Emilia Romagna: online la mappa delle aree idonee al fotovoltaico a terra

Dopo il via libera, il 6 dicembre scorso, alla delibera che disciplina la localizzazione degli impianti fotovoltaici sul territorio (leggi), la Regione Emilia-Romagna mette ora a disposizione online una cartografia aggiornata e completa delle aree adatte all’installazione a terra degli impianti fotovoltaici. Realizzata alle scale 1:250.000 e 1:25.000, la carta unica dei criteri generali localizzativi degli impianti fotovoltaici è disponibile sul sito del Servizio Geologico, sismico e dei suoli della Regione. In particolare la cartografia segnala le aree idonee o meno all’istallazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati al suolo.
Per le singole zone sono indicati i diversi livelli di tutela, tenendo conto della presenza di vincoli di natura paesaggistica e ambientale e delle caratteristiche del territorio. La cartografia tiene conto dei criteri generali di localizzazione degli impianti, approvati dall’Assemblea legislativa regionale, che fanno riferimento a norme e piani in materia ambientale, paesaggistica, di tutela dei beni ambientali e culturali, prodotte da Stato, Regione e Province.
Alla base della normativa – spiega l’assessore regionale alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo – c’è la convinzione che anche lo sviluppo e la valorizzazione delle fonti rinnovabili di energia debba avvenire assicurando le condizioni di compatibilità ambientale, paesaggistica e territoriale delle attività energetiche. Considerato che l’installazione di un impianto fotovoltaico con moduli ubicati sul suolo comporta la modifica dell’uso del suolo, la Regione ha ritenuto necessario dotarsi di uno strumento conoscitivo per una preliminare ricognizione sul proprio territorio delle aree idonee a tale uso.
Nella cartografia non si fa riferimento agli impianti collocati su edifici poiché questi possono essere montati sugli immobili esistenti, fermo restando il rispetto delle norme di tutela degli stessi e di sicurezza sismica. La carta (approvata con la delibera di Giunta n. 46 del 17/01/2011) è stata realizzata sulla base dei dati raccolti dal Servizio geologico, sismico e dei suoli e dal Servizio parchi e risorse forestali della Direzione ambiente, difesa del suolo e della costa e dai Servizi della Direzione generale programmazione territoriale e negoziata e della Direzione generale agricoltura.

Fonte: Casa&Clima

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