Eolico. La Francia punta sull’off-shore

Nel corso del dibattito parlamentare per il rinnovo della legge per lo sviluppo sostenibile (cosiddetta Grenelle Environnement, del 2007), il governo di Parigi ha presentato un programma di sviluppo dell’energia eolica che prevede un’accelerazione della potenza installata off-shore, con circa 6.000 MW entro il 2020. L’obiettivo esplicitamente dichiarato è duplice: da un lato soddisfare le esigenze ambientali e di riduzione delle emissioni climalteranti previste dalla legge in discussione; dall’altro sviluppare una industria nazionale capace di competere a livello internazionale nel settore. Un piano per il quale il governo francese si è mosso con largo anticipo. Già dalla primavera 2009, infatti, l’esecutivo parigino ha chiesto ai prefetti delle regioni costiere considerate più favorite (Bretagna, Loira, Alta-Normandia, Aquitania e Provenza-Costa Azzurra) di avviare una ampia consultazione tra tutte le parti interessate per identificare tutti gli eventuali ostacoli e i problemi tecnici, normativi e ambientali delle varie zone. Questa indagine, che dovrà concludersi entro la fine di giugno, consentirà di presentare nell’estate una selezione di una dozzina di aree favorevoli allo sviluppo dell’eolico-off-shore. Parallelamente è inoltre intenzione del governo adottare nuove norme che semplifichino fortemente le procedure per l’approvazione dei progetti e per la connessione degli impianti alla rete elettrica nazionale. Quindi entro ottobre 2010 è prevista la prima gara per l’assegnazione di concessioni in mare per 3.000 MW eolici. I progetti dovranno essere selezionati entro il marzo 2011.

Fonte: LaStampa

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