegnare di volta in volta i carichi e i compiti da svolgere.
L’integrazione dei modelli della teoria del management con i software basati su tecnologia Bim può avvenire attribuendo agli oggetti del modello parametri identificativi della fase temporale, della sequenza operativa o dell’area logica di appartenenza. La commessa gestita attraverso questo tipo di modelli permette, inoltre, un controllo anche visuale dell’avanzamento dei tempi e soprattutto nella individuazione dei tempi residui di lavorazione.

Forse, l’aspetto più interessante di un possibile utilizzo del Bim nella gestione delle commesse è il contributo che si può avere nel controllo dei costi; infatti, sempre utilizzando la possibilità di attribuire parametri identificativi e caratterizzanti agli oggetti è possibile affiancare ai tradizionali documenti della contabilità dei lavori aspetti grafi ci relazionali che permettono nella evoluzione, sia progettuale che realizzativa, un controllo effi cace limitando gli extra costi.
In generale, quindi, un approccio Bim alla formalizzazione e gestione di una commessa pone anche l’obiettivo di anticipazione ed eliminazione del possibile contenzioso attraverso la previsione grafica di possibili situazioni di confl itto con i sub-appaltatori «claim prevention» mediante incontri preventivi in ambiente digitale Bim.

Il controllo di commessa attraverso i Bim Assembler

In conclusione si deve sottolineare che, abbracciando la filosofia Building Information Modeling, non vi è distinzione tra il modello previsionale di gestione della commessa e il modello di gestione in itinere della commessa stessa.
Il modello Bim, infatti, è un modello dinamico; il prototipo gestionale di partenza, pertanto, viene calibrato con un criterio previsionale che esperienza e confronto tra i vari operatori consentono di estrapolare come più probabile dell’andamento di produzione. Il modello di controllo della commessa è lo stesso modello di partenza sul quale vengono costantemente monitorati e aggiornati i parametri fondamentali di riferimento che si erano inizialmente ipotizzati.
Ecco, allora, che in questa rivoluzione metodologica del Bim una commessa va preventivamente analizzata e successivamente monitorata anche tramite l’ausilio di nuove figure professionali come i Bim Assembler che, coincidendo o affiancando i ruoli classici del Management, siano in grado, con le proprie specifi che competenze, di fondere i vari aspetti di una progettazione finalmente integrata.

Fonte: EDILIZIA NEWS

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