Legambiente: grattacieli in riva al mare e centri commerciali sulla spiaggia?

“Addio chioschetti e tradizionali stabilimenti. Al loro posto avremo centri commerciali, centri fitness e alberghi, negozi e appartamenti vista mare”. A lanciare l’allarme è Sebastiano Venneri, vicepresidente nazionale di Legambiente di fronte alle norme contenute nel dl Sviluppo 1 relative al diritto di superficie, sul quale Bruxelles ha chiesto all’Italia chiarimenti 2. Il provvedimento, dice Venneri, “è una vergogna”: “Per la prima volta si apre al condono degli edifici abusivi su terreni demaniali. E si potrà costruire sui trecento metri dal mare aggirando la Legge Galasso. Invitiamo i ministri Prestigiacomo e Galan a leggere attentamente il testo del decreto”.
Secondo Venneri, i modelli sono la Versilia, in Toscana, e Ostia, la spiaggia di Roma. “A rischio – dice il vicepresidente di Legambiente – ci sono le spiagge di Friuli, Veneto, Emilia Romagna, Marche e Toscana”. Per quanto riguarda le regioni più tradizionalmente marine “rischiano il cemento con la trasformazione delle cabine in bungalow e poi in piccoli villaggi vacanze”. Le norme, spiega Venneri “non distinguono tra edifici che hanno una concessione e quelli abusivi, e si aprono così le porte al condono per centinaia di edifici e interi villaggi – come Triscina in Sicilia – costruiti in barba a qualsiasi legge”. E per il futuro, il dl Sviluppo apre le porte a una spaventosa devastazione del paesaggio costiero italiano 3″. “E’ incredibile – continua Venneri – che nel testo c’è scritto che nel demanio costiero ‘sulle aree inedificate l’ attività edilizia è consentita in regime di diritto di superficie e nel rispetto delle norme esistentì. Ma il Decreto, escludendo completamente il ministero dei Beni culturali dalla identificazione delle aree inedificabili e dalla concessione del diritto di superficie, di fatto apre le porte a nuovi edifici sulle spiagge“. Senza dimenticare che la norma relativa alla possibilità di costruire anche nella fascia dei trecento metri dalla battigia “trasformerà inevitabilmente il paesaggio costiero”.

Fonte: LaRepubblica

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