Architettura temporanea e modulare, IKEA Refugee Shelter
KEA, marchio ormai divenuto sinonimo di design economico e fai da te, ha recentemente presentato IKEA Refugee Shelter, il prototipo frutto di tre anni di lavoro tra IKEA Foundation e UNHCR, l’Alto Commissariato dell’Onu per i Rifugiati in partnership con diverse università e aziende private.
Moduli abitativi prefabbricati componibili, di superficie totale 17,5 mq e 110 kg di peso, imballati nel noto stile IKEA e assemblabili in sole quattro ore grazie ad una struttura modulare basata su un telaio autoportante in acciaio ultra-leggero, pannelli di tamponamento per le superfici esterne e uno strato-membrana da applicare 20 centimetri sopra la copertura per contribuire all’ombreggiamento dell’unità abitativa.
I pannelli di tamponamento sono in polipropilene trattato mediante un processo di laminazione che lo rende resistente ai raggi UV; secondo l’azienda svedese il polipropilene fornisce isolamento termico e acustico, è completamente riciclabile nonché comunemente disponibile nella catena di approvvigionamento globale.
La membrana posta ad ombreggiamento della copertura è dotata di un pannello solare in silicone, flessibile e leggero, che può alimentare cellulari o piccoli dispositivi elettrici o fornire da tre ad un massimo di cinque ore di illuminazione serale.
Sebbene il prototipo abbia spunti interessanti, a prima vista sembra aver ancora bisogno di alcuni studi riguardo al design e all’adattabilità alle diversi condizioni culturali in cui potrebbe essere contestualizzato, poiché purtroppo l’aspetto ricorda ancora un triste container.
FONTE: www.architetti.com